Kiss on the beach

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False Art - Ben Kessler, Lizzy McAlpine

Sono davanti allo specchio del mio bagno e non sono mai stata più concentrata prima d'ora. Se c'è una cosa che odio è sporcarmi le palpebre col mascara, quindi nell'applicarlo ci metto tutta la mia cura e attenzione.
Poi prendo il gloss e lo passo sulle mie labbra rosate.

È da settimane che non mi trucco e devo dire che vedermi così carina allo specchio, mi fa sentire bene. A volte mi dimentico quanto bastino le piccole cose per sentirsi anche solo un pochino meglio.

Do un'ultima sistemata ai capelli, lasciati semplicemente sciolti, mentre mi arriva una chiamata da Céline.
"Ehi cara! Probabilmente già lo immaginavi, ma -"
"Sei in ritardo." completo la frase per lei.
La conosco dal liceo e se c'è una cosa che ho imparato dopo praticamente 10 anni di amicizia è che Céline sarà sempre e perennemente in ritardo. Questa è una delle poche certezze che ho nella vita.
"Scusa scusa scusa."
"Ehi, rilassati. Tra 20 minuti sotto casa mia."
Céline non risponde.
"Okay, 30. Ma non un minuto di più!" le dico praticamente minacciandola.
Già mi hanno costretta a fare serata, se passasse troppo tempo mi rimetterei il pigiama e passerei le prossime ore a leggere un libro.

Se passo più di un minuto senza fare niente la mia mente lascia spazio a pensieri negativi con cui non voglio assolutamente avere a che fare stasera, quindi cerco di distrarmi guardando un po' il telefono.
Scorro sul feed di Instagram e sembra che letteralmente tutti si stiano sposando quest'anno.
Alzo gli occhi al cielo e mi concedo per una volta di odiare l'amore e fingere un conato.

Poi mi capita sotto gli occhi la pubblicità di un sito d'incontri. Lavorando in un'agenzia di marketing so bene come vengono progettate e pensate queste strategie: nessuna ricerca che riguardi i matrimoni nella mia barra di ricerca? Tieni, sei la cliente perfetta per leggere questo annuncio su come sia facile trovare l'amore con un solo click! È un tipo di pubblicità che odio, eppure devo ammettere che funziona alla perfezione.
Lo prenderò come un gioco: mi registrerò e passerò il tempo giudicando altre persone, non c'è nulla che intrattenga di più.

Creo il mio profilo mettendo qualche mia foto e una breve descrizione provvisoria, finché non avrò voglia di impegnarmi ulteriormente.
"Esperta di strategie pubblicitarie che adora passare le serate a guardarsi un bel film, chi vorrebbe farmi compagnia?"
Ammetto che forse sono stata un po' provocante, ma altrimenti che divertimento c'è? Se proprio devo mettermi in gioco, allora tanto vale giocare.

Comincio a scorrere nel feed e a guardare le foto dei ragazzi nei dintorni. Alcuni sono molto carini, altri... sembrano semplicemente dei maniaci.
Non faccio in tempo a decidere se davvero tenermi quest'app, che mi arrivano messaggi da cinque ragazzi diversi.

Prima che io possa anche solo dare retta a qualcuno di questi disperati ragazzi, Céline mi chiama per dirmi che è arrivata sotto casa mia con il taxi.

La discoteca è abbastanza grande, il che è un bene perché ho sempre odiato ballare in posti stretti e pieni di gente sudata che ti sta appiccicata.
Come pensavo Aileen sta già addocchiando la zona bar.
"Ragazze, vi va un drink?" ci chiede, come se già non sapessimo che a prescindere dalla nostra risposta lei andrà a prendersi un Margarita.
"Va bene dai. Diamo un senso a questa serata." le rispondo.
L'alcol mi farà sicuramente dimenticare Percy e tutte le solite cazzate sull'amore.

Ci sediamo al bancone e ordiniamo i nostri drink preferiti.
Lacey prende il solito Malibù con coca, di Aileen avete già saputo l'amore per i Margarita, Céline si butta su un classico Vodka Lemon (drink che beveva spesso anche alle feste del liceo) e io prendo il mio cavallo di battaglia: il Sex On The Beach. Tutte mi prendono in giro ogni volta, ma a me piace troppo.
Io e Céline ci siamo ritrovate in classe in prima liceo e non ci siamo più lasciate. Invece Lacey e Aileen hanno due anni in meno di noi e sono amiche sin dalle elementari, quindi capitava spesso che Aileen passasse giornate intere a casa nostra. Insieme abbiamo creato un bel gruppetto e la cosa di cui sarò sempre grata è che possiamo sempre contare l'una sull'altra. Questo era il tipo di amicizia che sognavo quando avevo 12 anni quindi, anche se in amore mi è andata male, almeno con le amiche sono stata molto fortunata.

Brindiamo: "A noi!" e buttiamo giù i nostri drink.
Dopo un paio di drink e alcuni shottini di tequila, siamo tutte e quattro in pista a ballare.
Si respira una bella atmosfera, stiamo tutte cercando di divertirci e non pensare per una volta alle aspettative che abbiamo su noi stesse. Da sobrie non avremmo mai apprezzato questa musica techno, ma ora ci stiamo divertendo come delle matte.
Non ero così felice da almeno un anno. Non so se mi facciano più ridere i passi di danza di Lacey o i tacchi di Céline che si sono rotti dopo solo un piccolo saltello.

Continuo a ballare, godendomi la serata quando un gruppo di ragazzi si avvicina a noi.
"Ciao ragazze, come andiamo?" ci chiede un ragazzo moro con un drink in mano.
Noi ci guardiamo tra di noi e scoppiamo a ridere. Abbiamo sempre preso in giro i ragazzi che cercavano di rimorchiare in discoteca, ma questo qui pensa solo che siamo troppo ubriache per dargli retta.
"Joe, lasciale stare! Scusate ragazze, il mio amico non voleva disturbarvi."
Si fa avanti uno dei ragazzi e mi colpisce subito non appena lo vedo.
È il classico ragazzo biondo e alto con gli occhi azzurri, ma mi piace l'educazione con cui ci hai parlato.
L'alcol mi toglie ogni tipo di filtro quindi allungo la mano e mi presento senza pensarci.
"Ciao, io sono Grace." gli dico osservando i suoi occhi azzurri come il mare.
"Ciao, io sono Tyler." Cazzo, ha pure un bel sorriso.

Stiamo ballando uno di fronte all'altro, senza mai distogliere i nostri sguardi.
I nostri amici sono andati al bar e noi ci stiamo godendo il resto della serata da soli.
"Sei molto carina." mi dice Tyler avvicinandosi al mio orecchio, in modo che io riesca a sentirlo nonostante la musica alta.
Senza dargli tempo di allontanarsi dal mio volto lo bacio e poso le mie braccia sulle sue spalle per stabilizzarmi. Francamente è anche solo un miracolo che stia riuscendo a mantenere l'equilibrio per ballare.

Sento le sue labbra sulle mie, la sua lingua che si intreccia alla mia e la memoria mi riporta a una spiaggia.
Siamo seduti su un telo e guardiamo il cielo tramontare sul lago, mentre una leggera brezza ci passa tra i capelli. Le nostre mani si incontrano e dal cielo passiamo a guardarci negli occhi. Poi uniamo le nostre labbra come abbiamo già fatto mille volte, ma in quel momento sembra diverso, speciale.
Mi stacco dal bacio, perché ho voglia di perdermi nei suoi occhi nocciola, ma quando alzo lo sguardo il mio sorriso svanisce.

Gli occhi non sono color nocciola, non siamo su una spiaggia e non sto baciando Percy.

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