Depensare

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Manuel Ferro è rinomato per essere un ragazzo indisciplinato. Non conosce le mezze misure, a dire il vero non ha affatto idea di cosa siano le mezze misure e a che cosa servano, e l'unico modo che conosce per poter capire qualcosa, di norma, è buttarsi a capofitto senza prevedere, né soppesare, eventuali effetti collaterali che un'azione avventata porta dietro con sé. Ed è esattamente ciò che ha scelto di fare quando, in un impeto dettato più dalla foga che dalla razionalità, più dalla passione che dalle domande, ha afferrato Simone Balestra per il colletto della tuta grigia baciandolo in maniera animalesca dentro al cantiere della loro scuola. Non il luogo più romantico del mondo, ma nulla di tutto quello aveva una connotazione romantica. Avrebbe dovuto fermarsi lì, dove già non sarebbe mai dovuto arrivare; sì, avrebbe decisamente dovuto, ma mentre lo divorava con eccitazione ha avvertito una fiamma crescente nel suo petto man mano che le loro lingue si intrecciavano dando vita a baci bagnati e chiassosi: più la fiamma dentro il petto del riccio divampava, più capi d'abbigliamento cadevano a terra; più Simone lo stringeva a sé come un koala aggrappato al suo albero preferito, più Manuel toglieva strati di vestiti assolutamente non necessari. Hanno fatto l'amore e anzi, operando una corretta parafrasi filosofica come il professor Balestra gli ha insegnato a fare, hanno lasciato prevalere i loro istinti più reconditi e nascosti, quelli taciuti e repressi chissà per quali assurdi motivi. Hanno scopato, sì alla fin fine hanno scopato, questo Manuel lo sa bene: il loro è stato un sesso bestiale, così liberatorio che la sensazione di leggerezza che ne è derivata poi, in realtà, è stata pesante come un masso sul petto. E poi come nulla fosse si sono allontanati, zip chiuse e capelli sistemati alla bell'e meglio, e probabilmente chiunque tra i loro amici ha potuto leggere senza grosse difficoltà segni di passione bruciante sui visi arrossati e sudaticci una volta ritornati alla festa.

Da allora Manuel non vede e non sente Simone, da quando l'indicibile ha avuto luogo e da quando ha sapientemente deciso di non affrontare la situazione: ha scelto di non palesarsi a scuola e da quanto ne sa nemmeno Simone ha avuto l'ardire di presentarsi in aula ad occupare un posto che non ha alcuna intenzione di occupare. Si direbbe che è una cosa piuttosto prevedibile dato quanto successo fra di loro, ma Manuel non è sereno: dopotutto quando mai lo è stato? 18 anni di preoccupazioni, guai, macelli e botte che più che metterlo sulla buona strada lo hanno indirizzato verso guai ancora più grandi di lui. Manuel non è sereno perché sa di aver ferito ingiustamente Simone, lo ha illuso e usato come un punchball per sfogarsi dopo una delusione che nulla aveva a che fare con lui; tuttavia, non sa come porvi rimedio ora che i due non si scambiano messaggi da giorni, non si chiamano e non hanno idea alcuna di cosa stia accadendo nella vita dell'altro. Neanche quando si prendono a botte c'è tutta questa freddezza insopportabile. Manuel sa che avrebbe dovuto comportarsi da uomo, fermarsi di fronte a degli istinti irrazionali e sgraziati che hanno avuto come solo risultato la sofferenza del suo migliore amico. Però... però da giorni Manuel non si dà pace, non connette lucidamente e, per quanto di norma tutto ciò sia regolare nella sua vita, adesso non può e non deve esserlo. Perché la causa del suo depensare ha un nome e cognome e, ancor peggio di quanto mai avrebbe potuto prevedere, ha un volto, delle braccia palestrate, delle cosce ben piazzate, dei capelli riccioluti un po' più radi dei suoi e un sorriso da morirci dietro. Simone Balestra deve avergli lanciato un incantesimo perché non smette di pensare a lui nemmeno quando è in bagno ed alza la tavoletta del water per pisciare, nemmeno quando poi è intento a ripulirsi il membro -non poi così a riposo- e a scaricare il contenuto ambrato della sua vescica. Simone è ovunque in lui, dentro lui, non come desidererebbe ancora ma decisamente non come avrebbe mai pensato di desiderare fino a qualche settimana prima. Simone gli manca terribilmente tanto e ammetterlo a se stesso è il primo passo che gli consente di comprendere quanto l'orgoglio li stia dividendo inutilmente: non è così che le cose devono andare tra loro, non ora che hanno scambiato quanto di più intimo entrambi possiedono.

Blu notte grigio cenereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora