Valentino
20 novembre 2022
16:30
Di solito non mi fermo mai a guardare i cartelloni o gli avvisi appesi ai muri e alle vetrine dei negozi; la cosa più interessante che possa accadere a Brezzamare è la festa di Ferragosto, tutta la comunità si impegna per rendere la piazza cittadina più bella dell'anno precedente scegliendo un tema diverso. Le decorazioni, di solito, sono marine.
Non molto creativo, a mio parere.
Credo sia la prima volta che vedo questo genere di avviso e mi sento attraversato da una profonda tristezza che mi spezza il cuore.
Ragazza scomparsa nella notte del 31 ottobre.
Se qualcuno dovesse vederla, chiamate questo numero.
Ti prego, Alice. Torna a casa!
Sono passati venti giorni.
Il volantino mostra la foto di una bella sedicenne, una ragazza che non credo di aver mai notato in città ed ho lasciato la scuola ormai da due anni. Io mi diplomavo e lei affrontava il primo anno.
La qualità della stampa è scarsa, si tratta di una fotocopia fatta dai familiari: che cosa staranno passando in un momento come questo?
Non riesco neanche ad immaginarlo.
Sobbalzo sentendo la squillante suoneria del mio cellulare e vedo il nome della persona che mi sta chiamando: "Massy".
So bene perché il mio migliore amico mi sta chiamando e stringo i denti, incerto sul rispondere o meno. Alla fine, mi faccio coraggio.
«Massy, ciao. Sai che ti stavo proprio pensando?» assumo il migliore dei toni convincenti e il ragazzo sospira dall'altro lato.
«Stavi pensando a come darmi buca anche questa sera, vero? Avevi promesso che ci saresti stato. Sei una merda. Ti diseredo come migliore amico. Me ne troverò uno nuovo e più affidabile.»
Alzo gli occhi al cielo: grigio e nuvoloso, se non fosse previsto il temporale per ora di cena, potrei anche farmi una camminata fino a casa sua. Ha ragione, gliel'avevo promesso.
«Cerca di capirmi: non posso lasciare che la batteria dell'auto mi si rompa di lunedì. Quindi ho pensato di farlo oggi per comodità.» Massy intuisce il tono sarcastico e sbuffa.
«Sei dal meccanico quindi?»
«Sì, ma se la prendono con comodo a quanto sembra.» sposto lo sguardo sul cartello posizionato sulla porta d'ingresso: dovevano aprire trenta minuti fa. «Cercherò di esserci. Forse potrebbe accompagnarmi mio padre, se dovesse essere libero.»
«Invitalo pure a restare. Digli che gli offro la cena. Fai di tutto pur di venire. Non voglio restare da solo...»
Lo capisco, lo so che ha bisogno di un amico.
So che ha bisogno di me.
Dall'angolo della strada compare un ragazzo più grande di me e con la stazza di un toro, alto e con l'espressione persa nel vuoto.
Mi passa accanto con le mani infilate nel giubbotto di pelle scura, i capelli dello stesso tono. Ha l'aria trasandata e gli occhi infossati come se non avesse chiuso occhio; non riesco a distogliere lo sguardo e, solo quando lui se ne accorge, evito il contatto visivo.
«Buon pomeriggio, sono qui perché la mia auto...»
Infila una chiave nella toppa della porta e fa il suo ingresso chiudendosela alle spalle, gira nuovamente e la blocca. Tutto questo ignorando il fatto che io sono qui ad aspettarlo.
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Come glicine di notte
Mystery / ThrillerAlice è scomparsa in circostanze misteriose. Valentino è l'unico che può aiutare il fratello a far luce sulla situazione grazie al dono che possiede: la capacità di vedere i "riflessi" delle emozioni e degli eventi passati attraverso le polaroid che...