Linda
Voglio solo andare a casa. Non ci posso credere. Quel bastardo ci ha provato con me, quando dal primo giorno ho messo in chiaro che non lo volevo vicino. Apro la porta e mi dirigo in camera mia, mentre la mia mente naviga tra i mille pensieri che mi vorticano in testa. Mi butto pesantemente sul letto e mi addormento prima che possa rendermene conto.*
Ricordo poco di quando ero più piccola. Ma quel poco è, in qualche modo, moltissimo.
Non ho mai saputo relazionarmi in maniera sana con le persone. Soprattutto perché quando finalmente riuscivo a fidarmi, queste mi tradivano. Come quella volta a dieci anni, quando ero una bimba molto sviluppata rispetto alle mie coetanee,ad una colonia estiva, la mia amica, mentre mi facevo la doccia, mi ha filmata di nascosto e ha messo il video sul gruppo. Sono stata male fino a vomitare.
Ma ho imparato a farmi il carattere.
<Perché stai qui tutta sola, piccolina?>mi chiedevano gli adulti.
<Perché se sono da sola nessuno può farmi male>
In compenso, però, ero molto attenta agli oggetti. Alle foto soprattutto. Avevo il privilegio di possedere tanti frammenti di vita nella mia mano, e non permettevo a nessuno di toccarli. Erano ciò che mi allontanavano dal mondo esterno.
Poi arrivarono i dipinti.
Anche da quelli non potevo separarmi.
Non era una mia scelta. Loro mi chiamavano per nome e mi dicevano cosa dovevano fare.
Gli adulti quelle volte che ho provato a parlarne, erano convinti che fosse solo l' immaginazione di una bambina. Ma non era così.
Perché io non immaginavo di annegare nel buio dei miei pensieri.
Io lo facevo e basta.*
Lunedì mi alzo più di malumore del solito, con il sorriso di Alex, insieme al suo sussurro che non abbandonano la mia testa incasinata. Mi massaggio le tempie, cercando di alleviare il dolore che le trafigge, finisco il caffè e salgo in camera mia a prepararmi.
In autobus mi accorgo di aver lasciato le cuffiette sul comodino "Maledizione!"
Appoggio sconsolata le testa sul finestrino, aspettando che questo tragitto mortalmente noioso finisca.
Una voce mi riscuote dal baratro in cui ero finita <Vuoi?>
Un ragazzo, dai grigi occhi acquosi e i riccioli ramati, mi porge una delle sue cuffie a filo.
<Grazie> mormoro afferrandone una.
La infilo e dei click ripetuti mi pizzicano le orecchie. Volgo lo sguardo all' aggeggio in mano al riccio rosso e con grande stupore mi accorgo che si tratta di un MP3.
<Antiquato, ma utile> mi sorride fiero.
<Sono Travis> conclude.
<Linda>
Sceglie finalmente il brano e un ultimo click mi preannuncia il suo inizio. Ovviamente è una canzone a me sconosciuta.*
Passo il resto della mattinata con Travis, che mi bombarda di informazioni: la sua musica preferita è quella un po' stile anni 80', gli piace il cricket e ama i gatti.
Per mia fortuna prima di pranzo incontro Abby, ma noto che è con un' altra ragazza, più grande di lei e decido di avvicinarmi.
<Ma che poi Climb e la sua lezione l' altro giorno è stata una palla tremen...> si ferma quando mi vede vicino a loro.
<Linda!!! Meno male che sei qui, oddio! Lei è Nicki, è del altro corso> esordisce Abby, fiera ed elettrizzata al tempo stesso. Faccio un cenno con la mano a Nicki e lei ricambia con uno del capo, meno entusiasta.
<Vabbè, allora io vado...> mormora scrutando me ed Abby.
<Certo, buona lezione!> le schiocca un bacio sulla guancia e l' altra preme dolcemente la fronte sulla sua, ridendo.
Appena Nicki lascia il corridoio spalanco la bocca stupita, loro...
<Voi state insieme ?!> chiedo eccitata.
Abby annuisce arrossendo timidamente, gli occhi cerulei brillano gioiosi.
<Che carinee!!> esplodo, senza più riuscire a trattenermi <oggi in mensa me la fai conoscere meglio, eh>
Ci avviamo a lezione e la giornata non poteva iniziare meglio di così!*
Arrivate a mensa trovo subito Edmund e gli faccio segno di avvicinarsi, lui però oggi non è certo in vena di scherzi:
<Come ti senti?> chiede ansioso: stamattina continuava ad insistere dicendo che dopo quello che era successo nei giorni precedenti dovevo restare a casa. Si è convinto solo perché gli ho detto che un' altra assenza avrebbe fatto insospettire gli altri.
<Bene Edmund, non sto morendo> puntualizzo. Lui mi rivolge un' occhiata di fuoco. Arriva anche Nicki, chiacchierando scopro che lei ed Abigail si sono conosciute al bar dove lei lavora come cameriera e che stanno insieme da due anni.
Poi succede esattamente l' unica cosa che non doveva succedere.
Un odore fortissimo di menta mi invade le narici, un ciuffo castano si fa strada verso di noi e quel paio di occhi d'ambra che da giorni sono impiantati nella mia mente.
Alex è davanti a me e mi trafigge con quel suo fascino bambino.
"Per l' amor del cielo, Linda non fare mosse avventate..." mi prego da sola.
<Ciao!!> lo saluta Ab.
Lui fa un cenno con il capo.
<Ciao Linda>
Mi ha chiamata per nome.Resto in silenzio per tutto il resto del pranzo, supplico Ed di andare a casa e lui mi accontenta.
*
<Posso aprire gli occhi!?> chiedo esasperata.
<Un attimo...> mi tortura Abby.
<Avanti!!>
<Apri!>
Ciò che vedo mi stupisce e un sorriso, forse un po' impacciato, mi scava il volto. Gli occhi verdi si riempiono di luce e alcune ciocce di capelli danzano intorno al mio viso. Mi porto una mano sulla bocca. Siamo... siamo in un maneggio...<Lilla, veloce dai!>
<Guarda che siamo in anticipo di un ora...> ridacchio, vedendo il visino agitato ed euforico.
<Oh, ma guarda che bel baio...> sospira incantata e di fronte alla mia espressione corrucciata aggiunge: <Ma si, il manto di questo cavallo, è baio!> esclama con quello sguardo da sapientona che mi fa scoppiare a ridere, poi alzo gli occhi ed effettivamente l' equino è proprio bello: il manto marrone, la criniera corvina e il peletto bianco alla base degli zoccoli.
<Dai, c'è ancora tutto il giro del maneggio da fare> esordisce, euforica.
Mi avvio e la seguo con un sorriso.<Linda? Tu stai... piangendo?>
Mi affretto a passare l' indice sotto la palpebra <Figurati!> nego con una finta tranquillità <è polvere, siamo sommerse dalla terra>
Come se non sentissi un peso opprimente sul petto.
Come se non mi mancasse il fiato.
Come se non mi sentissi morire dentro ogni volta che ricordo il suo sorriso.Salveee! Come state?? Scusate ma ho avuto un blocco con l' aggiornamento 🥲come vi sembra il capitolo?? E questa storia del maneggio??? Tante novità in arrivo...❤️ ho fatto anche un po di chiarezza (nella mia mente) sui prossimi capitoli... giuro, cerco di aggiornare più veloce😂✨vvb
Olivia🧡
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La ragazza che leggeva le nuvole
ChickLit⚠️ ‼️ ATTENZIONE: PER ALCUNI LETTORI SENSIBILI ALLE TEMATICHE RIGUARDANTI I MENTALHEAL O SALUTE MENTALE LA STORIA POTREBBE RISULTARE PESANTE‼️⚠️ Appena trasferitasi in una grande città metropolitana, Linda è una ragazza di 17 anni all' apparenza com...