5.Inviti

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Abby
Linda di passa un dito sotto le ciglia affermando che c'è polvere, si volta e prosegue.
Chissà cosa le è preso...
<Oddio, guarda!> esclama da lontano.
<Cosa c'è?!?> urlo.
<Che bello questo baio...>
La guardo confusa: <Questo che?!?>
<Baio è questo tipo di manto del cavallo> spiega lei categorica.
<Come lo sai?> il suo volto tutto un tratto s' incupisce.
<Conoscevo una persona molto brava a cavallo...>

Linda
Sono le otto di sera, il pomeriggio in maneggio è stato bellissimo, anche se ogni cavallo che abbiamo incontrato provava a morsicarmi... forse non gli stavo simpatica.
Dopo cena mi butto sul letto, infilo le cuffie e premo "play" sulla mia playlist preferita e partono i "Panic! At the disco" con "House of memories" uno dei miei pezzi preferiti.
"Promise me a place
in your house of memories"

"Promettimi un posto
nella tua casa delle memorie"

E dopo "Ho Hey" di "The Lumineers"

"I belong in you,
You belong in me,
You're my sweet heart"

"Io ti appartengo,
Tu mi appartieni,
Sei la cosa più preziosa che ho"

"Sei la cosa più preziosa che ho..."

*

Edmund
Ci sono certe mattine in cui mi sveglio, e mi sento vuoto.
Perché?
Perché io un pezzettino di me l' ho perso quella notte. Quella maledettissima notte.
Flashback
Driiiiiin- driiiiiiiiiiiin
<Linda, smettila di rompere> borbotto scocciato
<Apriteee, per favore! Mammaaa! Apri> sentendo i suoi singhiozzi però, mi precipito ad aprire la porta.

Fine flashback

"Se avessi saputo cosa avrei visto, quella porta non l' avrei mai aperta" penso vestendomi.

Flashback

Alla vista della piccola sagoma che mia sorella porta in braccio un urlo di dolore mi squarcia la gola. Ha la testa sanguinante, è priva di sensi e ancora sanguina, sanguina tantissimo.

Fine flashback

Ricordo ogni singolo dettaglio, dettagli che non dimenticherò mai...

Flashback

Anche Linda sanguina, ma di meno. Mamma e papà corrono alla porta. I loro visi sbiancano davanti a questo spettacolo terrificante.
<Io...la moto...so-sono caduta...> piange disperata mia sorella maggiore.
Siamo tutti paralizzati.
<Dobbiamo andare in ospedale, forza!> sentenzia papà.

Fine flashback

Prendo la mia roba ed esco di casa insieme a Linda.
Oggi è uno di quei giorni.

*

<Ed! Eeeed!> grida Abby dall' altra parte della mensa <Sei proprio sordo eh?> scherza lei.
<Ciao Ab, come va?> le chiedo.
Lei non fa in tempo a rispondermi che mia sorella la tira a se con lo sguardo di chi ha appena visto un fantasma. E appena mi volto capisco il perché: Alex ci raggiunge a passo svelto e ha la stessa faccia di Linda.
<Hey amico, tutto okay?> chiedo abbastanza stranito.
<Una tipa dell' ultimo anno mi insegue. Mi insegue, capito?> è sempre più basito <ci ha provato con me tutta la mattina>
A queste parole la testa di Linda scatta nella nostra direzione, forse per un movimento involontario, ma nei suoi occhi brilla una punta di gelosia inconfondibile.
Sollevo l' angolo delle labbra e lei mi incenerisce con lo sguardo.
No, un attimo...
Non me. Alex.
"Okay, la perseguiterò a vita per questo."

*

<Heyyyy> parte Linda alla fermata del bus, stranamente allegra e pimpante.
<Cosa c'è ?> chiedo con un tono più scocciato di quanto volessi.
<Ma... non mi dici niente degli sguardi che hai riservato ad Abigail sta mattina???> chiede un po' provocatoria e un po' curiosa. Curiosissima direi...
<Ma finiscila> la rimbecco <Ahia!! Smettila con queste gomitate serali!!>
<Si vedeva da un miglio che quelle tue pupilline celesti brillavano> e aggiunge un forte acuto sull'ultima parola <di desiderio> conclude maliziosa.
Scendiamo dal pullman mentre continuo a negare, ma una cosa che non sapete di mia sorella è che se si fissa su una cosa, diventa come un'ossessione. È un baratro da cui è impossibile tirarla fuori.
L' unico rimedio?
Il tempo.
"Si si, aspetta e spera Edmund"

Linda

Venerdì mattina mi alzo dal letto mettendo in pratica la solita noiosissima routine, quella per andare a scuola. Sono però stranamente in anticipo così decido all'ultimo di fare un giretto nel cortile. Ad un tratto noto una cosa a cui, in 5 mesi che vivo qui, non avevo mai fatto caso: una casella della posta. Così la apro e noto una unica lettera, mi chino per prenderla mentre i capelli castani mi grondano giù dalle spalle, e leggo: è un invito per una festa, i destinatari sono...
<Linda ed Edmund Finnagal?!?!>
<Oooh, sono le otto del mattino, fate silenzio!> strilla uno dei condomini dalla sua finestra.
Mi sa che ho urlato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 20 ⏰

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La ragazza che leggeva le nuvole Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora