Caro diario

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Tsukishima, mio migliore amico da più o meno una vita, è seduto accanto a me sul mio letto.
Non è la prima volta che succede.
Probabilmente non sarà nemmeno l'ultima.
Stiamo guardando un film a caso tra quelli che mi consiglia spesso, quando lo vedo indicare un attimo uno dei protagonisti della pellicola.
《Quell'attore è un figo》commenta.
Lo guardo con più attenzione.
Non so nemmeno chi sia.
Credo sia oggettivamente bello, però.
《Dici?》emetto piano.
Quello annuisce.
《Dico》

Lo osservo per qualche altra scena.
《Sembra Makoto della classe 4》mi rendo conto a quel punto.
《Forse perché anche lui è un figo》ammette tranquillamente lui.
Ha fatto molti progressi su questo campo, glielo devo accreditare.
Credo di averlo fissato un po' troppo, perché lo sento sbottare.
《Che c'è?》
Abbasso la testa, riportando i piedi per terra.
A forza di stare a gambe incrociate mi si stavano addormentando.
《Sei l'ultima persona da cui mi aspettavo un commento del genere》

Quello alza falsamente scocciato gli occhi al cielo.
《Beh, se non lo dico a te chi mi farei a chi dovrei dirlo? Il re?》mi scappa una risatina al pensiero.
Lo apprezzo.
Non è il momento di pensare a cose tristi.
《Giusta osservazione》commento, per poi mettere su un sorrisetto che ho palesemente preso dal biondo qui presente.

《Anche se devi ricordare che il re ha una relazione da quasi tre anni e tu sei ancora qui》
E quello mi lancia una meritatissima occhiataccia.
《Grazie stronzo, non devi farmi notare sempre tutto》
Quasi scoppio a ridere.
《Scusa》
Quello sbuffa divertito.
《Stai zitto Yamaguchi》

《Devo tornare a casa》si rende conto a quel punto.
Alzo gli occhi sull'orologio.
Okay, si.
Se sta ancora i suoi gli fanno storie.
《Ti accompagno》mi alzo io.
Quello mette su un sorrisetto dei suoi.
《Tranquillo mamma, posso farcela》alzo gli occhi al cielo.
《Certo che più cresci più diventi stronzo》gli faccio notare mentre raggiungiamo la porta.
Quello quasi si fa scappare un sorriso.
《È la mia caratteristica preferita》

Apre quindi le braccia e io mi ci fiondo dentro.
Non ammetterà mai di essere anche lui a volere questo contatto, ma apprezzo lo sforzo che sta facendo per farsi avvicinare.
《Ciao》sussurro appena ci separiamo.
《Ci vediamo domani in campo...》emette invece lui, per poi sorridere.
《Capitano》lo imito finché non chiudo la porta.

Appena sono nascosto dalla sua vista mi scappa un sospiro stanco.
Mi trascino con estrema fatica fin di nuovo nella mia stanza, chiudendomi dentro e lanciandomi di peso sul letto.
Il film ancora in pausa entra nel mio campo visivo, così come l'attore al suo interno.
Lo fisso intensamente per diversi secondi.
Ma niente.
Niente di niente.
Nessuna reazione.
Spengo sconfitto il computer.
Voglio essere anche io come gli altri.
Voglio essere anche io normale.

E non maledettamente asessuale.

Sospiro ancora e recupero il mio diario.
Nel giro di pochi secondi un quaderno rovinato e leggermente macchiato risorge dal fondo del mio armadio, finendo dritto sul mio letto, letto che mi premuro di rioccupare anch'io molto velocemente.
Scorro piano fino all'ultima pagina, trovando scritte fitte e disegni mai finiti.
Ne sfioro uno.
Questo è anche quasi carino.
Dovrei tentare di andare avanti qualche volta.
Ma non ora.
Ora ho bisogno di scrivere.

"Caro diario"
Sono anni ormai che lo scrivo e non so nemmeno io come ancora non mi abbia stancato.
Ne sono felice.
Ne ho bisogno.

"Questo è uno di quei momenti in cui finisco per pensarci troppo.
Che novità, vero?
Ma è un periodo un po' così.
Non riesco a farne a meno."
Mi scappa un sospiro.

"Non potevo essere anche io come gli altri?
Sono stanco di sentirmi così.
Sbagliato.
Difettoso.
Su un pianeta diverso rispetto al resto delle persone che conosco.
Voglio anch'io desiderare il sesso.
È..."

Caro diario ~OneshotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora