Y/n Black

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Y/n pov's

Rieccoci qui.
Non posso credere di essere ancora sui corridoi in pietra del castello cercando Hermione, incredibile.
Ricordo il primo anno, figlia di Sirius Black, nipote di Regulus Black e Bellatrix Lastrange, fù traumatizzante quando quel dannato cappello scelse serpeverde, volevo essere grifondoro con tutta me stessa, ma dopo sei anni ci si abitua.
Ricordo anche il terzo anno, Harry Potter, temeva che facessi la spia per conto di mio padre e che un giorno lo avrei condotto da lui solo per ucciderlo, e poi quando scoprì quello che scoprì mi tormentava di scuse.
Ancora stento a realizzare che sia mio cugino.
Ma quest'anno me lo sento, andrà alla grande, sarò tranquilla e penserò solo a studiare, e non avrò relazioni dopo quello che é successo all'unico amore della mia vita, Cedric Diggory, non voglio parlarne.
H:«Y/n ti cercavo ovunque cazzo! E dove ti trovo? Da dove sono partita, per quella puttana della Umbridge!»
Y/n:«Eh beh sono qui no? Che belli i tuoi capelli! Profumano di vaniglia»
H:«Grazie! I tuoi sono sempre uguali»
Mentre le sorridevo sentivo vociferare per il corridoio.
D:«E levati cazzo!»
T.N:«Malfoy sii gentile su»
L:«Lascialo stare il solito coglione»
B:«Adrian non sfracassarmi le palle per piacere»
A:«É colpa di Jacob! Vero Blaise? Mattheo tu che ne pensi?»
M:«Penso che la colpa sia dei genitori di Jacob e non sua, cazzarola Tom non ti avevo visto»
Erano loro.
La mia rovina.
Ma no, non quest'anno.
T.R:«Levati dal cazzo mora/bionda/rossa di merda»
Mi colpì con il braccio sulla pancia spostandomi verso il muro.
Non quest'anno.
Y/n:«Riddle? Carenza di fessa?»
L'intero gruppo si fermò.
Tom si voltò verso di me.
T.R:«Ci conosciamo?»
Y/n:«Y/n Black»
T.R:«Black? Quella che in terzo ha rischiato l'espulsione?»
Gli mollai uno schiaffo sul viso pallido.
La rabbia gli ribolliva negli occhi mentre il corridoio taceva.
Hermione si avvicinava a me cercando di difendermi, invece avanzai verso il ragazzo.
T:«Non sarà molto piacevole se ti incontrerò di nuovo per la mia via Black»
Y/n:«Che c'è dovrei spaventarmi? É una minaccia da Riddle?»
Mi tirò per il braccio portando il mio orecchio alla sua bocca.
Immaginai il peggio dal modo brusco in cui mi tirò a sé, invece sentivo la sua bocca velata da mille rose senza spine che parlavano con un soffio nel mio padiglione auricolare.
T:«É una promessa»
Lo disse con un disprezzo tale che mi fece rimpiangere di essere nata, era di un'asprezza che nemmeno il suo aspetto poteva far sotto intendere.
L:«Tom, Tom spostati»
Una voce maschile che proveniva dalle sue spalle mi fece tirare un sospiro di sollievo.
L:«Y/n! Oh Gesù da quanto tempo!»
Y/n:«Lorenzo cristo santo!»
Era Lorenzo Berkshire, il primo ragazzo che mi approcciò il primo anno, l'unico che c'era dopo la morte di Cedric e l'unico che c'è stato per tutto.
Quell'estate avevamo passato giugno e luglio insieme come due fratelli ma ad agosto lui era tornato in Italia da sua nonna insieme a Theodore Nott.
Tom andò via mentre il corridoio riprese ad animarsi.
L:«Allora? Tutto bene?»
Y/n:«Ma certo! A te in Italia?»
L:«Da favola, davvero, Capri é stupenda come sempre ma stavolta nonna mi ha portato a Positano e Amalfi, mi sono innamorato perso! Lo sapevi che Theodore aveva una casa a Roma? Inutile dire che siamo andati anche lì...ahh cosa ti sei persa»
Y/n:«Fantastico! Stato sentimentale?»
La sua espressione cambiò, era quasi perplesso, stava cercando le parole giuste.
L:«Ecco riguardo a questo..»
H:«Oh Gesù! Y/n andiamo! Scusa Lorenzo Berkshire per averti interrotto ma noi dobbiamo fuggire, é stato bello ti auguro una buona giornata arrivederci!»
L:«Ma si certo tranquilla arrivederci!»
Y/n:«Arrivederci!»
Hermione mi strattonò con forza, incredibile quella donna.

Enemies-Tom Riddle x y/nDove le storie prendono vita. Scoprilo ora