01. emilia e kumo¹

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Emilia stava ritornando ora dalla lezione con Giovanni dove aveva provato la canzone per la sua prima puntata.

Era entrata nella puntata scorsa, per fortuna non aveva sostituito nessuno se no si sarebbe sentita terribilmente in colpa.

"La vie en rose" era una delle canzoni che amava di più al mondo. Era la canzone da ascoltare nei momenti malinconici, nei momenti felici, quando doveva darsi la carica.

Cantarla con la prospettiva di portarla davanti a tante persone in puntata la spaventava.
Lorella aveva fatto la scelta giusta!

Aveva paura di mostrarsi, aveva paura che le emozioni avrebbero preso il sopravvento. Ad Amici era tutto amplificato e soprattutto le emozioni non avevano limite.

Durante la lezione si era lasciata andare un attimo alla domanda del professore che aveva capito subito il suo disagio o meglio la sua emozione.

Con la promessa di lasciarsi andare un po più spesso uscì dalla sala 4 con gli occhi ancora un po rossi e i fogli in mano.

Davanti a lei nello stesso momento uscì anche Tiziano a testa bassa.

"Ei kumino" lo salutò sorridendo immediatamente.

Nell'ultimo settimana e mezza, da quando era entrata in casetta, si erano avvicinati parecchio, tra una coccola e l'altra sul divano e qualche chiacchierata la sera avevano stabilito quasi un ritmo, una routine insieme.

Era strano aver instaurato questo rapporto in solo una settimana e poco più ma gli piaceva e molto.
Kumo però non le rispose con lo stesso brio ma anzi quasi non la salutò neanche.

Lei accelerò il passo per raggiugerlo cercando di capire cosa stesse succedendo.

Una volta affiancato si rese conto degli occhi rossi che aveva.

"Mi hai rubato la scena, oggi toccava a me piangere" scherzò lei alludendo ai suoi occhi anch'essi reduci dalle emozioni fuori controllo.

Lui sorrise leggermente e forzatamente guardandola di sfuggita.
Non riusciva a sostenere il suo sguardo troppo a lungo perché avrebbe sicuramente capito che non stava bene e che aveva avuto un crollo.
Ancora era riuscito a tenerlo nascosto ma Emilia non era una che si arrendeva facilmente.

"Un abbraccino me lo dai?" Gli chiese la mora facendo gli occhi dolci e il labbruccio.

Non riusciva a resistere a quella faccia e alla sue labbra che avrebbe solo voluto baciare fino a che non avrebbe più avuto ossigeno.
Tiziano si era infatuato della ragazza quasi subito. L'aveva colpita subito e non riusciva a resistere a lei.

Alla sua tenera richiesta sbuffò leggermente.
"Non mi serve un abbraccio" replicò lui ben consapevole che in realtà quel gesto era per lui.

"Lo so, serve a me. Per favore, anche uno piccolo piccolo, sono sicura che starò meglio" continuò imperterrita lei.

"Emilia.."

"Fallo per me, ho bisogno di un tuo abbraccio" disse infine lei superandolo e posizionandosi davanti a lui.

Non avendo scampo allargò le braccia attento a non far cadere la felpa e la borsa.
Emilia si tuffò in quell'abbraccio inspirando il suo profumo.
Era una droga, la faceva stare bene anche solo con la sua presenza, su questo era sicura.

Non sapeva ancora bene cosa provasse per il ragazzo e voleva procedere con i piedi di piombo. Sapeva però che quando dormiva con la sua maglietta, dormima meglio. Se aveva avuto una giornata storta basta la sua presenza a risollevarle il morale, quasi sempre.

Anche Tiziano non fu da meno. Appena fu investito dal profumo di limoni della ragazza chiuse le braccia attorno al suo corpo aggrappandosi quasi a lei certo che di lì a poco avrebbe ceduto nuovamente.

𝗹𝗶𝗸𝗲 𝗮 𝗰𝗶𝗻𝗻𝗮𝗺𝗼𝗻𝗿𝗼𝗹𝗲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora