cosa mi nascondi-10

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?:"senta non può fare così lei mi deve dire cosa le è successo, HA CAPITO"
Sentivo delle urla, delle voci e sentivo una porta chiudersi finché non inizio ad aprire gli occhi, ero in una stanza a me familiare, ma ora poco mi interessava cercai di alzarmi, ma non ce la facevo sentivo la testa stringere talmente forte da esplodere
Tn:"AAAAAA basta AAAAA che male" dissi tenendomi la testa dal forte dolore.
Jay:"ma che succe- TNN"
disse Jayla per poi fiondarsi su di me
Tn:"ei Jay tutto apposto?"
al che lei si stacca e mi guarda come se avessi tirato un mega santo in quel momento
Tn:"Emm jayy ci sei" dissi facendole passare una mano davanti agli occhi al che lei sembra risvegliarsi
Jay:"si scusa è che..., tu non ricordi proprio nulla?"ma di cosa stava parlando
Tn:"cosa dovrei ricordare scusa" cuesi confusa con un sorriso stranito
Jay:"nono nulla" non so cosa le prenda
ma vabbè forse non ha dormito
Tn:"ok? Comunque come mai sono qui?" chiesi guardandomi al che sento dinuovo nuovamente la porta aprirsi e rivelare Jaden
Jad:"TNNN" disse anche lui ven neomi incontro per abbracciarmi
Tn:"scusate mi spiegate cosa è successo" dissi spazientita e mi fanno sedere sul letto e Jaden con Jayla si siedono a lato del letto
Jay:"bene tn almeno ricordi che siamo arrivati in ospedale per Daelo?"
Tn:"Emm si, che tu entrasti invece io no"
Jay:"solo quello ricordi?"
Tn:"em si"
Jay:"bene da quel che so stavi fumando una sigaretta, ma non sapevi fosse una canna e dopo sei svenuta e Javon ti ha preso giusto un tempo e sei rimasta in questo diciamo breve "coma" per cinque giorni" e alle sue parole man mano riaffioravano i miei ricordi, quella sigaretta, le braccia di Javon, il suo profumo, la sua voce...
Tn:"hmhm come scusa 5 giorni?" chiesi scettica e Jaden con Jayla annuirono.
Dopo entrò un medico che fece uscire i miei amici e mi consegni delle analisi.
Tn:"cosa sono?"
Doc."sono delle analisi che abbiamo effettuato e sono stati rilevati segni che possono aver provocato il suo, come dire breve "coma" "
Tn:"e quali sarebbero?"
Il dottore fece un sospiro e riprese a parlare
Doc:"Tn sono state rilevate tracce di violenza sul suo corpo, come un elevato numero di lividi e segni presenti nella sua schiena, ora vorrei che lei sia il più sincera possibile con me"
Tn:"certo mi dica"
Doc:"so che magari sarò molto diretto, ma per caso ha subito abusi? In questo periodo e in uno passato che le ha procurato quelle ferite in fase di cicatrizzazione?"

Cazzo cazzo cazzo

Tn:"no, mi dispiace dottore, ma non è così infatti i lividi sono procurati da una caduta che ho avuto qualche giorno fa, alcuni in aereo e altri invece a causa di alcuni mobili in casa mia"
Doc:"e per quanto riguarda i segni sembrano inflitti bene"
Tn:"beh quelli li ho fatti in una situazione ridicola" dissi in una risata nervosa cercando di sembrare il tutto più credibile possibile
Tn:"beh quando ero più piccola ero davvero stupida e mi capitava di litigare con altre bimbe e una volta caddí di schiena e mi procurai queste ferite"
Sensato no? Per me lo è

Ovvio per te ha senso anche una papera che ulula
Non mi sei d'aiuto ora coscienza grazie
Ugh come vuoi

Doc:"va bene, verrà dimessa tra un giorno e cerchi di fare più attenzione la prossima volta"
Tn'"lo farò non si preoccupi"
Doc:"va bene ora è meglio se si riposa, buona giornata"
Tn:"anche a lei"

Tn:"mamma mia" dissi lasciandomi andare sul letto
Tn:"non c'è la faccio" dissi alzandomi dal materasso e dirigendomi verso il bagno, dove era situato uno specchio.
Mi alzai di poco la camicetta e lì vidi tutti i miei lividi e tagli

"VAFFANCULO PUTTANA" e un colpo mi arrivò dritto in faccia, ma non era un colpo come gli altri era un colpo che faceva male sia dentro che fuori
e pensare che la persona che è stata a procurarmelo sia stata mia zia, fa ancora più male, colei che ha mangiato nel mio stesso piatto, la persona con cui ci sono stata gomito a gomito, colei che ha sempre fatto parte della famiglia, fa male, fa male, FA...male e colpo dopo l'altro le mie forze mi abbandonano sempre di più
fino a collassare a terra ed è lì che vengo risvegliata da un dolore allucinante, era...e...era...una forbice
e nella sua tasca posteriore si trovava un taglierino, insieme ad un coltellino.
Più saliva e più il dolore aumentava mi stava conficcando la punta delle forbici affilate nel mio braccio sinistro e continuava a salire sempre di più, affondando con sempre più forza le forbici nella mia carne ormai infetta e rovinata.
E più urlava più affondava le forbici nei tessuti, e le mie urla sembravano non smuoverla minimamente, nemmeno un piccolo ciò vuol dire che ho vissuto in una bugia tutto quello che credevo fosse amore in realtà era tutta una menzogna TUTTO
I regali, gli abbracci, le notti passate insieme, i baci e le belle parole era tutto finto non c'era nulla di vero in ciò che faceva eccetto nel procurami del dolore in questo momento.

Quando alzo lo sguardo vedo i miei occhi diversi non erano come prima...
parevano...vuoti. C'era qualcosa
di strano, è come se non ci fosse più niente dentro di me, come se ci fosse un enorme abisso senza fine ogni giorno questa situazione mi distrugge interiormente è come un tumore che non vuole abbandonarmi, ci sono cresciuta, ci sto convivendo e così sarà finché morte non ci separi come è stato con mia madre.
Mi sciolgo i capelli tolgo la camicetta ed entro in doccia apro l'acqua e regolo il doccino e regolo la temperatura dell'acqua.
Sentivo tutte le goccioline attraversarmi pian piano fino a cadere, potevo sentire il calore di ogni singola gocciolina era come se mi stessero prosciugando, come se stessero cercando di togliermi tutti i segni presenti sul mio corpo e sul mio viso.
Al termine di essa prendo l'accappatoio presente sul muro e lo indosso, mi cambio velocemente e vado fuori in cerca della reception e dopo cinque giri buoni intorno ad una stanza riesco a trovarla, ormai la stanza 867 mi si era talmente fissata in mente che mi girai d'istinto a guardarla.
Rep:"salve come posso aiutarla"

Rep:"Emm signorina ha bisogno di qualcosa?"
Rep:"signorinaa" disse cantilenando
Tn:"oh sì mi scusi avrei bisogno di un asciugamano per i capelli" dissi ponendo la mia attenzione sulla giovane donna presente dall' altra parte del bancone, nel mentre continuavo a fissare quella stanza
Rep:"oh certo ecco a lei" disse ponendomi l'asciugamano
Tn:"grazie mille buona giornata" dissi per poi dirigermi verso la mia stanza, entrai in bagno e mi asciugai i capelli e mi sdraiai sul letto, ma un pensiero continuava a tormentarmi così scesi dal materasso ed uscii dalla stanza dirigendomi verso la stanza 867
Tn:"no questa no, questa no, questa no, nemmeno questa, no, no, no e ancora no, uffaaa" dissi perdendo la pazienza finché non vidi
Tn:"866" dissi dirigendomi velocemente verso quel corridoio che sembrava allontanarsi sempre di più
Tn:"eccola 867" appena arrivata sentii delle urla, erano le urla di una donna sofferente, all' inizio esitai, ma mi feci coraggio ed entrai e in quel momento le grida cessarono e non c'era nessuno nella stanza, finché non mi accorsi di alcune orme presenti sul pavimento, portavamo ad un' altra porta e quando l'aprii vidi una donna dai capelli rossi aranciati e dagli occhi vispi e profondi, erano di un marrone con tendenza al rosso, ma c'era una particolarità presentavano del giallo intorno alla pupilla e più la guardavo più mi sentivo sprofondare in un mare di sensazioni, quelle che sentivo di aver perso.
Quella donna mi pareva molto familiare e aveva una bambina tra le sue braccia che al contrario aveva capelli scuri e nel mentre mi avvicinavo sempre di più e la donna sembrava non accorgersi di me finché non accarezzo il viso della bambina e lì è come se qualcuno stesse accarezzando il mio di viso, la donna alzò velocemente lo sguardo e quando mi vide un sorriso si fece spazio tra le sue labbra
"m-mamma" dissi con voce flebile
"Tesoro mio come sei cresciuta" disse poggiandomi una mano sulla guancia togliendo la lacrima presente
"C-come"
"Shhhh non sforzarti" disse dolcemente
"Tesoro mi dispiace per tutto, avrei dovuto starti accanto, non avrei dovuto lasciarti con l-lei" disse prima di posare le sue labbra sulla mia fronte e abbracciarmi
Tn:"MAMMA" ma non c'era più
Inf:"signorina cosa ci fa qui non può stare qua dentro è una stanza proibita a chi non è autorizzato"
Tn:"perché cosa c'è qui dentro?"
Inf:"niente che la riguardi e ora fuori"
e così feci...

Spazio autrice
Scusate l'assenza ecco l'altro capitolo e non avendolo rivisto vi prego di scusarmi per gli errori 🫶🏻

Cause you and I... We were Born to DieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora