capitolo 2

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"poco fa è arrivata questa per te" disse lo zio porgendomi una lettera, me la rigirai tra le mani e lessi :

-Lily Foster

anderson street

cameretta primo piano-

la girai per aprirla e leggerne il contenuto e notai un grosso sigillo in cera rosso lo strappai e tirai fuori due fogli di pergamena, nel primo c'era scritto:

Preside: Albus Silente

(Ordine di Merlino,prima classe,

Grande Mago,Stregone Capo,Supremo

Pezzo Grosso, Conf. Internaz.dei Maghi)

cara sig.ra Lily Foster,

siamo lieti di informarla che lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia

e Stregoneria di Hogworts.Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e

delle attrezzature necessarie.

L'anno scolastico avrà inizio il 1°settembre.Restiamo in attesa del suo gufo

entro e non oltre il 31 luglio P.V.

Distinti saluti,

Minerva MCGranitt

Vicepreside

dopo aver letto quel che c'era scritto guardai i miei zii confusa.

" che vuol dire questo?" chiedo fissandoli in attesa di una risposta che non tarda ad arrivare.

"vuol dire che sei una strega, ovvio" dissero fred e georg in coro.

"se questo è uno scherzo non è divertente!" dissi fulminandoli con lo sguardo e poi tornando a guardare gli zii.

"non è uno scherzo cara, lo sei davvero" disse zia molly guardando prima me e poi zio arthur.

"e allora perche lo vengo a sapere solo adesso? perche non me lo avete mai detto?" dissi riguardando la lettera che avevo in mano .

"perche era troppo difficile dirtelo dopo la perdita dei tuoi genitori, avrebbero dovuto dirtelo loro una volta che fossi cresciuta e alla loro morte non sapevamo come dirtelo" disse artur "la nonna lo sa?" chiesi guardandoli

"no, lei non ne sa nulla è babbana cioé un non mago","e adesso?" chiedo

"per prima cosa dobbiamo andare a diagon alley a comprare il materiale per la scuola e mandare un gufo di risposta alla lettera della scuola " disse zio facendo comparire dal nulla un foglio di pergamena, un calamaio e una piuma e cominciando a scrivere una breve risposta.

dopo aver finito di scrivere vidi arrivare un gufo che si spiaccicò contro la finestra chiusa facendoci spaventare , andai ad aprire la finesta e george prese il gufo bruno posandolo sul tavolo, il gufo si alzò e si scrollò le penne per poi dirigersi zampettando verso lo zio che nel frattempo aveva arrotolato la pergamena e che adesso stava attaccando alla zampa del pennuto che si alzo in volo fece qualche capriola in aria e si diresse nuovamente verso la finestra chiusa, stava di nuovo per andare a sbattere se non fosse stato per fred che prontamente aveva aperto la finestra prima che il pennuto ci si schiantasse.

"adesso possiamo andare" disse zio artur alzandosi e radunando tutti, uscimmo e davanti a casa c'era parcheggiata una vecchia automobile color turchese un po troppo piccola per portare a bordo 7 persone.

"siete venuti con quella?" chiesi stupita guardando la macchina.

"certo!" dissero in coro i gemelli.

"e come avete fatto ad entrarci tutti?" dissi guardandoli ancora allibita.

"facile, abbiamo messo ron nel bagagliaio" disse fred, "lo abbiamo legato come un salame" aggiunse george.

"hey, non è vero!" protestò ron mentre io mi rotolavo a terra dalle risate.

ci dirigemmo verso la macchina e cominciarono ad entrare , data la mancanza di spazio mi dovetti sedere in braccio a fred che per tutto il tempo del viaggio non smetteva di stuzzicarmi insieme a george che era seduto accanto al fratello.

arrivammo davanti a una specie di locanda con un cartello vecchio e malandato che diceva: IL Paiolo Magico , dopo che lo zio si fermò poco più avanti scendemmo dalla macchina e io dal comodo cuscino che era fred e ci dirigemmo all'entrata della locanda, all'interno era tutto poco illuminato c'erano solo poche lanterne che pendevano dal soffitto e illuminavano quel poco che bastava da vedere dove mettevi i piedi.

"buon giorno signor weasley qual buon vento la porta qui?" disse il barista.

"compere per la scuola Tom" rispose artur cominciando a dirigersi verso una porta vecchia e arruginita all'altro capo della stanza, uscimmo tutti e ci ritrovammo stretti come sardine davanti ad un muro di mattoni, (?) artur uscì la bacchetta e picchetto su alcuni mattoni che al suo tocco si spostarono cominciando a formare un passaggio che man mano si espandeva .

appena ci passammo attraverso mi bloccai ad ammirare quel posto immenso e meraviglioso pieno di negozi e gente che camminava o parlava allegramente, sembrava tutto un altro mondo ed effettivamente lo era.

"benvenuta a diagon alley!" esclamarono in coro fred e george.



cuore in confusione(Sospeso Temporaneamente)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora