Capitolo 7

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Mi sveglio ansimante e tutta sudata, con le lacrime agli occhi ed il cuore a mille.

Il solito stupido incubo, penso mentre mi metto a sedere lentamente cercando di regolare la respirazione e far calmare il mio cuore che continua a battere come se avessi appena finito di correre una maratona. Quando riesco a calmarmi almeno un po' mi passo le mani sulle guance con l'intento di asciugare le lacrime che erano scese senza il mio permesso ma ormai si erano asciugate quasi del tutto. Prendo velocemente la divisa cercando di non fare rumore e guardo l'orario sull'orologio appeso su una delle pareti della camera, sono le 5.42 il che vuol dire che è ancora presto e che posso andare a farmi una doccia rilassante senza che nessuno mi disturbi. Mentre passo tra i letti senza fare il minimo rumore urto per sbaglio un baule con il piede e mi trattengo dall'imprecare ad alta voce, mi immobilizzo sul posto e controllo le ragazze sperando di non aver svegliato nessuno. Vedo una ragazzina con i capelli castani agitarsi e poi girarsi dal lato opposto, movimento che mi fa trattenere il fiato per qualche secondo finché non vedo che ritorna tranquillamente a dormire. Aspetto ancora qualche secondo per tornare a muovermi, assicurandomi che le altre stiano ancora dormendo indisturbate. quando ne sono assolutamente sicura tiro un sospiro di sollievo e poi mi chiudo velocemente in bagno, sempre senza emettere nessun suono. Appeno chiusa la porta alle mie spalle sospiro pesantemente e cercando di fare in fretta mi faccio una doccia calda cercando di distendere i nervi. Quando ho finito di prepararmi apro la porta in modo tale da lasciare solo uno spiraglio e sbircio dentro controllando che stiano dormendo ancora tutti dopo di ché apro la porta sperando di non farla scricchiolare e mi dirigo verso il mio letto prendendo la mia borsa e le mie scarpe senza indossarle, mi giro un'ultima volta a guardare le mie compagne e poi in punta di piedi esco dal dormitorio. Appena mi chiudo la porta alle spalle mi metto le scarpe, sistemo la borsa a tracolla beige e scendo in sala comune, quando ho sceso tutti gli scalini sospiro e poi senza un motivo preciso scoppio a ridere riempiendo la sala comune deserta di quel suono dolce e leggero.

"Cos'hai da ridere tanto?"

Il suono della voce di un ragazzino fa bloccare la mia risata, la prima risata spensierata da molto tempo, facendomi sussultare per lo spavento. Mi guardo intorno cercando di individuare la fonte di quella voce finché non vedo un ragazzino biondo seduto in un angolo lontano della sala comune mentre mi guarda con i suoi occhi chiari. Da così lontani non riesco a distinguere di che colore siano ma sembrano azzurri. Chissà come ho fatto a non accorgermi della sua presenza, non l'avevo proprio notato. Lo stavo ancora fissando quando mi accorgo di non aver ancora risposto alla sua domanda. Controllo l'ora sul grande orologio appeso sopra il camino e noto che è ancora molto presto.Chissà che ci fa sveglio alle 6.15?

"Emh...niente pensavo." rispondo vaga. Di certo non avrei mica potuto dirgli che non lo sapevo nemmeno io!

"Come mai sveglio così presto?" Non avevo intenzione di chiederglielo davvero, la domanda mi era uscita di getto, senza pensare.

"Potrei farti la stessa domanda e comunque non credo che questi siano affari tuoi" improvvisamente sembrava più freddo e distaccato.

"Okey, scusa, non ti scaldare" dico alzando le mani in segno di resa,"comunque io non riuscivo a dormire quindi avevo pensato di andare in sala grande a fare colazione... vieni con me?"concludo.

Per un attimo, mentre lo guardavo, mi era sembrato di vedergli allargare impercettibilmente gli occhi, come se fosse stato sorpreso dalla mia domanda ma l'attimo dopo aveva riassunto quell'espressione neutrale di poco prima. Bho sarà stata una mia impressione.

"No, ho di meglio da fare." dice in tono arrogante. Per un secondo spalanco gli occhi dalla sorpresa ma mi ricompongo subito dopo, anche se credo se sento caldo al viso, il che vuol dire che ho le guance rosse. Non sapevo che risposta avrei voluto sentire ma di certo non mi aspettavo una risposta del genere.Borbotto un "antipatico" che credo abbia sentito comunque ed ignorandolo esco dalla sala comune in direzione della sala grande.

Quando arrivo i tavoli sono praticamente deserti, ci sono io poi due Corvonero ed una Grifondoro sola soletta con un libro in mano. Mi dirigo al tavolo dei Serpeverde e mi siedo in fondo, vicino alla porta della sala grande che quando sono entrata era già aperta. Mi riempio un piatto con delle uova strapazzate e con del becon e verso del succo di zucca nel bicchiere, dopo aver uscito il libro di pozioni dalla borsa ed averlo aperto alla pagina in cui mi ero fermata l'ultima volta comincio a mangiare.

Sussulto e mi irrigidisco quando sento una mano poggiarsi sul mio fianco sinistro e vedo l'altra poggiarsi sul tavolo accanto al mio braccio destro circondandomi da dietro. Sento un petto massiccio aderire alla mia schiena e poi sento una voce suadente dire "Buongiorno."

Tiro un sospiro di sollievo e mi rilasso un po', poi mi scappa una risatina che rimbomba piano nella sala immensa e silenziosa.

"Mi hai spaventata stupido!" dico dandogli uno schiaffetto sul petto quando anche lui comincia a ridere. Ovviamente non facendogli neanche il solletico.

"Per così poco?" chiede ancora ridendo.

"Oh andiamo Fred, smettila!" dico guardandolo male.

"Ok OK"dice ancora ridacchiando, poi ad un tratto fa una faccia stana, sembra a metà fra il perplesso ed il divertito "Aspetta, come hai fatto a capire che ero io?" continua non cambiando espressione.

"Non lo so, l'ho capito e basta." rispondo facendo spallucce.

"Oh andiamo, non puoi averlo capito e basta, non ci riesce nessuno. Come hai fatto?" adesso sembra solo curioso.

"t'e l'ho detto, non lo so" rispondo facendo ancore spallucce, "forse e meglio che adesso vai a fare colazione" dico ficcando una forchettata di uova in bocca.

Mi guarda sospettoso per un momento poi torna a sorridere come sempre, o almeno come sempre da quando lo conosco. "D'accordo, ci vediamo in giro" dice dandomi un bacio sulla testa che mi provoca un sorriso e un leggero rossore sulle gote, e poi si allontana in direzione del suo tavolo. Sposto lo sguardo verso la porta della sala grande e solo adesso noto un ragazzino biondo che sta venendo verso di me. Solo quando è a poco più di un paio di metri di distanza dal tavolo mi accorgo che è lo stesso ragazzo che poco prima mi aveva spaventata sbucando dal nulla in sala comune.

* Spazio Autrice*

Lo so sono praticamente scomparsa mi dispiace tantissimo. * si nasconde in un angolino*

Spero che non abbiate tolto la storia dalla biblioteca, se è così vi capisco. Mi rivolge alle poche anime che mi seguivano o seguono e che leggono questo obbrobrio vivente. ( se ancora ce ne sono)

Non sono mai stata una persona molto presente, ma cercherò di non far più passare così tanto tempo tra un capitolo e l'altro. Sempre se ci riesco.

Volevo chiedere un parere sulla storia. Secondo voi come sta andando fino ad ora? La continuo oppure la butto dalla finestra? Ditemi voi. E niente, ho finito di rompere.

Al prossimo capitolo. Goodbye my friends.


cuore in confusione(Sospeso Temporaneamente)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora