Angelo.

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Andammo sul balcone della sua stanza,
Vedavamo l'orizzonte,
Quell'orizzonte che vedevo,gli dissi,
È l'infinito bene che provo per te mia piccola Mary.

Ci giravamo,
Lei era entrata in stanza,la sua sorellastra,
Prese la rincorsa e si proiettò contro Mary,
Buttai dall'altra parte del balcone a Mary,
E io,fini giù,con lei.

Cadendo dal secondo piano,
Percepivo gli strilli di Mary,vedevo il mostro piangere,
Vedevo il terreno sempre più avvicinarsi,
Vedevo che la mia fine era ormai giunta.

Il mio corpo e quello del mostro,abbattuti per terra,
Io ero felice dell'azione che avevo fatto,
La mia felicità starà sulla terra,viva,
Io ero felice che le mie ultime parole,
Le mie ultime parole che provengono dal mio cuore,
Erano "morirei per renderti felice Mary",
Il mio corpo ormai,sarà un angelo custode per lei.

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