CONTINUO PARLA MAYA
ore 22:30
Uscita del ospedale entrai in macchina con il pensiero che prima la stavo per baciarla e il continuo pensiero che è stata colpa mia che sia lì con problemi di cibo pensieri e tutto... mi sentivo uno schifo.
Il pensiero che prima quando stavamo bene ci stavamo per dire 'ti amo' e ora non sappiamo neanche chi siamo...
Essendo che non volevo tornare a casa andai in un locale lì vicino all'ospedale entrai lì e chiesi uno scottino di vodka, 1 e 2 giusto proprio per stare bene dopo che stavo lì al bancone del bar a pensare i vari pensieri mi si avvicina uno aveva circa la mia stessa età dalla faccia e mi disse
"beh che ci fa tutta sola" disse sorridendo
lo guardai e dissi
Maya(io): "non ne parliamo"
lui: "dai su"
io: "ma chi sei" confusa
lui: "piacere Marcus" disse sorridendo e mi porge la mano
io: "maya" senza neanche guardarlo
e presi un altro scottino di vodka
lui: "beh dai invece di ubriacarti vorresti raccontare che cosa è successo?"
maya(io): "no"
lui: "allora facciamo così"
lo guardai e disse dinuovo
lui: "se mi racconti che hai fatto ti offro un bicchiere d'acqua che è decisamente meglio e poi me ne andrò"
maya(io): "ok va bene"
mi offre il bicchiere d'acqua e disse
lui: "vai sono tutto orecchie"
maya(io): "ho conosciuto una persona e mi sono innamorata completamente abbiamo passato dei momenti bellissimi ma per una frase sbagliata gli ho reso una vita uno schifo e ora non so come dirli che la amo
e che vorrei tornare solo come è prima"
dissi con un viso dispiaciuto guardando il bicchiere l'acqua
lui mi guardò e disse
lui: "beh la vita è una quello che senti nel tuo cuore lo dici"
io: "ma io ho paura"
lui: "ma tu devi sconfiggere la tua paura per andare avanti nelle cose"
poi ridisse
lui: "provaci prima che va via completamente"
lo guardai e dissi
io: "ci proverò" li faccio un mezzo sorriso
poi lui mi tocca la spalla e mi da un foglietto e se no andrò
girai il foglietto e vidi che era uno psicologo e sotto c'era scritto
"se hai bisogno chiamami sono a tua disposizione:)"
guardai per tutto il tempo quel foglietto e pensai a quello che mi disse Marcus poi mi alzai e me ne andai a casa con questo pensiero in testa sia per Amelia e del fatto che credo di aver bisogno di aiuto di professionale per andare meglio nella vita.il giorno dopo.
pomeriggio ore 15:00
la mattina ero andata a scuola amelia aveva cominciato a fare le videolezioni dall'ospedale, così non perdeva il programma scolastico.Arrivai nella stanza di Amelia e non la trovai e dissi
maya(io): "Amelia? dove sei?"
mi guardai in torno alla stanza c'era la porta chiusa dei bagno bussai e ridissi
maya(io): "amelia sei qui?"
aprì la porta e mi trovai amelia davanti a me uscendo dal bagno i nostri visi erano molto vicini poi dissi
maya(io): "ei eccoti"
amelia mi guarda e disse
amelia: "ei"
maya(io): "hai il viso molto pallido tutto bene?"
amelia: "sisi tutto apposto"
mentre la guardai nei occhi vidi dietro di lei intravidi qualcosa dal bagno sul lavandino entrai in bagno e vidi sul lavando delle fasce e dissi ad amelia
Maya(io): "e queste?"
Amelia: "stavano già là" la sua risposta non mi convinceva per niente controllai per tutto in bagno e indovinate un po'.. trovai qualcosa... la presi in mano e dissi
Maya(io): "e questo taglierino!!?" dissi arrabbiata
Amelia chiude la porta in bagno e dissi
amelia: "abbassa la voce!"
maya: "avevi detto che!-"
amelia: "OK si l'ho fatto mi sono ~tagliata~"
maya: "ma tesoro perché.. perché lo fai." dissi con una voce dispiaciuta
amelia: "non riesco a non farlo maya.. questa vita è uno schifo"
maya: "amelia.. io ho bisogno che tu vivi.." dissi con un tono triste
amelia: "sarai una persona super contenta senza di me"continuo...
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spero che vi sta piacendo🫶🏻
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Guardandoci
RomantikStoria di una prof e alunna🦋 Una ragazza di 16 anni di nome Amelia si sta trasferendo in una nuova città e in una nuova scuola, essendo che ha molti problemi con lo studio avrà una professoressa di sostegno di nome Maya che ci sarà ad aiutarla nel...