1)

336 21 2
                                    

Come tutte le mattine mi alzo per andare a scuola, anche se le mie priorità sono altre, tipo restare nel letto a leggere un buon libro ed evitare di vedere tutte le facce dei miei compagni.
Oh quasi dimenticavo, sono Tn Tc e ho 16, frequento il liceo artistico di Berlino, e sono una persona abbastanza semplice, più o meno,mi piace trattarmi bene ma non mi piace essere al centro dell'attenzione, sono una ragazza molto femminile ma qualche volta spericolata, diciamo che non ho paura delle sfide e non temo di rispondere male a chi mi infastidisce.

Tn TcFaccio una doccia veloce e mi vesto, indossando un vestitino nero, dei collant del medesimo colore, degli Uggs e un giaccone

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Tn Tc
Faccio una doccia veloce e mi vesto, indossando un vestitino nero, dei collant del medesimo colore, degli Uggs e un giaccone. Mi pettino i capelli ma non mi trucco, non ne ho proprio voglia la mattina.
Afferro lo zaino e mi reco velocemente a scuola.
Per fortuna sono ben voluta tra i miei compagni di scuola, sono più o meno amica con tutti, tranne che con una persona,e il suo stupido gruppetto di amici.
Dopo una ventina di minuti arrivo a scuola e mi reco in cortile, mi siedo su un muretto e accendo una sigaretta, nel frattempo arrivano le mie amiche ed amici.
Qualche minuto dopo entriamo e ci rechiamo agli armadietti.
Mi avvicinai al mio e notai una scritta in bianco che prima non c'era, sembrava uniposca.
"Ma che cazzo?" sussurrai mentre leggevo "troia" sul mio armadietto, mi girai un attimo e vidi lui.
"Ciao Tn, ti è piaciuta la mia opera d'arte?"
Tom, dannato Tom. Il ragazzo dai vestiti baggy e i dreadlocks aveva un pennarello in mano e ci giocherellava mentre mi guardava con un sorrisetto di sfida, alquanto insopportabile.
"Sei davvero simpatico Tom lo sai?" risposi infastidita.
Tom è il mio peggior nemico, ed anche il mio unico, è una specie di bullo che tutte le ragazze vorrebbero farsi, il classico coglione che spaventa i nerd.
"Grazie tesoro ma se continui a vestirti e a comportarti così, troia te lo potrò scrivere in faccia" disse lui provocandomi.
Lo guardai male e cercai di cancellare la scritta, fortunatamente ci riuscii.
"Ma dai perché l'hai cancellato sei una guastafeste!!" disse continuando a sorridere
"non ti sai mai divertire eh?" aggiunse
"Vogliamo divertirci?Divertiamoci" gli strappai il pennarello dalla mano e iniziai a scrivergli le peggio cose sull'armadietto, finii in bellezza con una dedica. "Tom tiny dick".
Lui guardò l'armadietto e rise.
"Ohh sai che non è così" aggiunse ridendo.
"Si certo ciao Tom" risposi seccata e me ne andai in classe, lasciando cadere per terra il pennarello.
Siccome la fortuna non è mai dalla mia parte, Tom era anche nella mia classe.
...
Andai in classe e mi sedetti al penultimo banco, la prima ora era quella di discipline grafiche e pittoriche. L'insegnante fece l'appello e in seguito ci diede una scheda da copiare su un foglio più grande, l'illustrazione di una qualche creatura marina.
Tom entrò in classe con dieci minuti di ritardo, e ovviamente si sedette all'ultimo banco, dietro di me.
Iniziò a disegnare pure lui, odio ammetterlo ma nonostante tutti i suoi difetti questo ragazzo è davvero bravissimo a disegnare.
Dopo un'oretta finimmo tutti il disegno, e lo consegnammo... L'insegnante salutò e se ne andò. Eravamo una delle classe più odiate dell'istituto, in realtà non c'era una classe che brillava in quella scuola, era il classico liceo artistico stereotipato.
...
Un paio di ore passarono ed era finalmente tempo di pausa, andai nella zona fumatori, e mi sedetti su una specie di divanetto che avevamo portato a scuola durante l'occupazione.
Mi accesi una sigaretta e nel mentre guardavo il telefono.
Qualcuno si sedette vicino a me ma non ci feci molto caso. Egli mi toccò la spalla e io fui costretta a girarmi. Di nuovo lui.
"Cosa vuoi ancora"
T: "dammi l'accendino che devo accendere sto cannone"
Tom era letteralmente il ragazzo stereotipo dell' artistico, vestiti abnormi, piercing, dreadlocks, e fuma come una ciminiera. I suoi amichetti skater non erano da meno.
Gli porsi l'accendino e lui accese lo spinello, chiunque poteva sentire l'odoro che emanava.
"Vuoi un po'? Troia" lui chiese sorridendo
"No grazie non mi voglio stonare alle 11:00 sinceramente" risposi e continuai a fumare la mia sigaretta.
"Noiosa" lui rispose, passando lo spinello all'amico.
Onestamente mi sentivo un po' a disagio, ero l'unica donna nel divanetto, circondata da ragazzi con il QI di una scimmia, mi sentivo osservata, mi sentivo come una fottuta preda.

Continua...
Ciao raga sono ritornata, vi prego di iniziare a supportarmi di nuovo❤️Votate per il prossimo capitolo. ~Ruby, autrice di "malessere"

Deleterious~Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora