<stronzetta finiscila> disse lui stavolta con un tono più arrabbiato, non sembrava più un quindicenne arrapato ma più un uomo adulto e violento.
<smettila tom> il ragazzo dai capelli neri venne verso di me seguito dalla mia migliore amica che si nascose dietro di me alla vista del bastardo che avevo di fronte.
< già smettila tom e levati dal cazzo quando hai finito>
<brutta cagna non ti devi permettere di dirmi cosa fare! Zoccola!>
Si buttò su di me sbattendomi sulla parete, infilò una mano nei miei jeans, o almeno ci provò poco prima di sentire la punta delle mie décolleté proprio in mezzo ai suoi pantaloni, devo avergli fatto male perché mi ha lasciato andare.
Sentivo male alla schiena a causa della botta ma potevo sopportare benissimo qualche livido qui e lì.
<amo dobbiamo andare> mi disse la mia migliore amica, nel mentre il ragazzo dai capelli neri mi appoggiò la mano sulla spalla, non sembrava cattivo a differenza del tedesco, finalmente avevo capito quale fosse la sua provenienza, sapevo parlare abbastanza bene il tedesco, ero diplomata in lingue perciò me la sarei cavata benissimo.
<Ich hasse sie so sehr..> dissi a bassa voce, volevo che sentisse e così fece, ascolto ciò che avevo detto.
<hey stella puoi ripetere quello che hai detto?>
<Ich hasse sie so sehr, vuol dir->
<so benissimo ciò che vuol dire, voglio dire, è strano che tu sia tedesca, non hai l'accento tedesco.>
<infatti non sono tedesca, lo parlo solo a scuola.>
<oh capisco, comunque io sono bill e lui credo che tu lo conosca già é mio fratello.. loro due sono georg e gustav>
<oh, potevo farne a meno delle presentazioni ma grazie>
< ecco questo è il mio numero, chiamami quando ti va o se sei in pericolo>
<okk? Credo.. grazie>
Non so cosa ci fosse di buono in lui ma quel qualcosa mi attraeva, erano entrambi bellissimi e particolarmente simili, ma gli occhioni da cucciolo di bill mi intrigavano.
RITORNO AL PASSATO
<comportati bene piccola, non fare pazzie e promettimi che qualunque cosa non vada tra di noi mi rimarrai fedele finché la nostra relazione non finirà.>
<certo trevor, vado lì per divertirmi non per innamorarmi>
Le mie famose parole...
RITORNO AL PRESENTE
<andiamo chanel.> gli sputai addosso fredda
< cosa? Perché->
< ho detto andiamo o me ne andrò da sola> iniziai a camminare, era maggio e faceva piuttosto caldo a Tokyo, nei vicoli era tutto buio ed umido ma ciò non mi impediva di continuare a camminare a testa alta, ero molto alta, proprio come quei ragazzi, forse leggermente più bassa di tom.
Poco dopo vidi chanel correre verso di me, aveva appena finito di limonarsi uno dei due biondini che mi avevano aggredito prima che tom li fermasse; ma perché ci sto pensando? E perché la mia fottuta mente sta ripetendo il suo nome così tante volte? Oh stella...
TOM'S POV
Non capivo cosa ci fosse in quella ragazza di tanto attraente ma sapevo solo una cosa, sarebbe stata mia.
<hey fratello cosa ne pensi?> mi chiese bill mentre torturava i suoi guanti di pelle mordicchiandoli.
<penso che sarà mia.. Ho voglia di cambiare, quella cagna cinese mi sta dando al cazzo e non la reggo più, ormai la fotto occasionalmente, è larga e usata>
<staremo a vedere fratello, la ragazza preferisce i tipi normali non gangster come te>
<e tu saresti normale?>
<se proprio devo ammetterlo sì, più normale di te sicuramente>
<ma stai zitto bill>
<nono io non star->
< é mia cazzo!>
Calo il silenzio tra di noi, e l'espressione sul volto di mio fratello cambio totalmente, sapeva che ero capace di fare qualsiasi cosa mi girasse per la testa come avevo già fatto in passato.
RITORNO AL PASSATO
Senti uno sparo proveniente dal garage, scesi le scale che mi avrebbero portato al luogo incriminato; a terra vidi due corpi, uno lo riconobbi facilmente: era nostra madre.
In un angolino c'era il corpo di tom con le ginocchia al petto, piangeva talmente tanto che potevano sentirlo anche i nostri vicini; aveva la pistola puntata alla fronte.
< no tom non farl->
Il suono di un altro colpo sparato riempi le mie orecchie stordendomi.
