Respira

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Mi perdo nell'immensità delle parole non dette, forse sussurrate

degli abbracci non dati,

dei baci ardentemente desiderati,

delle occasioni perse,

degli sbagli commessi,

delle scelte avventate,

delle sofferenze rintanate nell'abisso più profondo,

delle paure pronte a scoperchiare quello strabordante, fragile, vaso nello stomaco

delle cattiverie che ho ricevuto, ma mai meritato. 

Mi ci sto perdendo, mi ci sto annegando. Mi manca il respiro.

Inspira, espira. Perché non sento l'aria, come farò a sopravvivere senza?

Mi giro intorno, disperata, tutto così caotico, piccolo, distante, superfluo.

Ma eccole, due sfere luminose, rassicuranti, nel buio di questa notte giornaliera. Le tue.

"Inspira.

 Assorbi le emozioni, quelle positive, le speranze, le possibilità ancora lì, 

sulla cima dell'albero, come gli ultimi frutti del raccolto,

 difficili da raggiungere sì, ma sono i più ambiti, i più dolci, pronti ad essere raccolti.

Espira.

Tutte le cose che ti si fermano in gola, che ti fanno piangere, che ti fanno sentire,

che ti deludono, ti fanno sentire in colpa, ti buttano giù. 

Tutte le volte che non ti sei sentito abbastanza, che hai fallito,

che non sei stato visto, ascoltato, capito.

Respira. 

C'è una vita che ti aspetta. Una vita che puoi ancora costruire.

Che puoi inventare, plasmare, modificare.

Ci sono ancora tante prime volte. 

Ci sono tutte le porte di cui non pensavi di avere la chiave. Hai guardato nelle tasche?

C'è la possibilità di ricominciare. Di essere una persona diversa, migliore.

E se vuoi, io posso tenderti la mano, quando ti manca l'equilibrio sotto i piedi.

Respira. Prima o poi passa. Lo so, ci vedi tutto offuscato. Ti arrabbi se lo dico. Ma puoi ancora tornare a vedere tutto nitido.

Respira, respira la vita. La tua, la nostra, quelle che ancora devono esalare il primo respiro. 

Un nuovo inizio. Una nuova speranza.

Respira."


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