Capitolo 16

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-quindi è questo il motivo- disse tranquillo Oliver -hai scoperto che il tuo ragazzo è un vampiro e ti sei isolato per una settimana-

-ehm...come?- domandò Rakanja osservando Gabriel confuso anche perché non aveva fatto niente di esplicito per rivelare al sua vera natura al rosso.

-non sono fatti tuoi. Esci dalla mia casa-

-non se ne andranno fino a quando non parlerete- disse invece Oliver facendo girare verso di se un arrabbiato Gabriel e un sorpreso Rakanja -non guardarmi così Gabe sono serissimo-

-come fai ad essere così tranquillo Oliver? Abbiamo due vampiri in casa!-

-so che il tuo ragazzo è un vampiro dal primo momento che ha messo piede in questa casa- gli rivelò il biondo -sono tranquillo perché so che se avesse voluto ucciderti lo avrebbe già fatto da tanto tempo quindi dovete parlarvi prima di fare una qualunque cosa che potreste rimpiangere-

-è la prima volta che sento degli umani parlare tranquillamente di vampiri- si intromise nella conversazione la ragazza incrociando le braccia al petto curiosa.

-perché forse siamo cacciatori di vampiri e mi sento uno stupido a non essermi accorto della cosa prima- sbottò Gabriel che vide subito la bionda e Rakanja irrigidirsi alle sue parole -togliti quelle lenti, mi danno fastidio- e Rakanja fece come gli aveva detto il rosso più per paura che l'altro potesse avere la malsana idea di prendere un paletto e ucciderlo se non l'avesse fatto. Fu la prima volta che Gabriel vide gli occhi rossi di quello che era il suo ragazzo.

-non volete ucciderci vero?- domandò titubante la bionda alternando lo sguardo tra i due cacciatori.

-no- rispose Oliver anche per Gabriel -e terrò fermo Gabe se gli verrà qualche strana idea- aggiunse lanciando uno sguardo di avvertimento al rosso -non avete fatto niente di male quindi non ho motivo per uccidervi. Vogliamo finalmente spostarci un cucina?- e i tre ragazzi si trovarono ad annuire e seguire l'uomo in cucina. Quando arrivarono gli occhi di Rakanja si posarono un secondo sulla cartina presente sul tavolo e guardò sorpreso cosa fosse stato cerchiato in blu. Non riuscì però a vedere tutto il resto della cartina visto che Gabriel fu lesto a toglierla da sotto il suo sguardo.

-non hai risposto ai miei messaggi perché hai scoperto la mia natura?- domandò per sicurezza Rakanja verso Gabriel che si limitò ad annuire -quando?-

-perché dovrei dirtelo vampiro?- ringhiò Gabriel.

-vorrei capire il tuo odio nei miei confronti- disse sinceramente Rakanja.

-sei un vampiro perché non dovrei odiarti?- Gabriel notò subito lo sguardo di fuoco che gli aveva lanciato Oliver e si trovò a sospirare capendo che l'altro voleva che parlassero sinceramente -quando ti ho mandato il messaggio una settimana fa ero in giro e ti ho notato di spalle e seguito per un bel po'-

-una settimana fa?- domandò sorpreso Rakanja per poi sgranare gli occhi capendo il perché era presente quel cerchio blu sulla cartina.

-si, dovrei farti fuori solo per quello che ho visto-

-cosa mi sono perso?- domandò invece Oliver osservando come si stavano guardando i due.

-ti sei perso che il mio ex ragazzo non è tanto buono come credi visto che guarda con piacere gli incontri delle arene del sangue-

-EHI!- Xadia aveva letteralmente urlato dopo aver sentito quelle parole mentre Rakanja aveva semplicemente abbastato la testa come se fosse realmente colpevole.

-che vuoi?- domandò Gabriel notando anche che la bionda aveva mostrato i canini.

-che voglio? Il mio migliore amico non è come quegli stronzi che seguono Kasakti ed era in quella fottuta arena per prendere informazioni. Non puoi dire che guarda con piacere quegli incontri quando è letteralmente stato male una settimana. Tu non ci conosci e non puoi fare di tutta l'erba un fascio o giuro che...-

-Xadia calmati- le sussurrò Rakanja cercando di calmare la ragazza per non farle fare qualche cazzata: erano comunque in casa di due cacciatori di vampiri e la loro vita era letteralmente nelle loro mani. Gabriel dal canto suo era rimasto in silenzio fissando confuso in direzione del moro non sapendo se credere o no alla ragazza.

-chi è questo Kasakti che hai nominato?- chiese Oliver notando come si fosse bloccato Gabriel.

-il vampiro più potente al momento- rispose Rakanja sospirando -nessuno ha il coraggio di affrontarlo perché farlo significa mettere a repentaglio la vita di tutti i vampiri della propria famiglia. Ha sterminato intere famiglie e quindi adesso nessuno gli va veramente contro e anche le arene del sangue sono una sua idea che porta avanti ormai da secoli. Non tutti i vampiri sono d'accordo con lui ma si fanno vedere alle arene solo per non essere etichettati come suoi avversari-

-famiglie?- sussurrò confuso Gabriel osservando il moro cercando di capire di più di quel mondo che stava scoprendo di non conoscere bene come credeva.

-si, ogni vampiro appartiene a una famiglia diversa che ha alcune abilità particolari e che non sono uguali tra tutte le famiglie. Quella di Kasakti è Lišanum che ha una malia molto più potente rispetto a quella di tutti noi altri e riesce anche a controllare alcuni vampiri più deboli mentalmente- spiegò velocemente il moro passandosi poi una mano tra i capelli.

-e tu?- domandò curioso Oliver che in realtà voleva mettere alla prova anche la fiducia che il ragazzo aveva nei loro confronti.

-Rakanja...-

-appartengo agli Šamaš che possono stare alla luce del sole senza bruciare- disse il vampiro ignorando la lieve protesta della sua migliore amica perché voleva dimostrare ai due cacciatori che aveva difronte che non era dalla parte dei mostri che uccidevano innocenti per divertimento -la mia amica appartiene ad un'altra famiglia ancora-

-stai tentando di sabotare l'arena del sangue da solo?- domandò Gabriel con voce tremante e vide Rakanja guardarlo sorpreso, sorpreso perché dopo quello che il rosso gli aveva detto non credeva che l'altro avrebbe detto una cosa del genere con quel tono di voce.

-perché lo credi? Prima dicevi che ero dalla loro parte-

-perché hai detto che stavi indagando su qualcosa e che poteva essere pericoloso per la tua vita e indagare sulle arene da solo lo sembra eccome pericoloso- disse seriamente Gabriel che credeva sinceramente che l'altro non gli avesse del tutto mentito.

-si, il coglione vuole combattere da solo Kasakti ma sta solo perdendo tempo visto che rischia di essere fatto fuori- ringhiò Xadia confermando quindi a Gabriel quello che il suo ragazzo stava realmente facendo.

-anche noi stiamo indagando sulle arene- disse Oliver lanciando un lungo sguardo a Gabriel.

Il vampiro e il cacciatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora