How can you see into my eyes
like open doors
leading you down into my core
where I've become so numb(Bring me to life)
«Sei sicuro che starai bene? E se gelerai ancora?» e sarai solo, mi chiamerai nella notte e non potrò risponderti.
«Porto con me gli integratori» Satoru alza la scatoletta per farmela vedere prima di metterla in valigia.
Questa volta non è un semplice borsone, significa che non tornerà presto. Significa che staremo lontani per molto. Significa che devo abituarmi alla sua assenza perché d'ora in poi sarà sempre così. Questa è la nostra nuova normalità, che mi piaccia o no lo devo accettare.
Mi siedo sul letto e lo osservo piegare la divisa di scorta.
«Tornerò per il mio compleanno» ha la voce incrinata.
Vorrei rispondergli che sicuramente terminerà anche prima e che festeggeremo alla grande ma non riesco a mentire, sono stati richiamati altri cinque stregoni per questa caccia. Non credo che in una settimana si potrà risolvere tutto, nemmeno se interviene Satoru Gojo.
«Ehi» si siede accanto a me «non parli più?» appoggia le labbra sulle mie per un bacio al sapore di lampone. Passo le dita tra i candidi capelli, sono così morbidi che mi rilassa giocarci. Mi stringe in un abbraccio soffocante e mi fa cadere sul letto, si siede sopra di me e mi accarezza le labbra con l'indice.
«Vorrei restare, vorrei mandare tutti a fanculo e fuggire con te in un posto dove non ci troveranno mai» lo ascolto perdendomi nell'azzurro limpido delle sue iridi, anch'io vorrei non lasciarlo mai.
«Non possiamo, lo sai» uno di noi due ora deve essere quello forte, quello che porta l'altro sulla retta via. Non posso cedere, se solo accennassi ad un probabile futuro da fuggiaschi lui mollerebbe tutto. Gli accarezzo il polso facendo piccoli cerchi col pollice, cerco di alzarmi sforzando al massimo gli addominali per costringerlo a scivolare giù dal bacino fino a sedersi sulle mie gambe «tu ora andrai là e farai tutti a pezzi e tornerai qui da me col sorriso da pazzo psicopatico che desidera solo scoparmi»
Scoppia a ridere talmente forte che credo che le pareti possano caderci addosso, una lacrima gli scende sulla guancia e l'asciugo col pollice prima che la sua immagine acquisti un posto nel mio cuore. Forse è troppo tardi e già ha scavato un piccolo solco che sanguinerà appena lui sarà partito. Ma ora no, tutte le ferite le devo nascondere al suo sguardo. Perché deve partire col sorriso, forte e sicuro per affrontare questa battaglia.
«Spaccherò il culo a chiunque mi impedirà di tornare qui» e il viso si illumina in un sorriso.
Bussano alla porta «Gojo sei pronto?» è la voce del prof Yaga.
«Arrivo» risponde ma prima di alzarsi mi prende il viso tra le mani e mi bacia appassionatamente, le sue labbra si schiudono sulle mie come un piccolo bocciolo umido, le nostre lingue si incontrano e si bramano mentre tutto il mondo intorno svanisce e restiamo solo noi con tutto il dolore e la paura che alberga nel cuore e che risuona così forte da farci male alle orecchie. Prendiamo fiato e rimaniamo a fissarci negli occhi. «Tornerò da te»
«E se non dovessi tornare ti verrò a prendere di persona» lo bacio nuovamente prima che lui si alzi a prendere la valigia.
Resto seduto sul letto ad osservare la figura dell'uomo che amo uscire dalla nostra camera.
Il cuore inizia a sanguinare.
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What's the trouble, honey? (JujutsuKaisen - SatoSugu)
Fanfic❥ COMPLETATO! Che problema c'è, tesoro? Satoru e Suguru sono ormai una coppa consolidata iscritta all'ultimo anno di corso dell'istituto ma grandi nubi appaiono all'orizzonte e si ritroveranno a dover combattere la più pericolosa delle Maledizioni:...