10-difficile

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Rudy mi comunicò che sarei dovuta andare in studio per parlare con lui e Anna.
<<buongiorno>>posai la mia felpa sul banco e andai al centro dello studio
<<sai perchè sei qui,no?>>mi chiese Rudy e io annuii
<<bene,ho chiesto alla prof il compromesso, ma non so se è d'accordo. Così, ho pensato di convocati qui e farti dire,direttamente da lei, quello che ne pensa>>annuii ancora, e poi prese parola la Pettinelli.
<<allora, partiamo dal presupposto che non mi sono piaciuti i modi in cui hai messo in discussione il mio lavoro, comunque... quello che penso della proposta Rudy, è che sia una cafonata>>"ovviamente" pensai.
<<se ti ho assegnato un compito, è quello. Punto. Non lo vuoi affrontare? Beeeeene, rifiuti e lo assegnerò a qualcun'altro>>
<<allora, inanzi tutto non ho mai messo in discussione il suo lavoro, ma effettivamente,non mi può dire che non sia un compito esagerato per una ragazzina di vent'anni che non MAI, e ripeto MAI, rappato. C'è, è come se Rudy assegnasse a Mattew un pezzo di Harry Styles. Non credo che le starebbe bene, visto il tipo che musica che fa Mattew. Comunque, io allora, credo di essere costretta a rifiutarlo, visto che non ho le capacità di fare una cosa del genere. E, non mi venga a dire che ha completamente cambiato il suo pensiero positivo su di me, perchè come ho rifiutato io questo compito, lo avrebbe rifiutato anche Ayle o mMttew>>confermai molto schietta, e sicura di quello che dicevo.
Se Anna non era tra le miei scelte come prof, sapevo quale fosse la risposta. È un professoressa che pensa poco hai suoi alunni, e appena si accorge che c'è un tassellò che non è incastrato perfettamente, allora manda tutto all'aria, come ha fatto con Holy.
<<non mi sembra che la mia alunna abbia, in qualche modo, messo in discussione il tuo lavoro. Comunque,credo che a questo punto, siamo costretti a rifiutare il compito>>prese parola Rudy, difendendomi.
<<molto bene. Arrivederci>>
<<puoi tornare il casetta Lydia>>salutai i professori e feci quello che mi fu chiesto.

Appena rientrata,non pensai troppo a quello che era successo, perchè sapevo di avere ragione e non dovevo preoccuparmi. È stato un compito che non stava nè il cielo,nè in terra. Continuava a rimbombare nella mia testa la frase "se rifiuterai questo compito,allora vuol dire..." mi sono sentita proprio offesa, perchè l'ho preso come un ricatto.
Una persona che se ne intende più di me in musica, vista la posizione in cui sta, ha praticamente detto certe cose che mai mi sarei aspettata di sentire da un professionista.

Mi alzai dal letto su cui, ormai, ero seduta da una mezz'ora, e andai fuori, dove mi aspettavo di vedere solo una persona.
E quella persona si trovava proprio lì.
<<ei>>mi salutò, vedendo la mia figura varcare la soglia.
<<ei>>sedermi accanto a lui fu d'obbligo, e mise il suo braccio intorno alle mie spalle. Con la sua mano invece, giocava con i miei capelli.
<<un c'hai freddo? Sempre gnuda(nuda) stai>>
<<macchè, sto bene! C'è,in realtà ho un pochino freddo,però che vuoi che sia>>
<<che vuoi che sia? Siamo a dicembre e sei in pantaloncini corti ed una felpa più grossa di te, che per giunta, credo sia mia>>sgamata
<<posso spiegarti>>alzai le mani in mia difesa, scherzando.
<<non mi spiegare. Potrei abituarmici>> mi fece l'occhiolino
<<che scemo che sei>>lo spinsi via
<<ao ma che scemo e scemo. Io so' serio. Un t'ho detto l'altro giorno che c'è sto a provà co' te? Embeh, le mie tattiche devono funziona'. Viè qua>>mi strinse a se,e i nostri sguardi si incrociarono. Inutile dire, che non so per quanto tempo rimanemmo così.
<<hai dei bei occhi. Sono... strani. Oh no anzi, non strani:particolari>>mi confidò, e io diventai un pomodoro.
<<perchè tra tutti, ti sei aperto proprio con me?>>quella domanda mi uscì dalla bocca, anche senza volerlo. Quando sei con una persona a cui vuoi bene, fai fatica a non dirle la verità e a mantenere segrete alcune cose. Io e holden ci stavamo avvicinando, e avrei dovuto conoscerlo prima o poi.
<<perchè sei come me. Me piace sta' con te perchè mi capisci, perchè so che con te non devo mette' filtri e posso, finalmente, esse' me stesso. Me sento a mio agio quando so co' te, perchè appoggerai sempre la mia decisione, anche quando ne avrai una diversa. Me sostieni sempre, anche quando sbaglio. È per questo che->>
<<ragazzi è pronto>>Marisol ci venne a chiamare, e interruppe holden.
<<arriviamo>>stranamente, holden si alzò prima di me.
<<aspetta>>lo fermai
<<grazie per quello che pensi, e sappi che è lo stesso anche per me>>poi mi abbracciò, e mi lasciò un dolce bacio fra i capelli biondi.

A cena, fu come sempre. Mangiai il mio solito piatto di pasta, e poi me ne tornai in camera per i fatti miei anche se, poco dopo, venni raggiunta da Mew e Lil.
Non ci pensai due volte, e presi a raccontare a loro quello che era successo con Holden.
<<...poi è antrata Mari che ci ha chiamato per mangia>>dissi
<<aaa, Mari! Per una volta che doveva essere con Petit, non c'era>>scherzò Angela
<<ora, più che come amica, ti parlo come una persona che vi vede da fuori. Credo che abbiate chimica, e che ci sia attrazione fra di voi. Si vede che ci tenete e che siete molto, ma mooolto simili. Prima che arrivassi tu, Holden non era così. Era...si aperto, ma non con tutti. Si limitava a me, Ayle, Mida, Holy, Sarah... e ti direi Angela e Petit, visto che sono suoi compagni di squadra. Per il resto dei ragazzi, ci parlava si e no, una volta al giorno perchè era costretto. Da quando ci sei tu, invece, è completamente perso; ma in senso buono eh. Si vede che ha ritrovato la pace e che si sente bene con te, e sinceramente, credo sia così pure per te>>
Io si,mi trovavo bene con Holden. Fin troppo rispetto a come dovrebbe trovarcisi bene un'amica. Ma che ci potevo fare? In poche parole, ci siamo letteralmente detti che ci stiamo provando, ma ancora non è successo nulla di quello che mi aspettavo. Ma in fondo,cosa mi aspettavo?
Avevo tante domande, ma ahimè, senza risposta. E purtroppo, era una delle cose che più mi dava noia. Perchè così tante domande e così poche risposte? Perchè il mondo non ha una soluzione a tutto? Una risposta pronta. Niente di tutto questo, solo domande.
Ed era ormai tanto che avevo imparato a gestire questa cosa, ma era così... difficile.

svuotatasche -holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora