6-sbaglio?

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<<buongiorno rudy>>entrai in sala per scoprire le assegnazioni per la puntata.
<<buongiorno. Vieni siediti>>
<<ti dico le assegnazioni a cui ho pensato per questa puntata.
Cardigan di taylor swift,Piccola stella di ultimo e Right now degli one direction,visto il tuo avvicinamento a questa ex boy band>>
<<oh rudy,non dire ex che mi piange il cuore>>scherzai,anche se ero molto scossa dall'assegnazione dell'ultima canzone. C'ero molto legata,ma ho preferito non dirglielo.
<<va bene comunque,grazie mille>>lo salutai e tornai in casetta.

Mi fiondai in camera mia senza salutare nessuno,visto che non volevo che notaserro il mio malo umore per l'assegnazione della canzone.
Feci a mala pena in tempo a mettermi in tuta che qualcuno bussò.
<<si?>>
<<sono jo>>
<<entra>>vedendo seduta sul letto,poggiata con la schiena allo schienale e le ginocchia portate al petto,si sedette anche lui accanto a me.
<<vediamo. Che succede?>>mi chiese,quasi scherzando,nel tentativo di farmi ridere
<<niente>>mi guardò e alzò un sopracciglio.
<<okey va bene,alzati forza>>
<<cosa? No>>sbuffò
<<l'ha voluto tu>>mi prese a sacco di patate e mi portò in giro per la casetta
<<joseph! Dio santo,jo! Mettimi giu! Mettimi-giù!>>
<<eccoci qui signorina>>mi fece scendere
<<come sei stupido!>>gli tirai una "patta" sulla testa
<<aio>>affermò il romano
<<embeh,così impar->>poi mi bloccai,alla vista della stanza in cui eravamo. La sala con il piano.
<<jo>>
<<mh?>>
<<quante volte te lo devo dire che non devi->>
<<e io quante volte te lo devo dire che non mi pesa? Ora muoviti,siediti accanto a me e suona qualcosa>>
Partii con le prime note cardigan,canzone che mi è stata assegnata per la puntata.
<<hai ricevuto le assegnazioni? >>chiesi
<<non ancora. Tu?>>mi limitai ad annuire
<<ed è per quello che stai così?>>annuii un'altra volta
Stavolta,fui io a prenderlo e riportarlo in camera mia e delle ragazze.
<<mi ha assegnato una canzone,e non credo di essere pronta per cantarla. Mi ricorda mia sorella e... è difficile>>
<<viè qua>>mi avvicinò a se per stringermi tra le sue braccia,mentre eravamo sdraiati sul letto.
Iniziò ad accarezzarmi la schiena,mezza scoperta,con le sue dita calde.
<<sei ghiaccissima. Un ti fa bene stà in pantaloni corti a dicembre>>affermò
<<okey capo>>scherzai
<<comunque,fai quello che ti senti di fare,ma credo che tu sia più che pronta per eseguire questa canzone>>
<<grazie jo. Sei uno dei pochi che c'è sempre per me. Mi dispiace di essere pesante,a volte>>
<<ma che,mi fa piacere farti stare bene>>poi mi lasciò un bacio fra i capelli e restammo accoccolati per un po' di tempo.
<<scusate l'interruzione,ma mi servirebbe un attimo lydia>>sarah entrò in camera nostra. Ero un po' confusa dalla situazione,visto proprio quello che ero successo,ma accettai di parlare con lei.
<<lydia,vorrei chiederti scusa. Mi sono comportata male,non dovevo dire quelle cose,mi dispiace. Non lo penso veramente,ero solo sopraffatta dalle cose che erano successe,scusa>>a quelle parole,ero ancora più confusa di prima. Ma ero,diciamo "contenta",che sarah si fosse accorta dell'errore che ha commesso.
<<va bene sarah,tranquilla. Forse mi sono agitata un po' troppo,ma non mi sono incazzata per...- cioè aspe>>mi bloccai per riformulare meglio il discorso. <<Non mi da noia se qualcuno ha dei pensieri su di me,mi da noia quando questi vengono espressi alle mie spalle e in malo modo. Comunque tranquilla,apprezzo che tu ti sia scusata>>la abbracciai e insieme,ci dirigemmo in cucina.
<<waa bambole>>salvatore,sempre con la sua solita gioia,ci accolse in cucina
<<hola signorinello>>
<<che offre stasera il menù?>>chiese sarah
<<ragazzi ma la cosa,c'è la cosa...>>Giovanni ci interruppe
<<la che?>>domandai confusa
<<la cosa,la cotoletta me la devo fa io?>>mi portai una mano alla testa,talmente era tragica la situazione
<<non ti sai fare una cotoletta?>>
<<amò manco l'uovo al tegamino so farmi>>non potei fare a meno di sorridere
<<vabbuò,c'è sempre lo chef petit che può preparartela>>propose sarah
<<certo bambolì,la fo pur a te>>
Non sapevo cosa fare in quel momento,mi recai fuori nel giardino sul retro,sicura di trovare solo una persona.
Trovai joseph,da solo,seduto sul solito divanetto a fumare. Non lo salutai nemmeno,e decisi di limitarmi solamente a sedermi accanto a lui.
<<che succede?>>mi chiese. Strizzati un po' confusa,visto che in realtà,andava tutto apposto.
<<ho bisogno di un motivo per stare con te?>>
<<no solo che- scusa>>lo guardai e sorrisi
<<come sei scemo. Perché devi chiedermi scusa?>>avevo un sorriso stampato in volto che stava per trasformarsi in una risata.
<<ma- boh. C'è nel senso,non- ah vabbè,scusa>>stavolta,risi per davvero. Risi talmente tanto che mi fece male la pancia.
<<jo. Sei incredibilmente scemo>>e anche lui si mise a ridere
<<scusate ragazzi,non voglio interrompere le vostre risate,ma vorrei fumare qualcosina>>mew fece ingresso in giardino
<<macchè,vieni>>
<<strano che non sei con mattew,che succede?>>
<<mah nulla,semplicemente ho voglia di fumare. Voi invece "strano" che siate insieme>>ci disse con tono scherzoso,come per dire che in realtà stiamo sempre noi due.
<<sisi certo>>
<<oh ma non c'è nulla di male. Semplicememte è vero che state sempre insieme,o sbaglio?>>
Guardai holden
<<mh si,diciamo di si>>
<<ah mew,stavo pensando...>>continuai a parlare io
<<mh>>
<<domani è il mio o il tuo turno di pulire? No perchè ieri marisol ha fatto un po' di casino dicendo che voleva stare con te,poi però mise me nel turno delle pulizie,ma poi tipo->>
<<okey dia,ho capito che vuoi cambiare discorso,me ne vado e vi lascio soli>>
<<ma no,io ero seri->>non feci in tempo a finire la frase che mew lasciò il giardino.
<<vabbè dia,ti ascolto io>>disse sorridendomi
<<nah,finirei non annoiare anche te>>
<<tu non mi annoi mai>>poi mi lasciò un bacio sulla guancia
Rimanemme ancora un bel po' a chiacchierare e si fece ora di cena,così fummo costretti ad entrare in casetta.
Mangiai di fretta e furia vista l'enorme stanchezza che avevo.
Salutai un po' di persone augurandoli la buona notte,poi andai in camera a farmi la doccia.
Una volta uscita,mi vestii e passai da camera di holden a dargli la buona notte.
<<notte giovane>>
<<notte dia. Ogni tanto copriti ste gambe>>sorrisi,e tornai in camera mia ad insaccarmi sotto le coperte.

svuotatasche -holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora