Il pescatore

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Ho sempre invidiato la vita del pescatore.

Ogni volta che raggiungo la mia tenuta in riva a D****, mi appoggio al ballatoio del balcone rivolto verso l'oceano e immagino l'indefinita estensione del prato d'acqua, riconoscendo la mia piccolezza. Mi ritrovo spesso a pensare al mare, ormai per la maggior parte esplorato, al movimento perpetuo delle onde, facilmente riconducibile alla forza del Mondo, il pianeta che mi ospita da quando sono nato e mi seppellirà, suo malgrado, tra le sue terre. Il duro lavoro del pescatore è incredibilmente pericoloso, ma allo stesso tempo affascinante: partire con la propria barca, isolati dalla società, con il terrore di non tornare a riva e divenire parte integrante del Blu, per il resto dei tempi.

Il brivido dell'ignoto è, quindi, ciò che mi incuriosisce maggiormente.

Sono convinto che pescare di notte sia la parte più invidiabile del mestiere: trovarsi soli, su una superficie potenzialmente mortale, alla ricerca di una fonte di sostentamento, un temporaneo soddisfacimento dei nostri bisogni, con la consapevolezza di dover tornarvi per procurarsene ancora. Ciò che mi guiderebbe nel buio sarebbe meramente la flebile luce dei puntini che riuscirei a scorgere a fatica nel cielo, quel cielo che si rispecchia nel mio mare: mi distenderei sulla barca e mi lascerei cullare dall'acqua, con un braccio raccolto dietro la nuca come sostegno, con gli occhi rivolti verso l'Infinito.

Semplicemente esisterei, e con me la totalità delle cose che mi circondano.

Interrogherei la luna, silenziosa interlocutrice, sul significato della mia vita, diventando così la controparte del pastore leopardiano, tuttavia, a differenza sua, assolutamente ignaro del dolore condiviso dal Creato. Di giorno osserverei l'orizzonte, talvolta incrociando con lo sguardo dei battelli oppure delle terre in lontananza, alcune imbottite di villaggi, altre di foreste cariche di segreti. Vivrei immerso in una pace assoluta: sarei il protagonista di un racconto tramandato dai nonni ai nipoti, come esempio di felicità.

L'unico problema è che non sono un pescatore, né lo diventerò mai.

Ciò a cui posso aspirare è quella pace, che devo essere in grado di raggiungere in qualche altro modo.

Solo allora potrò ammettere di aver vissuto veramente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 16, 2023 ⏰

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