Buon Natale (in ritardo)🌲✨
Fa schifo ed è totalmente no sense, forse non avrei dovuto pubblicarla, ma mi manca troppo scrivere di loro anche se non sono capace e avevo detto che non lo avrei fatto più.
Perdonatemi 🫣Se volete, fatemi sapere che ne pensate.
Besitos 😘----------
Manuel, se deve essere sincero, non si è mai immaginato padre o comunque non ha mai neanche lontanamente pensato di poter essere in grado di accudire un altro essere umano. Soprattutto se questo essere umano é alto quanto una sua gamba.
Nella vita però, si sa, niente va come crediamo e per questo, all'età di diciotto anni si trova catapultato in una dimensione alla quale non pensava potesse appartenere.
A diciotto anni infatti incontra Nina, una ragazza controversa e misteriosa che cattura subito la sua attenzione. Conquistarla diventa una sfida, e resta una sfida fino a quando la bionda di origini polacche non gli confessa di avere una figlia: Lilli, partorita quando aveva sedici anni e affidata agli assistenti sociali ché hanno ritenuto che lei non era in grado di crescerla.
A quel punto stare con Nina per Manuel non è più una sfida, ma una responsabilità ché in lei rivede Anita e in Lilli sé stesso, nonostante abbiano avuto destini differenti e lui sia sempre vissuto con sua madre.
Per questo quando Nina gli confessa che vuole riavere la piccola con sé, decide di appoggiarla e aiutarla. Almeno fino a quando il piano di Nina resta nella legalità.
Sì perché ad un certo punto, la giovane decide di rapire Lilli e partire con lei alla volta di Parigi.«Ma te sei impazzita?»
«É la cosa giusta da fare Manuel»
«Nun puoi rapí 'na regazzina!»
«É mia figlia e deve stare con me, tu eri d'accordo»
«Ero d'accordo a fartela riavé, a creacce 'na stabilitá per poter chiedere l'affidamento, ad accompagnarti agli incontri con gli assistenti sociali non a commettere un reato e scappare!»
«Hai detto che mi avresti aiutato, che avresti chiesto i soldi a tuo padre e adesso dici che non vuoi? Sei uno stronzo Manuel!»
«Ah, o' stronzo so' io? Te m'hai appena detto che te servivo solo per i soldi de mi padre»
«Tu non capisci. Lo faró con o senza di te e i tuoi soldi del cazzo, non mi servi se non collabori»
«Hai ragione, nun ho mai capito niente io»Dopo questa conversazione, e dopo aver aperto finalmente gli occhi su Nina, Manuel decide di fare la cosa giusta e avvertire le autorità, tradendo la ragazza che credeva di amare.
Lo fa soprattutto per Lilli.Da quel giorno sono passati sei anni.
Adesso Lilli ha otto anni, va a scuola ed è una bimba felice e solare.E vive con Manuel.
Sí perché anche se non si é mai immaginato padre, ha sentito con quella bambina un legame fortissimo da subito che lo ha spinto a chiederne l'affidamento. Prima temporaneo e poi definitivo.
Non é stato facile all'inizio, ma ha sempre creduto che non sarebbe potuta andare che così.Sono a casa una sera di inizio dicembre, seduti sul tappeto accanto al piccolo albero di Natale che hanno decorato in salotto e mentre giocano Lilli comunica a Manuel di voler scrivere la letterina a Babbo Natale.
«La scriviamo domani Lí, mo' é tardi»
«Ma io so scriverla da sola Manu, tu devi solo spedirla»
«Perché non posso scriverla con te?»
«Perché é un segreto»
«Vabbé segreto, vatte a lava' i denti e fila a letto che domani se va a scola»Il giorno dopo non appena rientrano a casa, Lilli corre in camera per scrivere l'agognato biglietto.
"Caro Babbo Natale, sono Lilli, vorrei tanto un cagnolino ma non so se Manuel é d'accordo.
Vivere con lui é bello e divertente ma a volte é anche brutto perché lo vedo che é triste perché si sente tanto solo. Quando vediamo i film di Natale in TV piange sempre, anche se dice che ha il raffreddore. Potresti portargli una fidanzata quest'anno? O un fidanzato? A lui va bene uguale. Cosí non é più triste e mi permetterà di avere il mio cucciolo. Grazie, ti voglio bene"