IL TRENO DI NATALE

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Frida sentiva le tempie pulsarle. Non avrebbe mai perdonato Ethan per aver accettato di giocare. Incrociò le braccia e osservò Lauren sistemare i pezzi del gioco.

-Non potete costringermi- bofonchiò Marion.

-Su, Marion, non vorrai che ti preghi- Lauren buttò indietro la testa e sbatté le palpebre. –Non vorrai stare a guardare-

-Tutto bene, Frida?-

Ethan la fissava con un sorrisetto divertito.

-Non dovrebbe?- non gli avrebbe dato la soddisfazione di sapere che non voleva giocare.

-Sembri arrabbiata- sollevò un angolo della bocca. -Come si gioca?-

Lauren lesse. –Siamo sul trenino che porta al villaggio di Babbo Natale e ognuno di noi ha un ruolo-

-Ma non mi dire- borbottò Frida. Si sentiva il Grinch.

-Bisogna affrontare delle sfide-

-Molto interessante- Ethan allargò il sorriso. A Frida ricordò un lupo che anni prima aveva visto allo zoo.

-Qui c'è scritto che bisogna fare una sorta di giuramento-

-Un giuramento?- Sebastian si sporse oltre la spalla di Lauren, i cui capelli gli ricaddero sulla faccia. Una cortina dorata. Frida provò nausea. La pizza mangiata un paio di ore prima le si ripropose. Guardò il pavimento. Era pur sempre meno doloroso di Sebastian che inspirava il profumo di Lauren.

-Sarà divertente, non credi, Frida?- Ethan le sfiorò il braccio.

Lei lo guardò. Si perse nella curva carnosa della sua bocca. Contrasse le dita. Avrebbe voluto seguire quella strada.

-E su, è Natale, sorridi-

-Ma che ci trovi di così bello nel Natale?- non avrebbe voluto rispondere così. Sapeva che stava esagerando. Ethan aveva percepito che lei era triste e cercava di rincuorarla.

-Ma il Natale è pura magia! Ci da la possibilità di essere delle persone migliori-

-Sono sogni, Ethan, il Natale non ci rende migliori, è un giorno come un altro-

Forse il Natale ci rende peggiori.

-Il gioco ti dimostrerà il contrario-

Sospirò. –La prendo come una sfida, che giuramento dobbiamo fare?-

-Bravissima- Lauren batté le mani. Spille nelle orecchie. Frida odiava quel suono. Era il suono di una gioia che non era la sua. –Questo è lo spirito giusto- le porse il foglio. –Il giuramento è sull'ultima pagina-

Frida fissò le lettere che si contraevano sotto i suoi occhi. -Ma che lingua è?-

-Non lo so, forse è inventata, è la lingua di Babbo Natale- Lauren rise. -Non sarebbe bellissimo?-

-Immagino- sospirò. Tanto valeva cominciare. Lesse. La lingua le bruciò. Passò il foglio a Lauren. Uno per volta fecero il giuramento. E poi la realtà lampeggiò.

 E poi la realtà lampeggiò

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