V. Francisca.

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Presente.

                                                  Soundtrack – The Great War, Taylor Swift.

🌻

"Signorina Ortega, vuole deliziarci con il suo commento sul Canto V dell'Inferno?"

Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, e non avrei potuto redimermi dal farlo.

Ho un legame complesso con uno degli autori che ha scritto la storia della letteratura nel mondo. Se inizialmente ero titubante per la sua difficoltà nel leggere i suoi scritti, adesso è dovuto al...legame. Il legame che ho instaurato con questa storia specifica. Tale da inserire nelle opzioni del mio piano carriera accademico un corso facoltativo sulla letteratura italiana.

A volte il destino sa essere davvero beffardo. Sono passati giorni, settimane, mesi da quando io e il fratello della mia migliore amica abbiamo messo un punto a tutto ciò che avevamo e tutto ciò che eravamo. Un intreccio di speranze e sogni falliti, frantumati dall'idea di appartenere a due mondi diversi.

Due mondi che ci hanno lacerato, segnato, fatti diventare più grandi prima del tempo necessario a capirlo.

Ed è per questo che, nell'alzarmi in piedi per esporre la mia parte, mi mette a disagio sapere che ho addosso tutti gli occhi dei presenti alla lezione di oggi. Avrei dovuto optare per le mie solite calze così doppie da far sembrare le mie cosce di due taglie maggiori, ma invece la divisa dell'istituto evidenzia tutte le problematiche che ho con il mio corpo.

Nell'ultimo anno, sono dimagrita molto. Lo stress per i corsi di make-up extrascolastici mi hanno messo a dura prova, e l'inizio di un percorso da un terapeuta mi sta aiutando a limare tutte quelle caratteristiche che non tolleravo del mio carattere.

Per accennarne una, il mio rapporto con le donne.

Per anni, sono cresciuta in un ambiente elitario dove una scarpa di Christian Louboutin valeva più di un rapporto umano. Dove un abito da settemila dollari aveva la priorità su una vacanza con i propri figli. E un lavoro da investimenti da capogiro era più importante dell'avere una famiglia a casa che aspettava il tuo ritorno.

Mio padre è un megalomane schiavo del potere e del denaro. Mia madre è il frutto del suo controllo, in un mondo in cui il patriarcato la fa ancora da padrone, quando in realtà dovrebbe essere estirpato come radici velenose.

E io ho capito che avrei dovuto prendere le difese di una vittima nonostante io sia stata a mia volta una sua vittima. Ho capito che avrei voluto essere migliore di quello che mi era stato insegnato, e che l'idea di donna arrampicatrice che avevo nella mia testa era frutto del mio passato, e in parte anche colpa di una me che non aveva avuto la maturità per distaccarsene.

Ma ho aperto gli occhi.
E non è mai troppo tardi per aprire gli occhi in questo mondo.

Se non ci proteggiamo noi donne, allora non lo farà nessuno.

E quel nessuno, prima o poi, pagherà il prezzo alto dell'indifferenza.

Tutto questo sono stata in grado di realizzarlo solo dopo anni di aiuti e realizzazione interiore. Quando quell'ambiente tossico non è più stato al centro dei miei pensieri. Non è più stato in grado di farmi male. Solo quando ho provato a farmi valere in una realtà già segnata, ho capito che tutto ha un valore diverso nella vita.

Ma a che prezzo?

Tutto.

Al prezzo di tutto.

E l'uomo che mi sta fissando con i suoi occhi malinconici, striati di mare e argento, rappresenta quel tutto.

Era tale e oltre. Ma ciò che mi ha fatto non potrà più risanare la ferita che era stata già aperta dai miei demoni interiori. Cioè che mi ha fatto non potrà più mettere un limite tra me e il paragone con le altre.

𝐅𝐨𝐫𝐛𝐢𝐝𝐝𝐞𝐧 𝐇𝐞𝐚𝐫𝐭𝐬.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora