Quaranta

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HOLDEN

Entro nella sala canto e Micol è seduta su una sedia con il viso coperto dallo spartito. Penso sia in un evidente stato di disperazione. Raffaella mi chiede se posso aiutare Micol, poiché deve andare da Petit per una lezione. Le dico di non preoccuparsi e di lasciare Micol nelle mie mani. Dopo che Raffaella esce dalla stanza, invito Micol a seguirmi nella sala relax.

Mi siedo di fronte a lei.

"Sentiti libera di sfogarti. Cosa ti preoccupa?" le domando subito.

"Non so cosa mi prende! Non mi sono mai sentita così per un brano." Inizia a sfogarsi.

"Questo è un brano romantico al cento per cento. Forse il fatto che tu non lo sia del tutto è la ragione per cui non ti riesce bene."
Mi guarda, forse ho centrato.

"Mi sa che hai ragione, ma è più forte di me, tengo i sentimenti sottochiave. Faccio fatica ad esprimerli a te che se il mio ragazzo, figurati agli altri." Sbuffa e io la guardo divertito e sorpreso.

"Non preoccuparti, ti capisco. E comunque, ti trovo alquanto buffa quando sbuffi."

Le prendo le mani e l'avvicino a me.

"Ma comunque.. Come mi hai chiamato?"

"In che senso?" chiede.

"Hai detto che sono il tuo ragazzo", scandisco per bene.

"Mi ha fatto uno strano effetto sentirtelo dire."
Porto le mani sui suoi fianchi e arrossisce.
"Mi dispiace  non volevo farti sentire a disagio."

"Basta scusarti. Vedi questo conferma che non sono brava a parlare di amore nemmeni con te", non la lascio finire, mi avvicino a Micol e unisco le mie labbra alle sue in un dolce bacio che subito ricambia.

"Non devi avere paura di aprirti e di mostrarti innamorata. 'Vivimi' è un brano che potrebbe benissimo parlare di noi due. Ciò che non riesci a dirmi a parole prova a dirmelo attraverso la canzone", le sussurro prima di appoggiare la mia fronte sulla sua.

"Apprezzo molto il tuo supporto", sussurra a sua volta.

"Sei così speciale per me", appena dico ciò la abbraccio stretta stretta.

"Ora prendi le tue cose e andiamo a mangiare qualcosa. Hai bisogno di zuccheri", le dico quasi come un obbligo.

Sbuffa, si allontana e alza le mani in segno di resa.

MICOL

Dopo essere tornati in casetta Holden, Mida e Giovanni si sono già sistemati in soggiorno, mentre io sono stata raggiunta da Lucia e Gaia. Ho recuperato la scatola dei cereali e ho versato il latte in una tazza che ho poi messo nel microonde per scaldarlo.

"Holden hai fame?" gli chiedo.

"Sì, mi prepari una tazza?" annuisco e preparo  due tazze di latte. Gaia inizia a raccontarmi della sua lezione, mi dice che è preoccupata ma entusiasta della coreografia ed è molto felice del fatto che la maestra ha cambiato idea su di lei.

"Sono felice di sentirti parlare così, Gaia. È la prima volta da quando siamo qui che ti vedo soddisfatta", le faccio notare. Una volta pronta la merenda Holden si unisce a me. Insieme agli altri ridiamo e scherziamo. Poi, c'è chi torna a lezione, chi fa i tik tok mentre noi andiamo nella stanza blu.

"Riusciremo a vedere la fine del film?" mi domanda mentre mette Harry Potter.

SINFONIA DEI CUORI RIBELLIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora