5☾︎

320 11 8
                                    

"Che cazzo fai? Hope?"

Strano, veramente strano.

Di solito non si allontana nemmeno di un centimetro da me, invece adesso si è fiondata su un nano del 3' anno.

Li guardo con aria interrogativa.

E se mi tradisce?

La faccio fuori, sappiate che la faccio fuori.

La vedo parlare, parlare, parlare, parlare, parlare...

Cosa minchia fa?

Non capisco.

Continuo a fissarla mentre, con sguardo preoccupato, guarda il tipo a terra.

Già mi sta sul cazzo, lui.

Hope non può semplicemente andarsene?

Non dovrebbe scappare da quel rifiuto umano, abbandonato a terra, con un cellulare franumato dinanzi a se?

E invece rimane, resta.

Non riesco a sopportare la vicinanza della mia, e ripeto mia Hope ad altri ragazzi.

Se non si scolla da lui lo sfondo di botte.

Vorrei spaccare la faccia a quello gnomo moro con il viso fasciato di bende.

Adesso.

Hope deve allontanarsi, sarà un tossico, un senzafamiglia.

Lei si alza, come se avesse seguito il mio pensiero, e corre verso di me.

"Ren!"

"Che vuoi?"
"Chi era quello?"

"Non lo so... quello nuovo, credo."

"Perchè ci parlavi? Mi tradisci?"

Il suo sguardo cambiò da nervoso a preoccupato.

Ho già detto che amo manipolarla?

"N-no... no non ti tradisco... non lo farei mai..."

"Sicura?"

Mi avvicino al suo orecchio, così che l'impatto della frase che sto per dire sia migliore.

"Se chiavi con un altro al di fuori di me, la tua vita è finita."

Lei deglutisce con forza e esita, cercando di trovare le parole giuste.

"Non serve che fai la recensione a quello che ti ho appena detto, è cosí e basta."

Lei guarda in basso, poi, una ragazza dai capelli blu la chiama.

"HOPE! HOPE SEI TE?"

Era quella lesbica di Xara, la ho conosciuta l'anno scorso grazie a Hope.

Perchè la mia ragazza ha cosí tanto interesse per la gente frocia?

Lei si volta verso la tipa, salutando leggermente con la mano.

"Và da lei, cazzo mene"

Metto le mani nelle tasche, tirando fuori un pacchetto di cartine.

"Io entro alla seconda ora"

Lei annuisce leggermente, poi inizia ad incamminarsi verso la sua amichetta.

Inizio a preparare una sigaretta inserendo il filtro, mentre vado verso il retro del cancello per non farmi vedere dalle prof.

Passo davanti a quel primino figlio di puttana, che non alza la testa e non si accorge nemmeno della mia presenza.

Sono tutti entrati dentro, vuole fare tardi al suo primo giorno?

La gente è davvero strana.

Lecco la cartina e rollo, chiudendo la sigaretta e mettendomela tra le labbra.

Accendo e mi appoggio a una delle tante lastre di ferro.

Faccio un tiro.

Lui non si accorge di niente, strano.

"Non entri, coglione?"

Ignora la mia domanda.

"Come ti pare"

Faccio un'altro tiro, facendo fuoriuscire il fumo dal naso.

Osservo con la coda dell'occhio il ragazzo, seduto a terra, che scuote leggermente la testa tra il tessuto dei pantaloni.

Trema in continuazione.

"Nano ti conviene rispondermi"
"Sono io che detto le regole qua dentro"

Lui ignora anche queste due frasi.

"Capito, mh?"

Un ghigno mi spunta sul viso, quest'anno carne fresca.

Veramente, fresca.

Faccio un tiro a pieni polmoni.

"Conosci quella ragazza che è venuta da te prima?"

Lui si immobilizza, non trema neanche più, sembra che il respiro manchi per un secondo.

Soffio il fumo verso l'alto.

"Se ci parli di nuovo ti sfondo di mazzate"
"Non scherzo"

Sta per dire qualcosa, poi si blocca improvvisamente.

"Diciamo che hai capito."

Faccio un ultimo tiro, butto fuori dal naso e lancio la sigaretta in mezzo alla strada.

Questo tipo ci fa apposta?

Vabbè, spero si dia una svegliata.

Sarà un gay come tutti gli altri, in fondo.

Forse dovrei ricominciare a divertirmi come facevo una volta, no?

Sapete già la risposta.

Passo davanti a lui e mi abbasso.

Prendo con una mano una ciocca dei suoi capelli e la tiro, facendolo mugugnare di dolore e alzare la testa.

"Sei rincoglionito o cosa?"

I nostri sguardi si allacciano l'uno all'altro, con un filo di odio cosí sottile e rosso che spezza l'aria.

Ha gli occhi stanchi, gonfi e estremamente rossi;
metà della testa fasciata da una benda giallognola e il capo alzato dalla mia presa forte e decisa.

"Bah"

Lascio andare la mano, facendo ricadere il capo del tipo sui suoi amati pantaloni, zuppi di lacrime.

Mi viene da ridere, sto giurando.

Anche quando lo ho preso tremava, sembrava come se in qualche modo quel pianto avesse sbloccato un bottone nella sua mente.

A me frega poco, comunque.

Basta che non tocca le mie troie e siamo in accordi.

Patti chiari amicizia lunga.

Mi allontano di poco.

"Se ti becco un'altra volta sei finito"

Detto questo vado, in fin dei conti devo aspettare prima di entrare.

Sicuramente quella cinesina di Xara starà sperando da tutta la mattina di farsela leccare da Hope.

Anzi, dalla sua lingua.

Che a parer mio è molto, ma molto più preziosa di Hope stessa.

Ma che cazzo sto pensando?

Tanto li metto al rogo tutti e due se fanno qualcosa al mio bel giocattolino.

Il nano e la lesbica, intendo.

Mi siedo sul marciapiede, sperando di non rivedere la faccia da cazzo del tipo un'altra volta.

Mh.

Sono io l'unico sano in questa cazzo di scuola.

"𝑆𝐸 𝑇𝐼 𝑂𝐷𝐼𝑂 𝑇𝑈 𝑀𝐼 𝑂𝐷𝐼𝐸𝑅𝐴𝐼?" (ᵇᵒʸxᵇᵒʸ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora