<<mamma sono a casa>> dico chiudendo la porta di casa dietro di me e avvicinandomi al divano dove c'era mia madre, mentre il rumore di quattro zampe che scendono le scale si avvicina <<va bene tesoro, papà è a lavoro, porteresti tu a spasso il cane?>>
<<certo tranquilla, dammi il tempo di sistemare le mie cose e vado>> Rendi mi si avvicina scondinzolando e correndo come un pazzo, quando arriva a pochi centimentri da me si alza su due zampe e poggia quelle anteriori sul mio petto <<ei bello>> dico ridendo facendogli due carezze sul dorso...è un dogo argentino e fa bene il suo lavoro da guardia, non ha mai morso nessuno e si preoccupa solo delle persone pericolose, per il resto è dolce con tutti, anche se prima deve capire se può fidarsi, il suo unico vizio è quello di inseguire i piccioni che gli passano davanti. Lui ritorna alla sua posizione normale e io mi avvio verso il piano di sopra. Arrivo in camera e chiudo la porta, mi metto sul letto con il portatile aperto e riesamino tutto quello che aveva detto Kevin all'interrogatorio.
notes LTA (lavoro tesi ammissione) 17/06/18
escludiamo lui come sospettato visto che ha un alibi, poi disse una cosa importante... che il telefono di Jenna era andato perso. Potrebbe voler dire qualcosa?
dubito lo avesse con se quando sparì, avrebbe potuto tranquillamente chiamare aiuto e invece non lo fece, perciò forse è qualcuno ad avere il suo telefono... quel qualcuno potrebbe essere lo stesso che le ha fatto qualcosa, e magari le ha preso il telefono perché su di esso ci sono informazioni che porterebbero alle sue accuse in questo caso. A questo punto, penso che il telefono di Jenna sia nascosto bene, o ancora peggio sia nascosto con lei. Quindi per ottenere maggiori informazioni potrei magri accedere al suo instagram, whatsapp o facebook, per vedere se aveva conversazioni particolari con qualcuno. Adesso vado a passeggiare con il cane, continuerò il lavoro dopo.
<<andiamo Rendi>> dico mentre mi infilo le convers a suola alta, sono le quattro di pomeriggio quindi c'è abbastanza caldo visto che è giugno. Infatti esco con i pantaloncini di jeans corti, una magliettina nera attillata ma non troppo, infilata dentro i pantaloncini, i manicotti bianchi sulle caviglie e una borsetta dello stesso colore <<Mamma io vado, a dopo>>
Apro il cancello del giardino che si affaccia sulla strada e Rendi esce felicissimo con solo il collare, fischio e torna da me, gli metto il guinzaglio e ci mettiamo a camminare verso il bosco che dista a meno di dieci minuti a piedi da casa mia. Sento il mio cellulare vibrare nella tasca posteriore dei pantaloncini, pensando che fosse Benny lo prendo subito e mi accorgo che in realtà era un numero non salvato <<pronto?>> dico rispondendo alla chiamata
<<Kylee, sono Kevin e ho bisogno di parlarti>> ribatte velocemente, ecco chi era, mi ero solo scordata di salvare il numero... beh poteva anche salutare no?
<<dimmi, ti ascolto>> dico mentre continuo a camminare con Rendi al mio fianco.
<<no, preferirei parlarne di persona... dove sei adesso?>>
<< a Woods Street. Non ti spaventano i cani vero?>>
<<no, amo i cani. Aspetta là sto arrivando>>
chiude la chiamata senza neanche darmi il tempo di dire qualcosa. Aspetto alcuni minuti e dopo poco da lontano sento il rumore di una moto, io mi giro e Rendi si irrigidisce, beh a lui non piacciono molto le moto. Noto che su quella due ruote c'è Kevin...che figura, ha un duke trecento novanta, bello devo dire...io ho solo una centoventicinque.
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ancora non ci credo...
Mystery / Thrillera Seattle, Kylee una ragazza di 19 anni, si ritrova ad essere una dei possibili assassini della sua migliore amica. Anni dopo il caso viene chiuso senza essere completamente risolto, un caso che per Kylee è ancora aperto, che con l'aiuto di un ragaz...