Prologo

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Ethan's pov

Ci sono persone che sono come il sole, altre come la luna e poi ci sono le stelle.

Io sono sempre stato la luna, che non brilla mai di luce propria ma riflette la luce del sole, e poi ci sono le stelle, solitarie.

Ho sempre voluto essere il sole ma purtroppo non si può avere tutto dalla vita, anzi si può avere anche il nulla più totale così da doverci costruire una vita, ma a che scopo? Lo scopo te lo danno le persone che incontri e che poi ti aprono delle ferite che sembrano incurabili, poi arrivano altre persone che la curano per poi lasciarti altri segni, positivi o negativi.

Ho incontrato molta gente che mi ha dato la forza per continuare, costruendola come se fossero dei lego, e poi le ha demolite. Le persone entrano nella tua vita, ti insegnano qualcosa e poi se ne vanno.

Ma c'è davvero chi resta per sempre? Mi son ripetuto questa frase per molto tempo, fin quando ho incontrato queste persone che sono restate fino alla fine.


13 anni prima

dove sei?

stavo cercando di vederti in mezzo a tutta questa, folla.


Finalmente dopo anni io e mamma possiamo passare del tempo insieme! Con il lavoro che fa non ci vediamo molto, mi ha detto che mi porterà al parco, sono felicissimo!

Sono già pronto, ho preparato il mio zaino di cars, e sto aspettando la mamma che si finisca di preparare. Io la guardo incantato, mia mamma è la donna più bella che io abbia mai visto! Ha questi capelli lunghissimi di un rosso fuoco un po' spento, questi occhi celesti che farebbero impazzire chiunque, sono proprio fortunato ad avere una mamma del genere.

"Eth sei pronto?"

"Si mamma, sono prontissimo!"

"Andiamo amore"

Mi prende per mano e finalmente iniziamo ad andare.


due ore dopo

"Ethan, è ora di andare!"

"Di già mamma?"

"Si tesoro, vieni qui"

"Uffa, va bene mamma"

Prima di andare via, vado prendere la palla che io e i miei amici avevamo fatto andare per strada, mentre attraverso non noto la macchina che sta venendo verso di me.

Sgrano gli occhi e mi paralizzo sul posto, fin quando non sento qualcuno spingermi dall'altra parte della strada, e poi tutto buio.

***

"bip...bip...bip"

Mi sveglio con il rumore del piccolo schermo che segna i miei parametri vitali, non capisco, dove sono?

La mia vista è offuscata, sono confuso, cosa è successo? Sento qualcosa alla mia destra, la vista torna e vedo un dottore, sono in ospedale?

"Ciao Ethan, come ti senti?"

"Emh, bene credo...Ma dov'è la mia mamma?"

Non risponde, che significa?

"Scusi? Mi ha sentito?"

"Si, ti ricordi cosa è successo?"

"A malapena...Quindi mia madre dov'è? Sta bene?"

Ad un certo punto vedo mio padre entrare.

"Ethan, mamma non ce l'ha fatta."

"Cosa?! Com'è possibile!" Inizio a tremare, mi manca il respiro, e poi vedo tutto nero di nuovo.

"driiin driiin"

Apro gli occhi, sono sudato e sono nella mia camera. Faccio sempre lo stesso incubo

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