CAPITOLO 2. "CHARLIE"

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Entrammo e ci fiondammo alla ricerca di charlie,ma non ci mettemmo molto,infatti appena varcata la soglia della cucina lo vedemmo.
Era li, sdraiato a terra,circondato da una pozza di sangue scuro con in mano un coltello da cucina,anch'esso macchiato dello stesso sangue.
Io mi pietrificai,non sapevo che fare,che pensare,che dire...
Ero lì,fermo immobile a guardare quella scena, completamente impotente davanti a quell'orrore.
Tori corse da lui e gli si inginocchiò a fianco,mentre io lo fissavo terrorrizato,incapace di fare qualsiasi cosa.
"GRAZIE A DIO RESPIRA ANCORA" disse lei con una risata isterica di sollevo
"Chiama il 911.MUOVITI NICHOLAS,NON STARE LÌ IMPALATO CHE ASPETTI?!"
Afferrai il telefono e digitai il più velocemente possibile il numero delle emergenze.
"9-1-1 qual è la sua emergenza?"
"Pronto...il mio ragazzo ha provato a- ad uccidersi con-"non riesco nemmeno a dirlo.
"Ok,va tutto bene,respira ancora il ragazzo?...Sei ancora il linea?tutto bene?"
"Si.." sussurrai incapace di aggiungere altro"
"Ok abbiamo bisogno di sapere dove vi trovate"
"Ehm si- uhm l'indirizzo è University street 683."Dissi con una vocina lieve,quasi inesistente.
"Ok,come sta il ragazzo?quanto sangue ha perso?cosa ha fatto esattamente?"
Non riuscivo più a capire nulla, ne a parlare,ero In uno stato di trans,non riuscivo nemmeno più a vedere ne pensare lucidamente...
L'unica cosa che mi ricordo è che Tori mi strappò il telefono dalle mani e si mise lei a parlare con l'agente del 911 e in qualche modo, riuscí a fermare l'emorragia di charlie mentre io ero lì, a fissarlo immobile.L'ambulanza arrivò pochi minuti dopo,trasportarono via charlie in barella e ci portarono tutti quanti all'ospedale più vicino della zona dove lo trasferirono inmediatamente in sala operatoria.
Io e Tori rimanemmo ad aspettare seduti,senza dire una parola per un eternità...o almeno,quello che sembrava esserlo, ma che probabilmente saranno state massimo 2 ore,finché un dottore ci chiamó per dirci che charlie stava bene,aveva subito lesioni alle braccia,gambe,gola e petto ma sono riusciti a salvarlo nonostante tutto quel sangue perso.
"OH DIO STA BENE" dissi urlando di felicità mentre mi buttai a braccia aperte addosso a Tori,che parve sorpresa del mio gesto,ma che ricambiò l'abbraccio imbarazzata.
"Si nick,è tutto Okey " mi disse con una voce quasi materna.
Il dottore ci portò finalmente da charlie.

"OLTRE L'OSCURITÀ"     AN HEARTSTOPPER'S STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora