CAPITOLO 1. "LA CHIAMATA"

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PUNTO DI VISTA DI:NICHOLAS NELSON,FIDANZATO DI CHARLIE SPRING

Sentì il telefono squillare nella tasca dei miei jeans,lo presi e lessi il nome -“Char<3”
“Oh è Charlie!” Dissi a Tori,sua sorella,con cui ero uscito in cittá a vagare per i negozi in cerca  di un regalo di Natale adatto a mia madre.
“Pronto char,come va?”
“Pronto…”
La sua voce era diversa dal solito,ed era lievemente impanicata, qualcosa non andava,lui non è mai in panico,è questo che lo rende lui.
“Cosa è successo Charlie?" Dico cercando di tenere la voce il più calma possibile.
“Nulla…è solo che…ehm ecco io ho…ho solo provato a…”
“Charlie,stai tranquillo,prenditi il tuo tempo…” Dissi con voce ferma e decisa.
“Nick ho paura…ti prego vieni a casa”
Quelle parole mi raggerarono all’istante.
Tori mi lanció uno sguardo confuso e preoccupato.Mi girai dandole le spalle.
“Charlie cosa hai fatto?cosa è successo?Parlami ti prego”
“Scusa…”
“Char ti prego cosa hai-“la chiamata si chiuse prima ancora che io potessi finire la frase.mi girai di nuovo verso tori cercando il suo sguardo mentre i miei occhi vagavano di terrore.
Guardandola dritta in volto,notai la Somiglianza tra lei e Charlie, gli stessi occhi blu oceano, gli stessi capelli capelli neri carbone,e quelle fantastiche fossette di cui io sono follemente innamorato.
“Charlie ha- lui è-“ balbettai in preda al panico senza riuscire a formulare nemmeno una frase.
Ero troppo terrorizzato per parlare.
“ dobbiamo correre a casa da lui”dissi deciso prendendola per un braccio ,forse un po’ troppo forte visto che gemette dal dolore…
“Nick, mi vuoi dire che cazzo sta succedendo?cosa ti ha detto al telefono?”
“Credo che lui abbia tentato ancora il suicidio.” Le parole mi si bloccarono in gola. Aumentai il passo finché non iniziai Praticamente a correre, in mezzo a mucchi di neve sciolta e pozzanghere ghiacciate,quasi scivolandoci sopra.
“Ci vorranno solo 5 minuti ad arrivare lì se continuiamo così”Urlai a tori,che era almeno una decina di metri dietro di me.
Spero solo che stia bene,ma cosa gli sarà successo questa volta?era solo stanco?arrabbiato?” Non lo so. Non so davvero cosa pensare.Non riuscivo a pensare lucidamente,l’unica cosa che riuscivo a vedere, erano immagini offuscate di lui in preda al panico.
Vorrei solo essere stato lì con lui,pensai.
Che idiota che sono!È tutta colpa mia cazzo,non avrei dovuto lasciarlo lì da solo per andare in città con Tori!È solo colpa mia se adesso lui- se ha-…
Sentii un lacrima tiepida scorrermi sulla guancia e cadere sul marciapiede al di sotto di me.
Continuai a correre per quelli che sembravano anni,fino ad arrivare a casa “Spring”.

⚠️CONTINUA CON LA PARTE 2⚠️

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