WiseFlower - my dear friend

Capitolo 2

Salendo verso l'aula di trasfigurazione Poppy aveva preso l'abitudine di controllare i quadri che spesso la seguivano, facendo così aveva notato che uno dei cagnolini vicino alla sala comune Tassorosso si portava dietro un'ampolla marrone.
Tendeva a distrarsi prima di trasfigurazione perché veniva presentata come la materia più difficile tra tutti i corsi sin dal primo anno e, per come stava andando, Poppy era assolutamente favorevole a questa definizione. Lucia era molto più abile nel capire le indicazioni di Silente, il loro professore, e aveva notato le difficoltà di Poppy, erano finite a studiare insieme quasi tutti i pomeriggi: Poppy spiegava a Lucia pozioni e erbologia mentre Lucia la aiutava con trasfigurazione.

Una mattina di inizio dicembre la lezione era stata talmente sfiancante che rimase per ultima in aula per fare delle domande al professor Silente; dopo avrebbe avuto un'ora vuota che voleva sfruttare per sistemare con calma gli appunti presi alla rinfusa a lezione: non le piaceva scrivere di fretta con la piuma, la punta si piega e stride sulla carta, avrebbe preferito poter usare una matita. Questo, però, le richiedeva ore di studio: solo per scrivere le informazioni da rielaborare!

La classe dopo la sua era composta  dal quinto anno di Grifondoro e Corvonero, mentre usciva riconobbe le facce dei prefetti delle due case tra cui la ragazza di Grifondoro, Minerva le pareva di ricordare; le dava l'impressione della ragazza studiosa, un po' altolocata con un destino preciso e le idee chiare, di una bellezza semplice, composta, la ragazza perfetta del dopoguerra. Minerva la intimoriva, l'aveva vista poco più di dieci volte dall'inizio dell'anno ma adesso la stava guardando, per davvero, con attenzione ai boccoli scuri, gli zigomi definiti e lo sguardo adulto; non era ancora fidanzata, aveva chiesto alle ragazze del quinto anno di Tassorosso, era strano per una strega della sua età, così intelligente e bella, per le usanze dei maghi sarebbe dovuta già essere promessa o almeno interessata.

Passate le vacanze di Natale, tornata a scuola, Poppy decise di chiedere a Silente un tutor per trasfigurazione, dato il disagio che si stava manifestando durante le lezioni; più o meno negli stessi giorni Minerva aveva iniziato a fare domande a Silente sugli animagi, più specificatamente come e quando poterne diventare uno. Silente, manipolatore nato, vide la possibilità di risolvere entrambe le questioni in un unico modo: affidare a Minerva il compito di aiutare Poppy per dimostrare di essere capace, non solo di apprendere le nozioni, ma di comunicarle.
Così cominciarono le lezioni supplementari di Poppy e Minerva, inizialmente tesa e imbarazzata, Poppy si sarebbe aspettata chiunque tranne lei, dopo un paio di lezioni entrarono in una lieve quotidianità, rispettosa e leggermente distaccata, ma rassicurante.
Poppy ebbe un ottimo progresso per il primo mese del 1952, in aggiunta alle ore di ripasso con Minerva, era riuscita a spiegarle del proprio problema con le piume, da cui Minerva l'aveva iniziata allo spaccio illegale di matite ad Hogwarts, il che le rendeva lo studio più veloce; Minerva essendo figlia di padre babbano (non glielo aveva detto, secondo sua madre è pericoloso concedere questa confidenza a probabili purosangue) se ne portava sempre qualcuna, avendo anche fatto la scuola primaria ne capiva la potenzialità.

Minerva era incuriosita da Poppy, non capiva quale fosse il collegamento tra le ripetizioni a una ragazza del primo anno e gli animagi; la incuriosiva anche il piano di Silente, come lo chiama lei. Poppy come persona era curiosa, un po' goffa, umile e attenta agli stimoli sensoriali, l'avrebbe definita interessante. Era stato subito chiaro che la ragazzina fosse purosangue, l'ignoranza dell'utilizzo delle matite ne era l'eclatante prova, però sembrava diversa dalla purosangue media, come se fosse stata amata di più, come se fosse stata una bambina normale, non esaltate da ideologie puriste ne viziata all'inverosimile: una ragazza normale, tra tanti fanfaroni.