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Le vacanze d'estate ormai erano finite da un pezzo. Il nuovo anno alla Nevermore Academy, nonché l'ultimo, era già cominciato da oltre due settimane. Per via di quello che era successo lo scorso semestre i dirigenti della scuola avevano deciso di ristrutturare e "dare un tocco in più" all'istituto, cercando di renderlo il più accogliente possibile, per fare amare ancora di più la scuola agli studenti.
Mercoledì ancora non ci credeva a quello che le era successo negli ultimi mesi. Ma la cosa che le faceva più strano era che ora come ora si trovava molto di più a suo agio alla Nevermore che a casa Addams. Non sapeva nemmeno lei il perché.
Al pensiero che esattamente un anno fa, proprio in questo momento, stesse architettando il suo ennesimo piano di fuga da quella assurda scuola la fece quasi sorridere sarcasticamente.

Correva il tre ottobre del 2023, e Mercoledì si trovava sotto un albero piantato da poco a leggere uno dei suoi ennesimi gialli.

Oggi è il turno di Arthur Conan Doyle.

Un numero indefinito di foglie alternate a tonalità chiare con altre scure la circondavano.
D'altronde era autunno.

La maggior parte degli studenti della Nevermore erano proprio nello stessa area dove alloggiava temporaneamente lei. Alcuni si stavano rincorrendo, altri invece urlavano e ululavano, ma nonostante il continuo chiasso da parte del mondo che circondava la ragazza, lei non sembrava interessata a quello che stava succedendo. Era così immersa nella sua lettura che non si era nemmeno accorta che la sua amica Enid si stava avvicinando proprio verso la sua direzione.
La bionda, appena intravide la sua compagna di stanza, seppur in lontananza, aprì la bocca per gridare il suo nome, ma per qualche assurdo motivo la richiuse. Non voleva disturbarla. Sembrava così assorta e concentrata in quello che stava facendo. Così si limitò ad avvicinarsi piano senza farsi notare.
Ma tutto sommato, per via dei sensi decisamente troppo sviluppati da parte della corvina, percepì la presenza di Enid.
Ma nonostante questo, non staccò gli occhi da quelle pagine ingiallite.
Non era solita a interrompere un momento così immersivo come la lettura, e di certo non l'avrebbe fatto per lei.
Ma Enid continuava a fissare l'amica.
Ci teneva davvero tanto a lei.
Le aveva persino salvato la vita.
Enid è sempre stata una persona affidabile e fedele. Anche per la cosa più grave non avrebbe mai tradito la fiducia di nessuno. Soprattutto dopo che era riuscita a guadagnarsi quella di Mercoledì, anche se in piccola parte.
Le era mancata durante le vacanze.
Non aveva fatto altro che ripercorrere con la mente tutti i momenti più esilaranti e iconici che avevano vissuto. Come il loro primo incontro e la serata del Raven, dove per la prima volta la vide ballare. Per quanto il suo modo di farlo fosse diverso dagli altri, le piaceva. Era proprio questo che la distingueva dagli altri.
Oltretutto la presenza di una personalità così forte e rispettabile come Mercoledì Addams le era servita per rafforzare il suo carattere. Le aveva insegnato delle mosse di autodifesa, come sezionare un corpo, anche se questa parte quando gliela spiegò la face quasi vomitare.
Però andava bene lo stesso.
L'importante era sentire la sua voce.

L'importante era il fatto che lei volesse condividere qualcosa con me... Per quanto macabra fosse.

Perché non riesco a parlarle?

Questa domanda invadeva la sua mente, riecheggiando più e più volte all'interno della sua testolina arcobalenica.

Così Mercoledì, ormai stufa di quella situazione, ruppe il silenzio.

-Cosa c'è, Enid?- calcò il suo nome appositamente.

Era scocciata ma allo stesso tempo curiosa dal perché da quando erano ricominciate le lezioni non riteneva più la presenza di Enid così fastidiosa come lo era un tempo.

La bionda, a quelle parole sobbalzò. Non se lo aspettava.

Mi ha vista? Oh mio Dio, mi ha vista! Cosa penserà di me adesso?!

𝖉𝖎𝖉 𝖞𝖔𝖚 𝖙𝖍𝖎𝖓𝖐 𝖎𝖙 𝖜𝖆𝖘 𝖑𝖔𝖛𝖊? (Wenclair)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora