~Così non si può giocar~

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Ch: Francia
Periodo: guerre in Italia condotte da Napoleone
Trama: Napoleone presenta a Francia la sua sorellina, Regno Italico

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P.O.V. FRANCIA

Ero stata convocata nella Sala degli Specchi, la più bella di Versailles.
Da quando lui era al comando mi sentivo potente e rispettata, non capisco come le altre nazioni non vedano il suo potenziale, ma come possono denigrarlo così?!
Inghilterra è il peggiore! Solo lui è riuscito a fare decine di centinaia di vignette offensive.
Peggio per lui, capirà quando verrà sconfitto dalla sua grandezza.
Anche se avevo aperto ogni finestra del palazzo l'odore di mia madre ristagnava ancora tra le sale, come se fosse appena uscita da quei luoghi, ormai ne ero ossessionata, ogni cosa, piccola o grande, in questo palazzo la ricordava: I mobili, gli stucchi, le decorazioni, le tende di seta, gli specchi e le finestre.
La sua immagine mi perseguitava sin dalla rivoluzione ed io non potevo andarmene poiché Napoleone mi aveva chiesto, più ordinato, di rimanere dentro ai cancelli della reggia, dove sarei stata più sicura.
Senza accorgermene arrivai davanti alle porte del salone, che stranamente trovai aperte.
All'interno vedevo Napoleone, mi faceva sempre uno strano effetto la sua presenza, così seria e autoritaria; teneva in braccio qualcosa coperto da un velo bianco decorato con dei drappi.
Ricordava molto i vestitini che mia madre mi faceva indossare solo per imporre dell'altro controllo su di me.
Stavo di nuovo ripensando a lei.
Con atteggiamento rilassato, ma elegante, entrai nel salone.
Fece un cenno di saluto col capo, girando il suo busto verso di me, finalmente potevo vedere che quell'oggetto tra le sue mani era..
una bambina?!
Nono, sembrava avere la mia età, ma quella non era una bambina di dieci anni, il suo aspetto lo diceva chiaramente: I suoi occhi grandi e luccicanti,uno verde come lo smeraldo e l'altro rosso come il sangue, le guance rosate e morbide, le labbra color ciliegia e la pelle perfetta riportante la sua bandiera e poi anche le curve morbide e provocanti del suo corpo dicevano che lei era una ragazza e non una bambina, eppure indossava abiti simili a quelli delle bambole di alcune vetrine: completamente bianco con solo una fascia e un fiocco rossi sulla schiena e intorno alla vitina stretta.
"Francia carissima, ho sentito dei tuoi risultati in accademia, sono fiero che tu, semplice donna, sia riuscita a ottenerne di così alti!"
"..."
Rimasi a fissarla senza rispondergli
"Come saprai le mie battaglie in Italia sono state un successo, per questo o creato un nuovo regno e mi sono autoincoronato sovrano, lei è Regno Italico, sarà la tua nuova sorella."
Nuova sorella?! Io stavo così bene da sola, riuscivo ad essere la migliore proprio per quello!
Ero arrivata così in alto, e ora quella sguattera rovinerà tutto!
Me ne corsi fuori dalla sala senza dire nulla, volevo tornai dai miei cavalli, con loro mi sentivo libera
ed erano i miei migliori amici e confidenti, anche se mi erano stati regalati da mia madre-
no, Francia, basta pensare a lei.
Arrivai da loro, dei bellissimi stallone, tre: uno dal manto bianco, uno nero e uno marrone scuro.
Erano davvero il mio orgoglio, riservati solo per la, ex, famiglia reale.
Feci una piccola passeggiata nel parco della reggia pensando a quella sgualdrina, al suo sguardo supponente, all'atteggiamento da reginetta e Napoleone sembra essere d'accordo, anzi, sembra che sia completamente ammaliato da lei.
Tornata nelle stalle notai l'assenza dello stallone più bello in nostro possesso, quello appartenuto a mia madre, chiesi allo stalliere, mi rispose che era stato messo a disposizione della mia nuova "sorellina".
Il migliore?!
A lei?!
A quella brutta, supponente, racchia, infante, usurpatrice bastarda!?
Non ci volevo credere, avevo impiegato anni per guadagnarmi anche solo uno dei miei cavalli, e lei, appena arrivata, meritava il migliore!?
Ero incazzata, la odiavo ancora di più.
E gliela avrei fatta pagare, lo giurai sul mio paese...

645 parole

ANGOLO AUTRICE

Sì, l'ho fatto-
Era un'idea che avevo prima ancora di installare Wattpad.
Queste sono oneshot sul mio AU ispirate alle canzoni della mia infanzia o dei cartoni che ancora amo.
Metterò ogni volta il video della canzone, potrebbe essere sia in inglese o in italiano, dipende.
Visto che è il mio AU ho piena libertà, non voglio avere commenti su questo, ma neanche sul fatto che io metta delle canzoni per "bambini" oppure perchè mi piacciono.
Le trovo davvero adatte e belle-
nulla di più.

Spero che questa idea vi piaccia-

Non aspettatevi capitoli lunghissimi

Vi metto il link della pagina wikipedia sul Regno Italico, visto che non è molto conosciuto (credo di essere la prima ad evegli dato un ruolo in un AU dei countryhumans):

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Regno_d%27Italia_(1805-1814)

Husky

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