VI

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buon anno a tutti❤️❤️

mimmo

lunedì, si torna a scuola. avevo passato un weekend molto "spento" data la mia condizione fisica, sono stato molto a riposo, ma devo dire di essermi ripreso.

ho molti dubbi per la testa, tutti collegati ad una domanda principale: perché simone era così interessato a me?

gli ho fatto quella domanda sabato, mi ha risposto, anche se in modo particolare. mi fa piacere ovviamente sapere che gli importi di me, ma non così tanto ecco.

poi quel sabato é stato davvero strano per me. aveva messo due dita su di me per qualche secondo, ma sono rimaste lì per tutta la notte anche se non in maniera concreta, le sentivo, le sentivo pesanti.

oggi simone ha allenamento, ce ne andiamo insieme da scuola quando lui finisce gli allenamenti e io il mio turno in biblioteca.

é ricreazione, e dopo ci aspettano 2 ore pesanti di Latino con tanto di compito scritto, ero in ansia e anche tanto, é il mio primo compito e vorrei farmi valere.
simo:- ti vedo ansioso, lo vuoi un consiglio?-
dice mordendo profondamente il suo panino al salame, che era quasi terminato.
mimmo:- dimmi tutto -
simo:- Lombardi non mette voti alti, solo quando gli gira, ti consiglio di non farci caso al suo voto - annuisco mentre bevo un sorso d'acqua.
mimmo:- mi piacerebbe peró provare a prendere un bel voto, mi piace come materia latino - sorrido e lui mi da una pacca sulla schiena.
simo:- beh allora devi farcela eh - carico dalle sue parole sorrido, sentendomi il cuore battere veloce probabilmente anche per l'ansia, visto che le campanella era suonata.

skip time (dopo il compito e fine delle lezioni)

avete presente quella sensazione di leggerezza post esame, beh quella sensazione mi aveva invaso il corpo e mi sentivo benissimo, e forse era andata anche bene!

ora sono in biblioteca, stavo aspettando simone che era andato a prendere qualcosina da mangiare con il motorino. intanto mi poggio le cuffie che mi sono portato dal carcere. lì le utilizzavo sempre per togliermi dalla testa l'idea di quel posto. le attacco al cellulare che poi metto in tasca, facendo partire una delle canzoni della mia playlist.
proprio casualmente era partita una delle mie canzoni preferite, così mentre sistemo tutti i libri che avevo da sistemare inizio a canticchiare e ballare.
era partita per prima proprio lei, la canzone.
"come un brivido felino, sento che mi vuoi"
ero in fissa con questa canzone ormai, mi piaceva il ritmo e mi faceva muovere senza che chiedessi al mio corpo il consenso, i miei fianchi si muovevano a ritmo, la mia testa ondeggiava.
dopo é partita Lana del Rey, e come faccio a non stare fermo.

ero così felice mentre ascoltavo queste canzoni,che stavo con il sorriso stampato in faccia, mentre canticchiavo e mi muovevo a ritmo di esse, finché non si ferma e ne parte un'altra, ma nel silenzio sento delle mani schioccare in un applauso.

mi giro di scatto e vedo simone seduto su una sedia, che mi guarda con un sorrisetto divertito mentre applaude con le mani.
divento subito paonazzo in viso e mi tolgo le cuffie.

mimmo:- simo! da quanto stai qua?- ero nell'imbarazzo totale, mi aveva visto seriamente cantare e ballare come uno stupido?mio dio spero di no.
simo:- il tempo di capire che sai muoverti proprio bene mimmo - si alza dalla sedia e si mette le mani in tasca guardandomi divertito. il rossore in viso probabilmente é aumentato di botto, non sapevo che dire, perció mi metto due mani sul viso per nascondermi, e sento simone ridere di botto.

simo:- o vedi che so serio - sento due mani che prendono le mie e le tolgono dal mio viso, e mi ritrovo simone davanti che sorride, e guardandolo sorridere non posso fare altro che sorridere di mio. amavo vedere simone sorridere, il suo viso splendeva.
simo:- giuro insegnami - avevamo ancora le mani attaccate.
mimmo:- ma vafangul simo' - lui ride e mi fa fare una piroetta su me stesso, tenendo sempre la mia mano e la sua in una stretta presa, non posso fare a meno che sorridere.
simo:- ti sai proprio muovere - mi prendeva in giro ma mi piaceva, gli faccio fare anche io una piroetta, mettendomi sulle punte visto che il mio braccio faticava ad allungarsi.
mimmo:- pure tu non scherzi simo' - alla fine scoppiamo a ridere entrambi, ma sempre con le mani legate, non sapevo perché ma non volevo staccarle.
mimmo:- hai trovato la focaccia con il prosciutto cotto??- lui stacca una delle mani facendomi segno di accomodarmi sulla sedia dove stava lui prima mentre con l'altra mi trascina.
simo:- ho preso la ruota intera di focaccia - sorrido sedendomi mentre lui mi lascia la mano per aprire il sacchetto con la focaccia.
mimmo:- mado simo' non so cosa ti devo - inizio a mangiare la focaccia mentre simone mi guarda sorridendo, in piedi impalato; alzo la testa e lo guardo con il boccone, facendogli un enorme sorriso felice.
mimmo:- me la finisco io se non ti muovi - lui sorride e si siede affianco a me, e iniziamo a mangiare insieme.

mimmo:- ti aspetto oggi - lui mi guarda confuso.
simo:- no mimmo finisco tardi, fatti venire a prendere da papà -
mimmo:- ti ho detto che ti aspetto, nun si facenn storie -
simo:- ma che devi stare a fa' fino alle 8 qua?-
mimmo:- ad aspetta' a te - lui sbuffa, capendo che ormai non poteva smuovermi su questa cosa.
simo:- e vabbo, chiederó di uscire un po' prima, ti vengo a prendere io da qua -
mimmo:- va bene, ti aspetteró - lo vedo sorridere, non mi stava guardando, anzi, aveva lo sguardo sul tavolo, peró sorrideva, sicuramente gli avrà fatto piacere.

il pomeriggio passava lentamente, stavo finendo i compiti da solo in biblioteca, dopo sarei andato a fare un giretto per la scuola mentre aspettavo simone, anche se ho ancora molto da aspettare, sono ancora le 17.30 e lui mi ha appena lasciato per raggiungere il campo di rugby della scuola.

?:- salve, é permesso?- una voce femminile bussa alla porta.
mimmo:- si certo, prego!- dalla porta entrano Viola e Ryan, due miei compagni di classe.
ryan:- cazzo viola é vero qua sta mimmo, mimmo'!- viene da me dandomi una pacca sulla spalla, seguito dalla ragazza.
viola:- e secondo te perché ti ho portato qua - sbuffa alzando gli occhi al cielo.
mimmo:- ciao raga cosa vi porta qui?ryan non sei tipo da biblioteca o sbaglio?-
ryan:- non sbagli fra, mi hanno annullato allenamento e volevo passare un po' di tempo con violetta - lui le sorride e lei arrossisce, che carini.
viola:- ho bisogno di un libro, puoi aiutarmi mimmo?-
mimmo:- certo, dimmi tutto -
ryan intanto si butta su uno dei divanetti presenti, probabilmente inizierà a dormire.
viola:- ho bisogno di un libro sulla mitologia greca -
mimmo:- si certo, seguimi, vuoi aiuto?-
viola:- se non é un problema si, sinceramente ho un po' di dolore alle mani -
mimmo:- nessun problema- mi metto dietro di lei e la spingo verso la parte della libreria che ci interessava.

viola:- allora mimmo come ti trovi a scuola?-
mimmo:- senti tutto bene, mi piace come scuola e anche la nostra classe mi piace -
viola:- mi fa piacere, come ti trovi con Simone? so che vivete insieme, me lo ha detto lui - non é una delle domande che mi aspettavo onestamente.
mimmo:- oh beh con simone sto bene, posso parlare di tutto, mi tratta bene é come se fossimo fratelli ormai, mi piace stare con lui - lei annuisce.
viola:- simone é davvero una persona speciale, non si meritava di soffrire così tanto - rimango un po' a pensare a quelle parole, soffrire?
mimmo:- in che senso soffrire?- ero molto confuso, di cosa parlare.
viola:- per il fatto di manuel, quando l'ha lasciato per nina e sono scappati - non sapevo nulla di queste persone, nomi totalmente sconosciuti.
mimmo:- no scusami ma chi é Manuel?-
viola:- l'ex di Simone - lei mi guardava confusa, l'ex di simone?
mimmo:- ex amico?-
viola:- ex fidanzato mimmo, simone é gay - sgrano leggermente gli occhi, non me l'aspettavo proprio. nulla contro assolutamente, ma perché non me lo aveva detto? forse non abbiamo tutta questa confidenza? eppure pensavo che avessimo un certo rapporto.
viola:- non dirmi che non lo sapevi -
mimmo:- no, non sapevo nulla -
viola:- cazzo, nemmeno di manuel?- nego con la testa.
mimmo:- puoi spiegarmi tu viola?-
viola:- no mimmo mi spiace ma te ne deve parlare lui, é una cosa vostra - annuisco mordendomi il labbro.
viola:- grazie per il libro, scusa forse non dovevo dirtelo - la riccia ha un espressione abbattuta.
mimmo:- no tranquilla, anzi grazie- lei mi sorride sempre giu di morale e raggiunge il ragazzo, facendolo alzare dalla poltrona.
ryan:- ci becchiamo mimmo'!-
mimmo:- ciao!-
mi butto sul divano, avevo bisogno di risposte.

ciao!! capitolo abbastanza noioso, il prossimo vi piacerà❤️❤️

lampo - mimmoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora