Capitolo Quattordici

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Con le valigie già pronte per partire, la redazioni chiama tutti noi alunni per andare in studio. Mano nella mano con Giovanni, stretta nel giubotto e avvolta nella sciarpa mi dirigo agli studi di Amici. Giovanni fa dondolare la mano durante il tragitto e io sorrido come una scema ripensando alla videochiamata di ieri sera con la sua famiglia. Io ho solo mandato un messagfio a mia mamma e ho subito ricevuto una risposta dove ammetteva la calma di papà nei giorni festivi e che sarebbe stata felice se avessi passato le vacanze con persone che mi volevano bene e anche se non ho visto il suo volto so che ha sorriso e si sarà fatta tante domande sul nome di Giovanni.

<< Nou coach di canto volevamo farvi gli auguri di natale e per tutte le festività >> la signora con i capelli lunghi castani inizia a parlare << in più volevamo premiare Petit e Mew per la loro educazione e la disponibilità, non stiamo dicendo che gli altri non lo siano, ma loro si meritano una lode >>

Tutti applaudiamo alle sue parole e i miei compagni ringraziano per le parole spese per loro. << Noi professionisti volevamo ringraziare tutti per la disponibilità e la grinta che ci mettete per andare avanti in questo percorso >> Elena, col microfono in mano fa girare il suo sguardo tra tutti i ballerini. << In particolare volevamo ringraziare e lodare Nicholas e Simone per la loro determinazione >> anche qui noi alunni concludiamo tutto con un applauso generale e poi ci diregiamo di nuovo in casetta

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<< Sicuramente è un natale diverso, abbiamo iniziato questo percorso insieme ed è belli trovarsi in questo giorno qua insime e la cosa che auguro a tutti è che la nostra vita sia piena di questi momenti e della nostra arte >> Nicholas inizia così il pranzo dedicato alle festività e alza in alto il bicchiere pieno di Coca Cola.

Durante il pranzo, che passo sempre al fianco di Giovanni e Nicholas, noi ragazzi ci alterniamo per dedicare delle parole a qualcuno.

Giovanni si alza, lasciando la presa sulla mia coscia che ormai sembra essere il suo posto preferito, e prendendo il tablet inzia a leggere.

<< Nico, sei quello che per primo mi ha fatto fare il giro della casetta a partire dalla porta d'ingresso fino alla parte opposta, di tutta la casetta sei il ragazzo con cui ho legato di più sin da subito e questo è bellissimo. Spero che indipendentemente dalla durata di questo percorso, che auguro ad entrambi la più lunga durata possibile >> si ferma un attimo con un espressione corrucciata in volto << non lo so se è italiano vabbé, continuo: al di fuori da qui continueremo a sentirci e magari un caffettino ti inviterò a farlo >> i due ragazzi si abbracciano e poi il ragazzo alla mia sinistra riprende in mano il tablet.

<< Piccola, scusate il nomignolo mieloso, con te è stat o un percorso abbastanza difficile; ho sempre provato una certa attrazione verso di te ma ho sempre pensato di non essere ricambiato per il comportamento scontroso e distante che mi riservavi. Poi, ci siamo avvicinagi grazie al compito di Raimondo e da lì tu ti sei aperta moralmente a me e anch'io ti ho raccontato i fatti miei. Scusamu se non ho scritto tanto ma avevo voglia di coccole e sono andato a cercarti >> finisce la "lettera" con il viso rosso per l'imbarazzo e una risatina nervosa.

Mi alzo per stringerli a me e poi mi rivokgo ai miei compagni. << Io non ho scritto niente per nessuno in particolare ma volevo scusarmi con tutti per l'atteggiamento distante e strano che ho riservato ad ognuno di voi, soprattutto ai ragazzi che ho capito troppo tardi non essere come mio padre >> finisco il mio piccolo discorso con gli occhi lucidi e prendo un respiro profondo per sedermi accanto a Giovanni e al suo migliore amico.

DELIA | AMICI23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora