Phil's pov
Esco immediatamente fuori nei parcheggi appena mi avvisano che Venelia è arrivata, seguito da Jack che è quasi più curioso di me, dico quasi perché io sono più preoccupato che smosso dalla curiosità.
Non capisco cosa ci sia di tanto urgente da venire a parlarmi così improvvisamente, spero vivamente che non sia opera di Marissa e che non le abbia detto che abbiamo avuto una breve frequentazione, facendomi passare per stronzo mentre non ho nessuna colpa, se non quella di aver fatto entrare una psicopatica del genere nella mia vita.Appena Venelia mi appare davanti, mi rendo conto che non è sola, è in compagnia di un'altra ragazza, la stessa che era con lei all'uscita di scuola quando mi sono presentato lì per farle una sorpresa, quella che credo sia la sua migliore amica.
La sua presenza rende più strana la visita di Venelia, ma comunque sarebbe stato peggio se si fosse presentata qua con Marissa, la sua assenza mi lascia sperare che non c'entri niente con tutto questo.Jack accanto a me si lascia scappare un 'wow, ma chi è quella?' indirizzato all'amica di Venelia, così gli lancio un'occhiata malefica, ci manca solo che lui si metta a provarci con le sue amiche, mi pare che la situazione sia già abbastanza in bilico così.
Appena le sono accanto la saluto con un sorriso e faccio per stamparle un bacio sulle labbra, ma lei gira la testa e fa sì che la baci sulla guancia. Ok, quello che deve dirmi è chiaro che non mi piacerà per nulla, sta già mettendo distanza tra noi e sembra quasi faccia fatica persino a guardarmi in faccia. "Okay, che sta succedendo Venelia?" la sua amica le resta accanto, ma senza essere invadente, come per farle sentire la vicinanza ma lasciarle spazio. "Non è da te questo comportamento." è vero, ci conosciamo da poco, ma siamo stati diverso tempo insieme, abbiamo passato serate a casa mia, ci siamo avvicinati molto, l'ho sentita abbassare un po' le barriere, mentre ora mi sembra tutto peggio di prima.
"È vero che tu e Marissa vi conoscete?" va dritta al punto e capisco che sono stato uno sciocco a convincermi che non fosse venuta da me per colpa di quella pazza ossessionata. "Voglio che non mi menti, Philippe. Non sei nella posizione di usare scuse."
Sospiro nervosamente e annuisco, lasciando perdere il commento poco carino di Jack nei confronti di Marissa. "Sì, non ti mentirò, purtroppo la conosco. Ma ho scoperto che eravate amiche solo di recente. Non avevo idea che vi conosceste." Venelia ride nervosamente e mi guarda come se l'avessi delusa da morire e non fossi più lo stesso. Sapevo che Marissa avrebbe condito la storia con dettagli che mi facessero passare come il cattivo di tutta questa maledetta storia. "È stato un errore farla entrare nella mia vita, potessi tornare indietro non lo rifarei, ma purtroppo non posso. Però non puoi farmene una colpa, era un brutto periodo, ma lei sapeva tutto, e ora questo non c'entra niente con te, con noi. Tu sei una cosa diversa, mi piaci, lo sai, non voglio che si rovini tutto per qualcosa che non ha significato nulla."
"Ma ti rendi conto di quello che dici? Non hai nemmeno la decenza di tacere. Stai cercando di giustificare qualcosa che non avrà mai nessuna giustificazione." okay, sentendo queste sue parole cariche di rabbia e nervosismo credo di essermi perso qualcosa, che diavolo le ha raccontato Marissa? "Pensavo fossi un ragazzo completamente diverso, che avessi dei principi, invece non è così. Come convivi con il fatto di averla quasi stuprata? Ce ne sono state altre che non sono state così fortunate da scappare prima che lo facessi?"
Trasalisco sentendo le sue parole e mi allontano di scatto da lei, come se avessi preso la scossa, mentre le parole mi muoiono in bocca. Io ho fatto cosa? Non ci posso credere che quella stronza sia arrivata a tanto pur di impedirmi di frequentare la sua amica. Questa è l'accusa più grave che mi abbiano mai smosso. È gravissimo.
"Cosa scusa?" è Jack che prende la parola, superandomi e mettendosi davanti a Venelia. "La tua amica è una bugiarda a quanto pare, oltre che una stalker ossessiona da Phil."
"Come ti permetti? Non è che siccome sei suo amico devi giustificare delle azioni così... ti rendi conto quanto è grave ciò che ha fatto a Marissa?" la voce di Venelia arriva quasi ovattata alle mie orecchie. Le crede... crede a lei senza nemmeno darmi il beneficio del dubbio, come è possibile? Pensavo di averle mostrato almeno un po' come sono fatto. "Sii uomo almeno tu e renditi conto di quello che ha tentato di farle."
"Sentimi bene, ho appoggiato Phil affinché uscisse con te, ero d'accordo sul fatto che provasse a conquistarti, ma ora che ti sento parlare mi chiedo cosa ci trovi in te." il mio amico le parla con freddezza, difendendo me che sto avendo la reazione di un bambino ingiustamente incolpato che non sa come venirne fuori perché sa già che nessuno gli crederà "Marissa e Phil hanno avuto una mini relazione, lui le aveva spiegato che era solo divertimento e non cercava una storia seria, e la tua amica aveva accettato. Quando si è resa conto che davvero Phil voleva chiudere perché non aveva messo nessun sentimento nella loro frequentazione, è impazzita. L'ha spiato qua al centro, l'ha spiato fuori casa, è venuta persino da me per avere informazioni su di lui. Non voleva lasciarlo andare. È pazza, ha bisogno di essere rinchiusa, e tu non sei da meno se vieni qua a fare una scenata del genere a quello che dovrebbe essere il tuo ragazzo, senza dargli modo di spiegare, modo di capire cosa ti prende. Attacchi e basta solo perché quella stronza psicopatica si è inventata una storia di sana pianta?"
Lei apre le bocca, sentendomi sbalordita e confusa, poi si scambia un'occhiata con la sua amica, che prende la parola. "Senti Grealish..." a differenza di Venelia pare che lei sappia chi siamo "pensi che sia facile per lei? Una delle sue amiche più care le va a raccontare che il suo ragazzo ha tentato di stuprarla, pensi che questo non la metta un pochino in crisi?"
"In crisi sì, lo capirei, ma c'è differenza tra avere il dubbio e venire qua spedita a fare la stronza pensando di sapere già la verità, dolcezza."
"Mi chiamo Serena, non dolcezza. Stai al tuo posto, la tua fama ti precede e io non sono acquistabile." gli risponde per le rime e so che questo non farà che aumentare la curiosità del mio amico nei suoi confronti.
Lui scoppia a ridere con fare derisorio, ma senza ribattere, e poi si gira verso di me "Philip, dì qualcosa."
Io respiro profondamente e cerco di tornare in me. Non so nemmeno io come mi senta, se la delusione è più forte della rabbia o viceversa, so solo che al momento non ho nessuna intenzione di vedere Venelia, vorrei non fosse qua. "Vorrei aggiungere un'altra cosa al racconto di Jack, ossia che la tua amica mi ha ricattato dicendo che se non ti avessi lasciato andare me l'avrebbe fatta pagare." afferro il telefono dalla tasca della mia tuta e le mostro la chat con Marissa. Venelia legge velocemente e sul suo viso appare una smorfia di dolore, mentre sbianca all'improvviso. È evidente che non si aspettava che sarebbe finita così. "E ora, visto che pensi di me che potrei fare una cosa così orrenda, sei pregata a sparire dalla mia vista e dalla mia vita."
Lei sussulta e mi guarda con gli occhi pieni di lacrime e smarrimento. Non sa cosa fare, non sa cosa dire... è pentita di aver creduto alla sua amica, ma non sa come rimediare. Non immagina nemmeno quanto mi abbia deluso. Pensavo si stesse iniziando a fidare di me, pensavo iniziassimo a stare bene insieme, e poi succede questo. Non posso accettarlo. Non c'è un rimedio.
"Vene... vieni, andiamo." la sua amica, che abbiamo appreso chiamarsi Serena, la prende sottobraccio e la fa allontanare da noi, dolcemente, interrompendo così il contatto visivo tra noi.
Io resto a fissarle mentre di spalle si avviano all'uscita del centro e poi spariscono dalla nostra visuale.Solo ora mi permetto di far cadere quest'espressione fintamente apatica che ho messo per mandarla via, non volendole far capire quanto invece tutto questo mi abbia ferito.
"Phil... stai bene?" Jack attira la mia attenzione e io mi volto verso di lui "Mi dispiace per ciò che è successo... Marissa è una pazza, e se Venelia le ha creduto in questo modo non va bene per te, meriti di più."
Annuisco consapevole, anche se mi rendo conto di aver fallito ancora una volta. Cosa ho che non va? Finisco sempre per affezionarmi alle donne sbagliate, mi ritrovo sempre in mezzo a situazioni assurde. "Sto bene... mi passerà. Ora torniamo dentro, sta per iniziare l'allenamento." taglio corto, non volendo più parlare di questa cosa.
Ho bisogno di pensare, ho bisogno di far passare la rabbia, piano piano... ho bisogno di cacciare via la delusione e riprendere la mia vita come prima di conoscerla, consapevole che anche stavolta ho toppato alla grande.
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Incontri che cambiano la vita||Phil Foden
FanfictionPhil, dopo la rottura con la sua ragazza storica e madre dei suoi due figli, si concede una serata di puro divertimento per distrarsi dai problemi, non consapevole dell'incontro che sta per fare. Venelia è una semplice ragazza che ha appena compiuto...