24. Consumazione al bar

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Serena

"Pensi che possa funzionare se magari li attiriamo con l'inganno nello stesso posto e li rinchiudiamo finché non parlano e risolvono per forza?" questa è una delle proposte che faccio a Jack, ma sono convinta che non serva a niente nemmeno questa visto che me le ha bocciate già tutte. È da quasi un'ora che siamo seduti al tavolino di questo bar e lui non avanza proposte e dice no a tutte le mie idee, inizio a pensare che lo stia facendo solo per allungare il tempo in cui staremo insieme. "Smettila di fissarmi come un baccalà e dimmi qualcosa."

"Non ti sto fissando come un baccalà, comunque ti dico qualcosa: vuoi qualcos'altro da bere?" me lo chiede con un sorriso sul volto e io sospiro, non intendevo proprio questo "Avanti, siamo qua da un'ora e inizio ad avere sete e fame. Mi servono energie per restare concentrato e attuare un piano infallibile."

Sì certo, come no. Non sono sciocca e so bene che sta dicendo un mucchio di bugie, ma annuisco accettando visto che anche io ho un certo languorino. "Una bustina di patatine e una Coca-cola andranno più che bene." annuisce e richiama subito l'attenzione del cameriere per comunicargli ciò che ci serve, poi riposa l'attenzione su di me. Mi osserva come se davvero fosse interessato e avesse aspettato questo momento per diverso tempo.

"Sei una buona amica, Venelia è fortunata ad avere qualcuno che si preoccupa per lei in questo modo." sorride in modo sincero, per la prima volta non sento nessuna traccia di malizia nella sua voce "Non è una cosa scontata che gli amici si interessino a te in modo reale e provino a risolvere i problemi della tua vita per cercare di farti essere felice."

Decido per un attimo di deporre l'ascia di guerra e parlargli normalmente, senza fare la stronza o volerlo tenere lontano. "Lei per me è come se fosse mia sorella, non conta che non abbiamo lo stesso sangue, fa comunque parte della mia famiglia. Ucciderei chiunque prova a farle male, compresa Marissa che è ormai nella mia lista nera." faccio una smorfia involontaria quando pronuncio il nome della nostra ex amica, è stata una delle delusioni più grandi della mia vita. Ha fatto parte della nostra quotidianità fin da quando eravamo delle bambine, per cui il suo tradimento è come se valesse il triplo rispetto al tradimento di una persona che conosciamo da molto meno tempo.

"Quella è una pazza, quando Phil l'ha lasciata ha iniziato a essere inopportuna e assillante, ce la ritrovavamo spesso davanti anche se non avevamo pubblicato in nessun social dove fossimo. Una volta è venuta addirittura sotto casa mia per pregarmi di parlare con Phil e fargli cambiare idea." fa una piccola smorfia di disgusto e questo mi fa sorridere in modo automatico "Quando le ho detto che non lo avrei fatto, che doveva smetterla e accettare di essere stata mollata ha dato di matto e mi ha insultato. Aveva promesso che avremmo sentito parlare di lei in futuro, e per sfortuna ha mantenuto questa promessa."

"Non pensavo fosse capace di arrivare a tanto. Non ci ha mai mostrato segni di squilibrio, era apparentemente una buona amica." e questo ci insegna come le persone siano brave a fingere se vogliono ottenere qualcosa o che "Venelia non lo ammette, ma so che questa cosa la fa stare male... se Marissa glielo avesse chiesto all'inizio, senza fare la pazza e inventare storia, Venelia si sarebbe fatta da parte e non sarebbe più uscita con Phil nonostante fosse interessata a lui, ma evidentemente Marissa non ha capito niente di Vene e ha preferito comportarsi come ha fatto e sputare veleno su tutti."

"È colpa sua e ci ha perso solo lei." Jack allunga una mano e la posa sopra la mia, sussulto appena ma non mi sposto, continuo ad ascoltare cosa dice e aggancio i suoi occhi castani "Sono sempre le persone cattive quelle in errore, non si perde mai quando si ha un animo buono e quando si fanno le cose in buona fede. Marissa avrà pur ingannato tutti, ma non siete voi ad essere sciocche per averci creduto, bensì lei che aveva il vostro amore incondizionato e ci ha sputato sopra. Resterà sola ed è quello che si merita. Il tempo collabora con il fato e tutti hanno indietro ciò che meritano."

Non mi aspettavo un discorso del genere da lui, non mi aspettavo che fosse il tipo che si mette a consolare le persone e usa bene le parole per poterti aiutare. Forse l'ho giudicato troppo in fretta, ma magari ci sono delle parti di lui che non sono in mostra quanto il suo lato esibizionista. "Grazie Jack, apprezzo davvero tanto quello che hai detto." lui mi sorride come a dirmi che non devo ringraziarlo e allontana la mano dalla mia quando il cameriere ci porta le nostre ordinazioni, ma non smette comunque di guardarmi intensamente, facendomi sentire quasi come se fosse capace di leggere nella mia anima.

*****

Venelia

"Dio, sono agitato." sorrido con tenerezza sentendo le parole di Phil e gli stampo un bacio a fior di labbra, sperando che questo serva un po' a calmarlo. Stiamo per entrare in casa mia per la cena dove i miei genitori lo conosceranno e lui è così nervoso da risultare tenero e dolce.

"Ti adoreranno, proprio come faccio io. Non potrebbe essere il contrario visto quanto mi rendi felice." lo bacio ancora e ancora, facendo brillare i suoi occhi azzurri "Sarà una serata perfetta, non ti accorgi di quanto sia magnetica la tua presenza?"

"Sì, ma stavolta è diverso, loro sono i tuoi genitori e ci tengo che capiscano quanto sei importante e che ho intenzioni davvero serie, che non voglio prendermi gioco di te solo perché conduco una vita diversa dalla tua."

"Lo capiranno Phil, mio padre ti adora  già, sai? Mi ha chiesto che cosa preferissi tra le diverse carni per fare un barbeque che fosse perfetto. Vedrai che andrete d'amore e d'accordo. È un uomo davvero alla mano e ti accoglierà come se fossi un figlio." papà è sempre stato quello più dolce tra i due, non è per niente come quei padri che fanno scappare a gambe levate un ragazzo solo perché ti respira accanto. E so che ha già capito che Phil è importante per me, non può che averlo capito dal modo in cui gliene ho parlato. Dopo Max non ho mai parlato di nessun altro alla mia famiglia.

"Okay, mi hai convinto, dalle tue parole capisco che almeno non diventerò io la carne cotta al barbeque." ironizza con fare melodrammatico e io scoppio a ridere, facendo così ridacchiare anche lui "Bene, ora andiamo, non voglio arrivare in ritardo già alla prima cena con i miei suoceri." mi schiaccia un occhiolino e mi ruba un bacio dopo aver suonato al campanello, per poi far intrecciare le dita con le mie.

Sorrido intenerita dal suo gesto e mi convinco che davvero questa cena non può che andare bene, con lui mi sento sempre positiva e so che se siamo insieme tutto ciò che accade finirà sempre nel migliore dei modi.

Incontri che cambiano la vita||Phil FodenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora