Il Cuore a Chilometri di Distanza

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Trascorri anni della tua vita senza pensare minimamente a cosa succederà dopo. Li hai lì, ogni giorno, sei giovane, e il pensiero non ti sfiora minimamente. Poi un giorno finisci la scuola, esci da quella bolla e vieni catapultato nel mondo adulto. Ed è allora che diventi grande, e tutto si complica. Tutto diventa più difficile da affrontare, e iniziano ad affiorarti anche questi pensieri: come sarà dopo? Quando nessuno risponderà più al telefono? Quando sarò io da sola a dover affrontare il mondo? Queste sono le continue domande che, ogni giorno da quando sono distante da casa, mi tormentano, soprattutto per quanto riguarda mia mamma.

Con lei ho costruito un rapporto speciale, e non c'è giorno in cui non la chiami. Non riesco proprio a non sentirla, a non raccontarle la mia giornata, i miei traguardi, ma anche le mie debolezze, i miei errori. Ad oggi, posso dire di non poter vivere senza di lei. Il nostro rapporto non è sempre stato così; c'è voluto del tempo. Si sa, la fase dell'adolescenza non è facile. Trascorri anni in cui cerchi di sopravvivere, combatti con te stesso, con il mondo e soprattutto con i tuoi genitori. Li vedi come il nemico da combattere, quando invece sono gli unici per cui vale la pena affrontare ogni sfida, gli unici che darebbero la vita per te.

Da quando sono qua in America, quando non riusciamo a sentirci, quando non risponde subito a un messaggio, quando salta un appuntamento per una chiamata, mi spavento e una moltitudine di pensieri mi assalgono. Non posso pensare che un giorno non potrò più raccontarle la mia giornata, che la mia roccia un giorno non ci sarà più affianco a me. Questo è un aspetto durissimo della distanza, perché vorrei averla sempre vicino, vorrei un abbraccio, ma non posso. Sicuramente è un allenamento, mi aiuta a vivere da sola, a camminare sulle mie gambe, a non abbattermi, ma il pensiero che l'ultimo abbraccio prima di salire sull'aereo sia stato l'ultimo mi terrorizza.

Sono qui che scrivo queste pagine con le lacrime agli occhi. Aprirmi con te e scrivere tutto questo non è facile, ma è un aspetto che desidero condividere con te. Perché un giorno so che anche tu ti tormenterai con questi pensieri.

Ricordo quando, durante la mia prima settimana qui, ho affrontato una sfida particolarmente difficile, e sentivo il bisogno irresistibile di condividere con lei ogni dettaglio, ogni emozione. La sua voce al telefono ha avuto l'effetto di una medicina miracolosa, attenuando le mie preoccupazioni e regalandomi la forza per andare avanti.

La soluzione? Non so se ancora l'ho trovata, ho solo capito però che dobbiamo vivere facendo tutte le nostre esperienze e cercando di raggiungere ogni nostro obiettivo perché questo non può che renderli fieri e felici. E loro ci saranno sempre in un modo o nell'altro a darci la forza, a darci gli strumenti, a darci la spinta per non mollare ed andare avanti.

Riparto da meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora