2. Eyes don't lie

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13 anni fa

<<Dove cazzo pensi di andare?>>

Scappo in cameretta chiudendomi bene a chiave mentre mio padre continua a tirare calci e pugni sulla porta.

<<Vieni fuori o sarà peggio hija, ti spezzo tutte le ossicina che hai.>>

Lo sento ridere attraverso la porta, io mi metto sotto il letto e mi tappo le orecchie.

Basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego, basta ti prego.



Non ricordo molto di allora, ma allo stesso tempo i ricordi relativi a mio padre mi inondano la testa, molte persone scordano totalmente i loro traumi, come un vero e proprio metodo di difesa della loro mente, ricordandosi così solo dei ricordi positivi.

Io sono il contrario.

'Soffri di vari disturbi dissociativi, per questo non ricordi molto di quel periodo. Nonostante questo mi affascina molto di come invece i ricordi traumatici non siano andati via, ma al contrario li ricordi come fossero ieri, sei un caso molto speciale sai?'

Questo è quello che mi aveva detto lo psichiatra l'ultima volta che ci ero stata, non l'ho più visto da lì, mi sembrava mi stesse prendendo in giro, caso speciale? 'Ma tua madre caso speciale' mi veniva da dirgli.

Non mi ha mai disturbato ciò che mi aveva detto quel dottore, se non fosse per il fatto che potrebbe avere ragione.

Mia madre mi ha sempre parlato di questo ragazzo con cui ero 'amicissima' ma io non riesco a ricordarmelo, tanto che sono abbastanza sicura che se lo sia inventato per non farmici restare troppo male sul fatto che non avevo mai avuto un amico fino ad allora.

<<Vic? tutto apposto?>>

La voce di Jasmine mi porta alla realtà, per quanto sono rimasta così? che figura di merda...

<<Mhm si tutto apposto.>>

Dico guardandomi intorno in quella casa, non è cambiata assolutamente di niente, cammino verso il salone guardando con attenzioni tutti quei quadri che odiavo a morte, quel narcisista di mio padre aveva tappezzato la casa di suoi quadri.

<<Non è cambiata proprio di niente...>>

Jasmine mi guarda con pena, come se stessi per spezzarmi, mi dava molto fastidio quando le persone mi guardavano in quel modo.

<<È un porcile questa casa, ci metterò un sacco a metterla apposto->>

Sbuffo mentre salgo le scale sperando mio padre non abbia bruciato la mia cameretta.

Jasmine mi raggiunge, io mi fermo davanti alla porta, prendo un sospiro profondo e mi decido ad entrare. Sbarro gli occhi alla vista della stanza, totalmente come l'avevo lasciata.

<<Non ci credo.>>

Entro velocemente controllando dentro l'armadio, tutto quello che avevo lasciato era rimasto là, dopo 10 anni...

Once Again  ~ ~𝓓𝓪𝓷𝓲𝓮𝓵 𝓓𝓪𝓭𝓭𝓮𝓽𝓽𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora