Il Sole a Mezzanotte - a Jujutsu Kaisen Love story ( You/ Satoru Gojo)

4 Astro - L'incontro di scambio con la scuola gemellata di Kyoto

4 Astro – L'incontro di scambio con la scuola gemellata di Kyoto.

Fu il momento più bello della mia vita ed il sogno più straordinario che avessi mai fatto. Mi alzai dal letto felicissima, come quando hai fatto un sogno meraviglioso e quella sensazione meravigliosa ti rimane attaccata alla mente tutto il giorno.

Oggi era una giornata molto importante, sarebbero venuti da noi i rappresentanti della scuola di arti occulte di Kyoto per un incontro di scambio. Avrebbero partecipato solo i ragazzi più forti delle due scuole, dalla nostra parte ovviamente c'erano i protetti di Gojo: Yuji Itadori (il nostro Sukuna boy), Megumi Toshiguro e Nobara Kugisaki alla quale si aggiunsero Toge Inlumaki che, per combattere, utilizzava le parole demoniache e di contro normalmente stava sempre zitto (o utilizzava solo parole inerenti ingredienti degli Onigiri). Maki Zenin e Panda (un enorme Panda combattente creato con l'energia malefica dal Preside Masamichi Yaga)

Da Kyoto invece vennero, Kasumi Miwa, Momo Nishimiya, Aoi Todo (i quali muscoli destarono l'interesse di parecchie ragazze) Noritoshi Kamo, Mao Zenin (sorella della nostra Maki) e Ultimate Mechamaru (un Mech animato da un essere umano sconosciuto a tutti).

Era troppo pericoloso per noi allievi meno dotati partecipare o poter anche solo vedere lo scontro, così per evitare problemi ci fecero rientrare nei dormitori.

La gente ne approfittò per chiacchierare e soprattutto fare scommesse sui vincitori, io però non mi sentivo tranquilla, avevo un brutto presentimento.

Ad un certo punto il cielo si fece nero ed un velo iniziò a calare sopra l'area di combattimento. Potevamo vederlo scendere velocemente dalle finestre della nostra sala comune. Stava sicuramente succedendo qualcosa di imprevisto, qualcuno di estraneo doveva essere penetrato nella scuola, ma come era possibile? L'istituto era protetto da artifici magici, eppure qualcosa di oscuro stava accadendo.

I miei dubbi furono confermati quando, poco dopo, dai microfoni della scuola ci dissero che, a causa di una emergenza era fondamentale che rimanessimo tutti all'interno del dormitorio.

Io sapevo, sapevo che se c'era un'emergenza lui sarebbe intervenuto. Ero in ansia per lui e per i miei compagni e non potevo starmene lì con le mani in mano.

Io DOVEVO vedere.

"Ma dove vai?" mi chiese Meiko sempre scaltra e attenta.

"Vado un secondo in bagno, tranquilla non mi allontano". Mi dispiaceva mentirle, ma sapevo che se le avessi detto la verità non mi avrebbe mai lasciata andare.

Sgattaiolai fuori il più furtivamente possibile, l'aria fuori era densa di maleficio, come una cappa che non ti permette di respirare e che rende la luce del sole più debole, i colori sbiadiscono e il pericolo si respira nell'aria.

Era passata già mezz'ora da quando era calato il velo e non sapere nulla della battaglia che stava infuriando dentro mi mandava in tilt.

Ad un certo punto sentii un crack, come di vetri infranti, e la barriera innalzata dai nemici iniziò a dissolversi: doveva essere stato lui.

Corsi sul tetto dell'edificio più alto e riuscii a scorgerlo. Era sospeso in aria, immobile. Stava volando.

Sapevo chi era, ma non pensavo potesse addirittura volare: era veramente il mio supereroe. Si era tolto la benda per combattere e i capelli argentei gli ricadevano verso il basso così, come lo avevo visto nel mio sogno, ma non riuscivo a scorgere di più, a causa della lontananza non riuscivo a capire di quale colore fossero. All'improvviso calò velocemente verso il basso, verso uno dei nemici e il mio cuore perse un battito, ma lo neutralizzò con un colpo solo. Non lo avevo mai visto combattere e i miei occhi rimasero incollati alla scena per tutto il tempo. Poi si voltò e sembrò soppesare qualcosa e prendere una decisione, raccolse tutte le sue forze e creò due sfere di energia nell'aria, una blu e una rossa, quando le unì creò un'onda d'urto che fece tremare la terra sotto di noi.