Storia 1°

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Stanotte non riuscivo a dormire. Non è la prima volta che succede..anzi è raro che riesca ad addormentarmi al primo colpo. Così mi sono messa a pensare e ho corso con i ricordi a qualche anno fa..Esattamente al tempo del liceo, quando frequentavo l'ultimo anno. Avevo una migliore amica (A) e amavo follemente un ragazzo (G). Sono sempre stata priva di autostima e, mentre tutte le altre ragazze della mia età si facevano notare tanto che a 17 anni già avevano una lista di ragazzi nel cassetto, io vivevo nella mia stanza leggendo e catapultandomi in universi troppo paralleli per essere reali. Ma torniamo al punto. Amavo questo ragazzo, G., e lo amavo davvero tanto...lo amavo da 4 anni, segretamente e come non avevo mai amato nessuno fino a quel momento. La mia migliore amica, l'unica che possedessi, lo sapeva....Non facevo che parlare d'altro..Non facevo che modificare il mio modo di essere per piacere a G. Ogni giorno mi sedevo al banco d'avanti a lui e, per fortuna, era mio amico. Potrei giurare che, per qualche periodo sia anche stato interessato a me...Ci sono state fughe di sguardi in cui lo riconosci il sentimento..se non altro per come ti toccano il cuore...Ma, proprio quando stava per succedere qualcosa ecco che G non ne volle più sapere di me e, come sempre, mi ritrovai a dover raccogliere i cocci del mio cuore per rimetterli insieme e continuare ad andare avanti. Inutile dire che continuai ad amarlo. Continuai ad essere schiava di questo sentimento non corrisposto. La mia amica A ne aveva piene le tasche..La assillavo..Sapeva quanto io stessi soffrendo e quanto tutto questo mi avesse cambiata. Prima di allora il mio cuore non si era mai spezzato in quel modo! LO SAPEVA...Ed ecco il punto cardine della mia storia, il momento a cui ho pensato ieri sera....Dopo qualche giorno del tentato omicidio ai miei sentimenti arrivò un sabato sera...Avevo la febbre e ringraziai il cielo perchè non sarei uscita. Chiamai A e le riferì che sarei rimasta a casa e le chiesi anche se le sarebbe piaciuto venire a trovarmi per passare insieme la serata. La sua risposta ovviamente fu no...La mattina dopo ecco che mi squilla il cellulare...Era A. Rispondo. Senza che le avessi chiesto nulla..dopo il mio assonato "Pronto" mi dice "Dammi veloce il numero del consultorio, io e G. ieri ci abbiamo dato dentro e ho bisogno della pillola."....Mi ci vollero 5 minuti per capire di cosa stesse parlando...e solo 1 secondo per sentirmi frantumare...Non solo il cuore...Frantumare me stessa...Ogni sentimento...ogni cellula di qualsiasi anima potessi possedere distrutta....L'amica di cui tanto mi fidavo, il ragazzo che tanto amavo. Ecco a cosa ho pensato ieri sera..Ecco il pensiero che ha accompagnato i miei sogni questa notte: il momento in cui ogni segno di fiducia nei confronti di un altro essere umano è scomparso per sempre dalla mia vita.

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