Storia 18°

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"«Qualcosa in te è cambiato, lo sento, anche se sembri la stessa. Perché?» Domanda.
Se solo ti fossi visto, se ti fossi visto attraverso i miei occhi mentre mi facevi capire che per te non ero abbastanza e non lo sarei mai stata, se solo ti fossi visto, non lo avresti detto.

E se ti fossi ricordato di avermi detto "ti amo" per poi sparire, neanche lo avresti pensato.

Se mi avessi vista, quella sera, dopo che ci eravamo detti addio.

Mi trattenesti per un gomito.
«Ehi, voglio un abbraccio.»
Se fossi stato nella mia testa, quella sera, non mi avresti chiesto un dannato abbraccio, perché successivamente, era diventato troppo difficile lasciarti andare, essendo consapevole che non sarebbe più successo, che non avrei più sentito il tuo profumo.
«Ora è meglio che vado, è tardi» ho detto per poi andare via.

Se mi avessi vista, mentre cercavo di trattenere le lacrime, per poi piangere da sola, una volta lontana.

Se solo ti fossi visto mentre mi davi della bambina, mentre dicevi che al tuo fianco volevi una donna causandomi dolore, ora non ti domanderesti perché sono cambiata.

Se solo mi avessi vista, mentre sola nella mia camera a notte fonda, ascoltavo canzoni più deprimenti della depressione stessa.
Mentre rileggevo le nostre conversazioni e mi passavo tra le dita quella collana.
Se avessi potuto vedermi appena sveglia, durante quei giorni, in cui ancora prima di connettere e ricordare come mi chiamassi, avevo i magoni allo stomaco e mi chiedevo dove fossi tu, non avresti osato cercarmi.

Se solo mi avessi vista, quella sera, quando vi vidi insieme dal vivo per la prima volta, scappare sempre dalla parte opposta per non farmi vedere.
Nascondermi in vicoli bui, per non passarvi affianco, per evitare di guardarti negli occhi, per non mostrare quanto stessi male, non oseresti neanche guardarmi.

Se solo mi avessi vista, mentre cancellavo le conversazioni, le foto, mentre gettavo nella pattumiera il nostro bracciale e smettevo di indossare quella collana;
se solo mi avessi vista, mentre lentamente ricominciavo a rialzarmi, da sola, e mentre fingevo che un "noi" non fosse mai esistito, allora non mi avresti più cercata.

Se solo avessi notato il modo in cui lo guardo, il modo in cui la mia mano cerca la sua.

Se solo sapessi che la mattina non mi alzo dal letto finché non mi arriva il suo buongiorno, o se ti rendessi conto di quanto io lo ami, ti dimenticheresti della mia esistenza.

Non sai tante cose, e non ne hai viste altrettante.

E anche quando mi hai posto quella domanda, non hai visto
che di te,
dentro me,
non è rimasto più nulla.

Quindi, non "sembro" la stessa, lo sono.
Sei tu che non mi hai mai vista."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 30, 2015 ⏰

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