Pov: Einar
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Il color bianco del cielo nuvoloso illumina la stanza attraversando la finestra al mio fianco. Le pagine bianche del blocchetto che ho in mano mi guardano l'anima e mi tengono incollato con lo sguardo sullo spazio vuoto. La penna nera che impugno, non ne vuole sapere di buttare giù qualche parola.
Ho la mente così incasinata di pensieri che non riesco a distinguerne nemmeno uno.Le costellazioni. Questo è l'argomento che il professor Moore ci ha lasciato da svolgere per la prossima volta.
Osservo il cielo biancastro sopra di me. Non mi piace il buio, è troppo buio.
Sposto lo guardo sulle mie mani e con uno schiocco di dita una fiamma rossa spunta sul mio palmo. Contemplo il fuoco scoppiettante, che si alimenta dentro di me, senza saperne l'origine. Ma finché mi fa strada nel buio, spero che non esaurisca mai la sua luce. Avvicino la mano al blocchetto e brucio una pagina bianca, guardando come la cenere si consumi fino a sparire. Un debole odore di bruciato mi fa storcere il naso, così apro un po' la finestra.
«Einar abbiamo lezione, muoviti!» il mio compagno di stanza spalanca la porta senza preavviso, così faccio sparire immediatamente la fiamma nascondendo la mano e sbattendola contro i pantaloni.
«Sì, arrivo» mi schiarisco la voce e lo seguo fino all'altro edificio, dove seguiamo le lezioni di pallavolo.
«Hai visto la ragazza nuova? È carina» Koray, al mio fianco, fa dei pensieri di apprezzamento verso la ragazza, Ayla.
«Sì, segue con me il mio corso di poesia».
«Uuuh» i suoi occhi azzurri ammiccano su di me.
«Magari è la volta buona che riesce a piacerti qualcuna».Lo guardo con disappunto.
«Lo sai che sto bene così, e poi sembra solo un'altra di quelle altezzose che si destreggia tra i palestrati sopra i suoi tacchi chilometrici».
«Non dire così solo dopo averla vista mezza volta, vedrai che cambierai idea», mi fa un sorriso e poi esce dallo spogliatoio.
Finisco di indossare i pantaloni di tuta e la comoda felpa blu, per poi raffiungerlo in campo.
Il fischio dell'allenatore mi rompe letteralmente i timpani.
«Forza ragazzi, muovetevi! Oggi non ho tempo da perdere, quindi lasciamo stare il riscaldamento e facciamo subito le squadre».
«Koray! Tu sarai il capitano di una delle due squadre».
«Jason! Tu l'altro».
Okay, oggi non siamo molti. Faccio scorrere lo sguardo attorno a me, fino ad individuare una figura nuova: Ayla.
Con tutti i corsi che ci sono... Anche qui?
Non sembra passare inosservata, dentro quei pantaloncini della divisa che le ragazze usano per le attività sportive e la maglia che le arriva morbida sui fianchi. Il suo sguardo è disorientato, probabilmente non conosce ancora nessuno qui.
Riceve molti sguardi, infatti passa poco prima che lo sguardo di Koray si accenda su di lei.
Io sono il primo ad essere chiamato in squadra dal mio amico. Ayla la seconda.
Guardo torvo Koray.
«Te l'avevo detto che avresti cambiato idea, almeno datti una possibilità per conoscerla» mi sussurra, mentre la ragazza si avvicina a noi per mettersi in fila.
Man mano vengono chiamati tutti e le squadre sono formate. Ci mettiamo ai nostri posti.
«Hai mai giocato a pallavolo?» mi rivolgo alla ragazza nuova, che si trova in seconda fila accanto a me.
In effetti senza tacchi non raggiungerà il metro e sessanta, meglio che stia dietro con lei. Al massimo per ricevere ci sono io.
«Sì» mi rivolge uno sguardo di sfuggita, per poi chinarsi sulle ginocchia e concentrarsi sulla partita.
Che il gioco abbia inizio.
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Moonbeams - Eclipse
FantasiaAyla Graves è nuova al Kalu's College, un istituto privato a Edimburgo. Dopo la morte della madre ha deciso di continuare gli studi nella stessa struttura in cui quest'ultima, da giovane, si era laureata. Dalla sua perdita, la cerca sempre nella lun...