6

58 8 2
                                    


~•SERATA ALTERNATIVA•~


Si lanciò sul divano di casa sua, allargando le gambe come un maschiaccio. Dal tavolo prese un pacchetto di patatine, probabilmente lasciato lì sopra giorni prima.
Ma era mangiabili

Casa sua era accogliente, in quanto era situata più distante dal città la maggior parte dei muri erano stati sostituiti da vetri, oscurati di fuori.
Alla sua destra c'era un boschetto, alla sua sinistra si vedevano le luci delle case illuminare la città.
La vista era la cosa migliore tra tutti quello che la circondava

Amava osservare il tramonto, ma maggiormente l'alba, dal tetto di casa, era la cosa più rilassante del mondo.

Accese la tv portandola e selezionò l'app di Prime, ormai viveva lì dentro.
Andò subito al punto, iniziando così la dodicesima stagione di Supernatural

Mangiava le patatine con interesse, rivolte anche verso di loro ma il protagonista della serie TV era molto più interessante
Jered Padalecki era la sua Celebrity Crush, nessuno poteva superare lui
E Sam Winchester, il ruolo che l'attore aveva interpretato, era oro per i suoi occhi verdi

Bevve un sorso d'acqua, rinfrescando la gola e tutto ciò che ne perseguiva, non ricordava nemmeno l'ultima volta che la sua bocca aveva assaporato un po' di acqua fresca.

Fece giusto in tempo di posare la bottiglietta plastificata sul tavolo che suonarono al campanello di casa.
Chi era il pazzo che alle due di notte osava suonare al suo campanello?
Ma la risposta era più che ovvia, due persone sapevano dell'esistenza di quel posto; suo nonno, morto e sepolto da almeno tre anni, e Lee Heeseung

Si avvicinò alla porta infilando ai piede le ciabatte con il pelo nere, le odiava ma in primo luogo le mantenevano le dita dei piedi al caldo.
Abbassò la maniglia della porta disserrandola di colpo e si appoggiò al cornicione

<<Che ci fai qui a quest'ora?>>

Heeseung entrò dentro casa, senza dire una parola. Era completamente bagnato; i capelli viola gli ricadevano sulla fronte incollati mentre i vestiti mettevano in risalto il fisico magro e asciutto.
Si tolse le scarpe zuppe, lasciandole all'entrata, vicino alla porta e rimase a piedi scalzi.
Si avvicinò al camino che era stato acceso l'ora prima, tremava ed era infreddolito

<<Quindi?>>
Si avvicinò a lui portandogli una maglietta asciutta che prontamente il ragazzo prese ed indossò togliendosi quella bagnata.
Meglio, stava a più caldo ora.
A differenza del pezzo di sopra i pantaloni non erano eccessivamente umidi, solo qualche goccia di acqua qua e là

<<Volevo vederti>>
Si sorprese ma fece finta di nulla, annuendo lentamente, mentre prese un bicchiere e lo riempì d'acqua

<<Tieni, bevi. Sei venuto a piedi?>>
Prima che potesse risponderle mandò giù in un boccone il liquido fresco e sorrise, ringraziandola con lo sguardo

<<Ho preso l'ast, mi ha lasciato a cinque minuti da qui, fuori c'è il diluvio universale>> il labbro gli tremò
Non sapeva che fare, la maglietta gli aveva dato, il camino era acceso, Heeseung doveva solo aspettare che la temperatura del suo corpo arrivava alla pari con quella della casa

<<Ho solo quella che ti posso dare, non so se trovo dei pantaloncini>
Pensò subito dopo, capitava che il ragazzo lasciasse a casa sua dei cambi, però non era sicura di tale affermazione

<<Sono apposto così, grazie Xandra>>
Amava quel soprannome, solo lui poteva chiamarla in quel modo alquanto stupido ma carino allo stesso tempo.

<<Vuoi?>>
Allungò la mano mostrandogli le patatine, poste nei pacchetti.
Heeseung non se lo fece ripetere due volte, si sedette vicino a lei e prese il cibo iniziando a gustarlo, con emozione.
Solo con lei sgarrava di brutto

<<Dio! Non mangiavo queste prelibatezze da una vita>> esultò felice

<<Sotto il vaso della seconda pianta a destra nascondo una chiave, quando vuoi la è aperta. Solo tu mi raccomando!>>

<<Sotto la pianta? È un nascondiglio banale>> la sfottò lui

<<Hanno provato ad entrarmi dentro casa due volte, che, per tua informazione, due volte andate a male caro heeseung...nascondiglio banale? Sicuro?>>
Incrociò le braccia al petto mentre lo sguadrava con un sopracciglio alzato

<<Tanto prima o poi qualcuno scoprirà il tuo nascondiglio>> sbuffò lui

<<Butto corna>>
Incrociò le gambe posandole sul tavolino libero e fece partire la serie tv, essendo in italiano il ragazzo accanto a lei non stava capendo niente di quello che i tre attori stavano dicendo, per facilitargli l'ascolto mise i sottotitoli in Coreano e posò il telecomando sul divano, continuando la visione

<<Meglio, prima o poi mi devi insegnare l'italiano>>

<<Nel complesso non è difficile sai? Le prime parole che ti insegnerò, come i bambini, sono le parolacce>> gli fece l'occhiolino ridendo

<<Oh si! Assolutamente>>
I due si batterono cinque ridacchiando. Per la prima volta si stavano ritrovando in un contesto diverso del solito, non si parlava di rapporti, di effusioni d'amore, di litigi, ma di due semplici amici che stavano passando la serata insieme

Alla fine del terzo episodio di fila i loro occhi si appesantirono fino a chiudersi, e si ritrovarono a non aprirli più per le restati ore che dividevano il buio dalla luce

your hands in my soul•||• Lee heeseung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora