Capitolo 10 (di caz.zate ne feci) - Acqua in bocca

24 0 0
                                    

Denis, insieme ai giornalisti, era nel panico totale, ma la presidentessa, invece, era rossa dalla rabbia come il fuoco nei suoi capelli mentre si accingeva a telefonare qualcuno...

Presidentessa: Trova chiunque abbia avuto l'idea di umiliarmi e in fretta.

Disse riattaccando rabbiosamente il telefono mentre le forze dell'ordine cercavano di sbollentare la situazione.

Denis: Da cosa è arrivato quel raggio?!

Disse impaurito.

Presidentessa: Non lo so, ma chiunque sia stato lo farò riempire di mazzate fino a fargli aprire il buco del cul0.

Disse con egregia eleganza e discretezza.

Nel frattempo nel laboratorio sotterraneo...

Lord Farquaad: Ayano sei un GENIO!

Ayano: Grazie, e ora mettiamoci al lavoro!

Mentre il gruppo andava, Ilyas mise una mano sulla spalla di Salvini.

Ilyas: Hey, ricorda che noi ci saremo sempre per te, nel bene e nel male.

Matteo: Grazie.

Dopo queste belle parole, il gruppo della C.A.P.O. durante la notte andò ad architettare il sequestro più crudele della storia.

Denis, nel mentre, durante il trambusto venne accompagnato da uno dei tassisti della presidentessa verso casa...

Denis: La ringrazio per il passaggio.

The Rock: Non c'è di che.

Denis: The Rock?!

The Rock: Proprio io.

Denis: Ma tu non lavoravi come dottore all'ospedale?

The Rock: Purtroppo mi hanno licenziato a causa di quel foro che ho fatto nella parete.

Denis: Se solo quella foto fosse rimasta privata, tu avresti ancora il tuo lavoro.

The Rock: Non sentirti in colpa, lo sappiamo entrambi che non l'hai fatto apposta.

Arrivati a destinazione, Denis scese dal veicolo.

Denis: Solo per sapere, come hai fatto ad ottenere questo lavoro?

The Rock: Bhe, dopo aver visto le mie incredibili capacità fisiche e intestinali hanno deciso di assumermi come tassista e guardia del corpo.

Denis: Ma non ne hanno già tante di guardie del corpo?

The Rock: La sicurezza non è mai troppa.

Disse scherzoso.

Denis: Eh eh, già. Bhe, allora ci vediamo in giro?

The Rock: Certo. Ah, tieni il mio contatto...

Disse porgendo a Denis un fogliettino di carta con su scritto il suo numero di telefono.

The Rock: ...in caso hai bisogno, non esitare a chiamarmi, ciao!

Disse con l'occhiolino prima di lasciarlo da solo, fino a quando Denis sentì un colpo alla testa, ed è lì che l'incubo ebbe inizio.

Denis dopo essere rimasto tramortito per un po' di tempo si svegliò legato ad una sedia con dello skotch sulla bocca e una benda sugli occhi in un posto isolato, putrido e abbandonato e, purtroppo, nella tasca dei suoi pantaloni non trovava il suo cellulare.
I suoi rapitori, ovvero la C.A.P.O., si erano acconciati con una benda rossa sul volto abbinati ad una felpa e un pantalone entrambi di colore nero per non farsi riconoscere.

Patatine e politica (Denis Dosio x Matteo Salvini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora