"Sei una bambina e nient'altro"
"Sei un idiota Hector, non capisci mai che le persone si fanno in quattro per te,per donarti una minima gioia e tu non apprezzi mai un cazzo, ecco la verità. Oggi non ho fatto altro se non pensare a te, al fatto che fosse il tuo compleanno, il tuo giorno speciale e volevo essere io a renderlo piacevole dato che non siamo riusciti ad organizzare una festa..."
"Hai finito?"
"Non azzardarti a parlarmi così, e no, non ho finito"
"Preferirei stessi zitta ma se proprio devi parlare dimmi un po' di quel ragazzo con cui facevi la gatta morta. Lui chi era? Anche lui era uno dei regali di compleanno? Complimenti.."
"ma sta zitto va coglione e ancora più cogliona io che ti sto dietro"
"stai avanti in realtà" ora sembrava avesse cambiato atteggiamento e addirittura si permetteva il lusso di fare battutine
"il ragazzo è un mio amico di vecchia data nonché pasticciere da cui ho ordinato la tua torta, e dato che ci conosciamo e che la pasticceria è qui vicino è venuto direttamente lui"
"mancava poco che lo facevate qui davanti con il tuo amichetto"
"vaffanculo!" e così dicendo corro verso la porta d'ingresso ma vengo ancora una volta bloccata dalle sue parole e decido di ascoltare le ultime cazzate che ha da dire.
"vieni qui" dice e io non lo ascolto,posando invece la mano sulla maniglia ma lui mi prende per il polso e mi guarda
"che c'è ora? non ti sei sfogato abbastanza?"
mi posa un dito sulle labbra e lo fa lentamente scendere lungo il mio corpo, tracciando la curvatura del seno e arrivando all'orlo dei miei ciclisti che oltrepassa con coraggio, fa lo stesso con l'intimo e arriva a toccare la mia pelle. Inizia a muovere le dita sulle mie labbra e anche se controvoglia mi fa andare in estasi e sono fottutamente bagnata. Stimola il clitoride e arriva ad inserire in una volta sola tre dita dentro di me. Mi guarda con un sorrisetto strafottente e io non riesco a non dargli la soddisfazione di aver vinto, lo guardo con lussuria e inizio a gemere come una forsennata tanto che mi deve zittire posando le sue meravigliose labbra sulle mie.
Voglio prendere io il comando perché non posso essere sempre quella che cede davanti all'amore.
Lo prendo per il colletto della maglia e lo spingo sul divano fino a farlo cadere su di esso.
"spogliati" gli ordino questo e faccio anch'io lo stesso.
È nudo, sdraiato e con il membro ben eretto, una visione in pratica, ed è tutto per me.
Senza giri di parole prendo in bocca il suo membro e quando inizia a gemere smetto di fare il servizietto, lasciandolo insoddisfatto.
Salgo a cavalcioni su di lui dandogli la schiena, perché di solito vuole vedermi in faccia come godo, vuole vedere i miei occhi e il mio corpo che si agita ad ogni spinta.
Sono un po' vendicativa ed è per questo che appena sta per arrivare al limite mi alzo da lui.
"sta ferma dove sei" e in una botta secca mi riporta su di lui e tenendomi dai fianchi arriva all'orgasmo.
Decide di avere la sua vendetta anche lui e mi sdraia con il fondo schiena all'aria e la faccia schiacciata sul divano, mi tiene le mani le mani dietro la schiena e mi sussurra all'orecchio "ora ti faccio provare qualcosa di nuovo e se proprio vuoi chiamami come hai fatto prima...com'era com'era? Ah si, idiota,coglione..."
Improvvisamente sento che spinge il membro sul mio fondo schiena e in poco tempo trova modo di farlo entrare e comincia a inserirlo tutto dentro ,come se fosse piccolo d'altronde, no invece è anche ben dotato, e poi inizia a spingere, prima piano poi sempre più forte.
Gemo, gemo lo chiamo in mille modi, proprio come mi ha ordinato lui e nel frattempo nella mia testa penso che non avrei mai immaginato di fare una pratica del genere ma devo dire che non mi dispiace.
"piccola stronza è inutile che ti trattieni. Vieni per me" però io non voglio cedere.
Inizia allora a sfregare velocemente una mano sulla mia intimità ben esposta e con l'altra mano mi stuzzica i seni, poi cambia ancora e mentre con una mano continua il lavoretto sulla mia intimità con l'altra decide di azzardare e nell'arco di dieci secondi inserisce quattro dita dentro me.
" se avessi un secondo cazzo e riusciresti a prenderlo in bocca penso che sarei riuscito a tappare tutti i tuoi buchi"
"in realtà no perché manca quello da dove faccio la pipì e penso anche altri probabilmente"
"si si maestrina come vuoi" ora ridacchia e vuol dire solo una cosa, la guerra tra noi è finita e allora gli concedo il lusso di vedermi venire sia dietro che avanti.
Ancora nudi ci guardiamo negli occhi
"scusa"
"scusa"
e iniziamo a baciarci come quindicenni divorando a vicenda le nostre labbra.
"vai a prendere la torta amore"
"beh se riuscissi a camminare potrei anche farlo"
Ride di gusto e prende lui la torta, la apre,gli fa una foto, mi fa i complimenti per la scelta e poi passa le dita per prendere la panna
"1 l'hai rovinata dopo tutta questa storia e 2 ora saprà di tre orgasmi diversi"
"tranquilla che questa panna farà una fine peggiore"
Si può solo immaginare cosa abbia fatto con quella panna e i nostri corpi nudi...
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ecco a te @fraabookss spero ti piaccia💘