2.Play with fire

136 11 36
                                    

꧁ ☽ ꧂
I've always liked to play with fire
Play with fire
I've always liked to play with fire

꧁ ☽ ꧂

"Quando il mare è calmo, ognuno può far da timoniere." P.Siro

꧁ ☽ ꧂

Rumore, era l'unica cosa che c'era intorno a me e l'unica cosa che avrei voluto smettesse.

Dalla folla intravidi la sagoma di papà.

Agitai la mano e lo chiamai:<<Papà, sono qui!>>

E mentre la sua sagoma risplendeva su quel cielo immacolato, non girò nemmeno lo sguardo per guardarmi negli occhi , i suoi stessi occhi grigi.

Il cielo divenne una distesa di rosso e pioveva, pioveva sangue.

Il corpo di papà era accasciato a terra, sempre nello stesso identico modo.

Aveva ancora gli occhi aperti ma il colore si spense e la pelle si fece bianca.

Mi svegliai di soprassalto con ancora l'affanno .

Erano due anni che la morte di papà mi veniva a salutare nei sogni.

Non dimenticherò mai il vuoto che ebbi nel ritrovare il suo corpo , sentire che quel cuore aveva smesso improvvisamente di battere.

Quel filo d'oro che connetteva i nostri battiti , non c'era più.

Era tutto svanito ed io ci convivevo ogni dannato giorno.

Mi specchiai e l'unico effetto che mi fece il mio riflesso era ribrezzo, schifo.

Non saprei esprimerlo meglio.

Avrei voluto tagliare con le forbici , tutto quello in più che mi vedevo.

La vocina nella mia testa era come una rosa piena di spine che cresceva il doppio, ogni qual volta ne veniva tagliata una. Agiva in silenzio, le spine erano conficcate dentro di te ma non le sentivi.

Per il primo giorno di scuola optai per un top corto nero che veniva coperto dai jeans a vita alta di calvin klein e come scarpe indossai le mie amate blazer.
I capelli li sistemai in una coda alta , anche se ebbi un po' di fatica.

Solo chi ha i capelli ricci sa quanto siano difficili da gestire.

Finii a prepararmi con un make up leggero che valorizzasse i miei occhi e andai a mettere un lipgloss sulle labbra carnose.

Scesi al piano inferiore , aspettando che Xavia si finisse di preparare e nel mentre Azura disse:<<Tesoro, la colazione>>

Al solo pensiero del cibo , sentii un conato di vomito.

<<Mamma sto facendo tardi>>

<<Mangiatela per la strada allora!>>

Presi il sacchetto con la colazione e lo depositai nello zaino destinato ad un senzatetto, magari.

Non avrei mai toccato quel cibo.

Richiamai per un'ultima volta Xavia , che frastornata scese al piano inferiore finalmente pronta.

Come il cielo d'inverno Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora