Dopo quella semplice risposta i due tornarono di nuovo a fissarsi intensamente senza riuscire a continuare un discorso ben definito.
Così a rompere quel silenzio fu Seungmin.
"Stavi piangendo?"si azzardò a chiedere al corvino, con una voce tenera e bassa, così che il ragazzo riuscì a sentirlo a malapena.
Lo osservò per qualche secondo impalato nel riuscire a dare una risposta sensata.
Si aveva pianto e si era accidentalmente addormentato poco prima, ma si vergognava ad ammetterlo.
Rimase in silenzio abbassando lo sguardo come per mostrare all'altro che aveva azzeccato."Mhm" fece un piccolo chino di affermazione con la testa, con i capelli che gli coprivano il volto dall'imbarazzo. Dopo qualche attimo ancora con il capo abbassato si sentì la presenza di qualcosa o meglio dire qualcuno accanto a lui.
Quasi sussultò vedendo il ragazzo che si avvicinava a lui, per spostargli una ciocca di capelli dal viso, nel vederlo meglio.
Successe di nuovo, si bloccarono in uno sguardo tra loro stessi da cui non riuscivano a fuggire.
Uno sguardo ipnotizzante che faceva batter cuore ad entrambi senza rendersene conto ne tantomeno poterlo controllare . "Come mai stavi piangendo?"Si accantonò Seungmin accanto a lui mentre le loro spalle quasi si toccavano.
Si rese conto allora che sembrava poco più basso di lui, e di corporatura ordinaria ma che,ai suoi occhi sembrava comunque esile. Il suo tocco corporeo indiretto tra le spalle, faceva accelerare il suo battito cardiaco senza saperne il motivo esatto.Pensò semplicemente che fosse un attacco d'ansia come capitava spesso o un qualcosa dal genere.
L'altro risposte in modo calmo.
"Non credo capiresti,o che tantomeno ti interessi" disse con quasi con le lacrime agli occhi ma che comunque si trattenne dal piangere.Seungmin si sentiva il cuore debole alle parole del minore.
"Non serve che tu me lo dica, tranquillo.
Puoi raccontarmelo più in avanti se te la senti" rispose con aria gentile seungmin guardando il ragazzo negli occhi. Sembrava un angelo agli occhi di Jeongin."A-ah Jeong-in!" rispose sussultanti il corvino.
"Come?" "Yang Jeong-in, mi chiamo così, sono del primo anno classe 3, tu invece?"
Si presentò il ragazzo come per voler conoscerlo. "Oh, io sono Kim Seungmin, del secondo anno classe 6"
Si guardarono di nuovo.
Di nuovo quel silenzio imbarazzante che però venne infranto dalla campanella che suonò nello stesso momento.
Seungmin tirò quasi un sospiro di sollievo solo per il fatto che avesse rotto quel silenzio imbarazzante,senza che il minore se ne accorse.
"Ora devo tornare in classe" disse il maggiore dispiaciuto guardandolo.
Fece un piccolo cenno con la mano e inizio ad incamminarsi pian piano.
"A-h ciao.." rispose timidamente il corvino rialzandosi anch'esso per tornare in classe.Seugmin scappò il prima possibile dal corvino più veloce che potesse.
Si sentiva il cuore accelerare troppo veloce ma che non riusciva a controllare, respirava a malapena ed era completamente tutto rosso. Non capiva cosa gli stesse succedendo. Tornò in fretta in classe mettendosi sul suo banco cercando di guardare altro per distrarsi.
Ovviamente i suoi amici si accorsero dalla situazione.
"Seungminnie cosa ti è preso? Sei un pomodoro, sicuro di stare bene?" Intervenne Felix preoccupato.
"Aspetta lo so io! Scommetto che gli piace qualcuno!"esclamò hyunjin.
"Awww il nostro Minnie si è innamoratoo" si aggiunse anche jisung
"Smettetela, non è vero" rispose seungmin diventando ancor più rosso.
"Allora? Chi è? Fa la nostra scuola?" Anche Minho si aggiunse alla conversazione.
Seungmin fece per ignorarli tutti voltandosi dall'altro lato ancora più rosso di prima mentre i ragazzi dietro continuavano a confabulare tra loro.
Seugmin non li stava ascoltano.
La sua mente era offuscata da quel corvino simile ad una volpe che aveva conosciuto poco fa. Si sentiva il cuore accelerare sempre di più, il respiro affannato, che persino non riusciva ad focalizzarci sulla lezione successiva.
Era un'emozione mai provata da lui, una nuova che non sapeva come gestire ne tantomeno da cosa provenisse.
Tornando a casa non pensava ad altro.
Si buttò nel suo letto e i pensieri che lo avvolgevano furono tanti. E se gli altri avessero ragione? E se si fosse davvero innamorato di quel ragazzo visto per poco? Pensava.
Non poteva essere. Lui amava stare solo, persino i suoi amici lo dicevano.Non riusciva a farsi piacere nessuno e stava bene così, ma quel ragazzo cambiò qualcosa in lui.
I suoi occhi, la sua voce, il suo richiamo. Tutto gli piacque di esso.
Vorrebbe rivederlo altre mille volte e pararci ancora. Come se fosse essenziale in quel momento. Così quella sera uscì per prendersi un po' d'aria e calmarsi un po'.Il giorno seguente si recò come sempre a scuola e si mise sul banco senza dire una parola come sempre.
Era avvolto dai suoi pensieri senza far caso a ciò che lo circondava. Guardava dalla finestra con la mente rivolta esclusivamente a quel corvino dal viso di volpe, che innondava i suoi pensieri. Quasi non chiuse occhio quella notte.
Non riusciva ad accettare il fatto che si fosse innamorato, oppure che non lo abbia ancora capito?
Durante l'ora di pranzo rimase in classe in mancanza di fame mentre gli altri si spostavano nella mensa.
La classe si svuotò piano piano rimanendo da solo.
Il silenzio che avvolgeva quell'aula era pace per lui, si sentiva tranquillo.
Poggiò la testa sul banco osservando il cielo che sorgeva dalla finestra. Si incantò a quella sola vista che si lasciò andare in un sonno profondo per la stanchezza della notte prima.Neppure il sogno scacciava via quel ragazzo moro dalla sua mente.
Il sonno durò profondamente
da portare il ragazzo a ritrovarsi solo essendo oramai finite le lezioni mattutine.
Si svegliò con i capelli scompigliati sulla fronte, una piccola luce di sole che poggiava sul suo visto appena sveglio.
Era confuso finché noto la presenza di un soggetto accanto a lui.Era lui, jeongin.
Era poggiato con la testa sul banco rivolta a Seungmin, anche lui con un'aria quasi addormentata con i capelli che gli coprivano un'occhio mentre lo fissava attentamente.
I suoi occhi erano piccoli come quelli di una volpe, ma la luce mostrava quel suo colorito a nocciola che sporgeva sotto quelle ciocche more.
Seungmin realizzò solo dopo la situazione corrente, e sussultò non appena lo vide.
"Come mai se solo?" Chiese Jeong con voce cauta.
Seungmin lo fissó per un momento prima di rispondere."Aspettavo te" furono le uniche parole che uscirono dalla sua bocca in quel momento.
Jeongin si stupì per un momento alla sua risposta senza renderlo però evidente. Lo guardò ancora più intensamente e l'altro fece lo stesso. Andò avanti così per qualche minuto.
Le loro mani si avvicinarono fino ad unificarsi del tutto.
Il calore si trasmetteva tra loro in quella presa.
Sembravano non dare conto a ciò che accadeva al di fuori.Più Seungmin guardava quel ragazzo, più sentiva il cuore debole, una sensazione che non aveva mai provato prima di allora, tranne che con il ragazzo stesso. Piano piano iniziava a pensare che l'amore l'aveva catturato e con lui anche quel corvino.
Passò qualche secondo e i due continuano a fissarsi intensamente. Ma il loro sguardo era uno sguardo innamorato.
Jeongin si avvicinò per primo, come per dimostrare all'altro, una prima mossa di permesso.Seungmin non esitò e si avvicinò al suo viso sfiorando appena il suo naso,per poi appoggiare le sue labbra sull'altro.
Era un tocco delicato e morbido tra loro,che faceva piacere a jeongin. Porgeva lui ancora di più le labbra,assaporando ogni singolo centimetro d'esso ma sentiva che non fosse comunque abbastanza.
Nel mentre le loro mani erano ancora unite da quel calore intenso che li unificava.
Sentiva il suo profumo da così vicino che lo volle assaporare ancor di più.
Così jeongin a quel bacio congiunse anche la lingua con un gesto cauto come per chiedere permesso.
Seungmin non esitò nemmeno che si unì a quell'azione.
Oramai era diventato un bacio inteso e passionale che non lasciava un minimo di respiro ai due, ma che si dovettero staccare comunque per qualche secondo nel riprendere fiato,senza però mai distogliere lo sguardo tra loro.Nella stanza si sentivano solo i loro schiocchi di labbra e qualche gemito ogni tanto.
Seugmin aveva ormai capito che forse era cambiato qualcosa, ma era ancora troppo confuso quando si accorse che stava suonando la campanella.
Si alzò sussultando un minimo, per poi allontanarsi e tornando in classe lasciando li ancora il corvino.
Non avrebbe dovuto lasciarlo lì , ma temeva sicuramente se qualcuno li avesse scoperti e soprattutto non voleva far sospettare troppo i suoi amici.Ciao ciao!! Spero vi piaccia questo nuovo capitolo, so che il bacio non ha reso molto effetto ma devo ancora riprendere a scrivere meglio le smut. Tuttavia spero sia piaciuto💗 👋🏻👋🏻