Mio padre e la sua musica hanno reso felici molte persone. Non è facile essere il figlio di Ultimo, un po perché sono la sua copia esteticamente, un pò perchè ho sempre paura che le persone siano al mio fianco con il solo scopo di arrivare a lui. Io sono solo Noah, un sedicenne cresciuto in piena Roma, con il sogno di diventare bravo come mio padre a trasmettere emozioni cantando. Anche se ho paura a mostrare quello che sento alla ragazza di cui credo di essere innamorato da anni ormai. Lei è Giusy, la mia migliore amica, andiamo nella stessa scuola, è la figlia di Gabriele, amico storico di papà e Sara, amica della mamma da sempre. Forse è questo che mi terrorizza. Sono due anni che scrivo canzoni per lei ma non ho mai trovato il coraggio di buttarmi.
"Noah puoi chiamare i tuoi fratelli?la cena è pronta" mia madre mi risveglia dai miei pensieri. Annuisco e vado a recuperare Satana...oddio scusate...Lucas, mio fratello piccolo, e chiamo le gemelle Zoe e Rose. Me ne sto in silenzio a mangiare mentre gli altri fanno casino. Chi parla della scuola, chi dello sport,mentre papà e mamma mi fissano "ao ve siete incantati?" chiedo scocciato "no no Noah è che sei...vabbeh lascia sta" mia madre vorrebbe dirmi sicuramente che sono identico a papà quando si rinchiude nelle sue illusioni "Mamma te voleva di che sei un po silenzioso, se devi di qualcosa sai già " come sempre arriva una sua occhiata maliziosa "se vabbeh pà statte calmo che nun ho na vita sentimentale e manco altro da fa se te preoccupi" ammetto ridendo prima di alzarmi per andare in camera e attaccarmi al piano.
il mattino dopo
Mi preparo per andare a scuola anche se non ne ho proprio voglia. Unica spinta a farlo è lei, quella biondina che mi aspetta fuori dal portone... Giusy... "te movi Noah?dai che abbiamo la verifica la prima ora!" cazzo non ho studiato..."no me so dimenticato proprio...vabbeh meglio se salto che se prendo un altro 4 nun me fanno uscì de casa mai piu" dico girando i tacchi per andare verso la parte opposta "no no te nun me molli così... o vieni con me o vengo io con te...eddai" Giusy mi guarda incazzata "io a scuola nun ce metto piede...fai te" dico serio aspettando una sua reazione "dove andiamo allora?" chiede prendendomi per un braccio. Resto un secondo bloccato, è sempre strano quando mi sfiora, non so davvero come non farglielo capire..."Noah ma che hai oggi? ho detto qualcosa che t'ha dato fastidio?" mi chiede Giusy mentre stiamo ancora camminando verso il bar dove passeremo la mattinata "no no Giu...so solo pensieroso" "che te sei innamorato e nun me voi di chi è la fortunata?" mi fermo e la guardo sorridere "se....fortunata...so na rogna da sopportà me lo dici sempre" rispondo senza guardarla negli occhi "dai lo sai che scherzo..." afferma Giusy. La guardo e sembra imbarazzata tanto quanto me, infatti cala il silenzio finché non entriamo al bar e ci sediamo in una saletta appartata, nella speranza che nessuno scopra che non siamo andati a scuola.
qualche ora più tardi.
"Che dici se andiamo a casa mia mo? mamma è al lavoro e papà sta in studio col tuo" Giusy mi chiede e annuisco alzandomi e andando a pagare quello che abbiamo preso "dai Noah ma sempre così fai...mai na volta che pago io" la guardo arrabbiarsi e penso che sia la ragazza più carina che abbia mai visto. Così metto via i soldi "ok paghi tu oggi" affermo sorridendo "a una condizione...." dico serio "e mo che fai me ricatti?" mi chiede sfidandomi "vabbeh...dai paga poi te dico e se non te sta bene te ridò i soldi" . Giusy sorride "te sei tutto scemo" afferma scompigliandomi i capelli. Sa che mi dà fastidio di solito, ma oggi non dico niente.
Arrivati a casa di Giusy mi butti sul divano "fai pure come fossi a casa tua eh" dice lei sedendosi vicino a me "come già fatto" affermo prima di togliere la felpa "in sta casa se more de caldo Giu" la vedo imbarazzata "oh che hai stai male?" chiedo vedendo il suo viso cambiare colore."Giusy nun fa scherzi" dico io spaventato "n..no no.. tutto a posto, mi so solo ricordata na cosa arrivo adesso" dice alzandosi dal divano e lasciandomi da solo. Dopo un po la vedo tornare e sedersi al lato opposto del divano. "Vabbeh Giu se fai così che sto a fa qua...." dico alzandomi dal divano per andare via. Lei non mi risponde neanche "dimmi solo se stai male" nega con la testa "ok allora ciao". Esco e vado verso casa mia senza capire il perché dei suoi comportamenti. Qualche ora dopo Mi arriva un suo messaggio "Scusa Noah, mi sono comportata di merda prima..." sorrido come se mi avesse detto chissà che. "tranquilla, tanto ci vediamo domani".
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La mia favola 2 - Ultimo
FanfictionNoah e Giusy saranno i protagonisti della nuova storia, insieme alle gemelle Rose e Zoe, a Niccolò e Lucas. Se non avete letto la mia favola andate prima a leggere quella per capire chi sono!