Giusy

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Capelli biondi e lunghi, due occhi verdi e le labbra carnose come quelle di mio padre Gabriele, il migliore amico di Ultimo. Che per tutti è un cantautore, il principe degli stadi, ma per me è zio Nicco. Ogni volta che ho bisogno di un consiglio lo chiedo a lui...in fondo nonostante abbia la stessa età di papà è rimasto sempre un pò bambino e ci capiamo al volo. Mi fa sorridere quando ai concerti mi dedica il ritornello della sua canzone da cui prendo il nome...anche se quel testo non rispecchia tutto quello che sono fortunatamente. Non ho combattuto grosse paure. Però su una cosa ha ragione...guardo la partita senza giocarla mai. Vorrei diventare un po più come Greta che gioca e dedica la vittoria. La dedicherei a Noah, il mio migliore amico da sempre. Perché è lui la partita che non gioco. Mi trovo spesso a guardarlo ridere con i nostri amici e anche quando non ne ho voglia mi scappa un sorriso. Non voglio rovinare quello che abbiamo...siamo cresciuti insieme e ho davvero il terrore che si allontani da me.

Oggi abbiamo saltato scuola assieme....Noah non aveva studiato e non volevo mi lasciasse sola in quella classe di sfigati. Adesso siamo a casa mia e la prima cosa che fa è lanciarsi sul divano e togliersi la felpa. Non è la prima volta che siamo da soli, non è la prima volta che ha caldo e resta solo con la t shirt....eppure oggi una scossa elettrica mi ha attraversato la schiena. Lui si è preoccupato per me quando mi ha vista stare male, poi però quando non gli parlavo più se n'è andato. E adesso, dopo che gli ho chiesto scusa con un messaggio, mi sento scendere le lacrime sul viso. Non mi sono nemmeno accorta che mamma è rientrata a casa "ohi Giù che succede amore?" si siede vicino a me e io la abbraccio forte. Fortissimo "Giusy mi dici che hai?hai litigato con qualcuno?" faccio cenno di no con la testa "stai male?" annuisco. "Perché stai male?dai Giusy parla io sto qua" la guardo, mi asciugo le lacrime e le racconto di un ipotetico ragazzo che mi piace "Giusy...non c'è bisogno di piangere, se non ti dovesse volere amen, mica è un dramma, lo eviti e fine...no?" queste parole mi fanno scoppiare il cuore e le lacrime scendono da sole "no aspetta so proprio scema....mo ho capito di chi parli...è Noah vero?" dice lei asciugandomi il viso "non mi intrometto te lo giuro, ma tu glielo devi dire che ti piace..." mamma ha ragione. Ma io ho davvero paura che a lui non interessi altro che la mia amicizia "mà, lo so che dovrei ma se poi a lui..." "non puoi essere amica di qualcuno se ne sei innamorata Giusy...o siete amici o siete altro...poi lui è un ragazzo speciale vedrai che capirà" e di nuovo devo darle retta. Le dò un bacio enorme prima di andare in bagno a darmi una sistemata anche se ho gli occhi gonfi. Non importa. Sento che oggi posso davvero farcela a parlargli. "Noah sei a casa?posso passare un attimo?" gli scrivo un messaggio mentre sto uscendo "Dove vuoi che sia...se passi qua mi aiuti a studiare vero?" sorrido e gli rispondo che lo farò sicuramente. Anche se ho altro da dirgli prima dello studio.

Mi tremano le gambe....Noah mi ha aperto la porta e mi ha abbracciata. Così forte che mi sono sentita una cosa sola con lui. "mi so spaventato prima" dice ricordando cosa è successo a casa mia " dai entriamo" continua vedendomi di nuovo imbarazzata. Adesso ho paura, mamma mi aveva dato la carica e invece ora che gli sto davanti non so come fare "senti" diciamo in coro...scoppiamo a ridere  "tu sei il mio migliore amico lo sai vero?" chiedo con la voce rotta "certo che lo so..." risponde senza guardarmi in faccia "Noah..." E qui sento che forse sto per fare una cavolata "il problema è che io non voglio essere la tua migliore amica" lo vedo alzare gli occhi spalancati...quasi non crede a quello che sto dicendo e resta muto "ok ok ho fatto una cazzata" affermo abbassando gli occhi. Noah invece mi poggia la mano sul viso scostandomi i capelli dietro l'orecchio "neanche io voglio essere il tuo migliore amico" dice serio "io vorrei...posso farti sentire una cosa?" mi chiede lasciandomi perplessa "ti pare il momento?" chiedo io quasi infastidita "si si questo è il momento perfetto" Noah si allontana e va a prendere la chitarra. Io mi siedo e lo guardo sorridere "hai presente quando mio padre dice che nun è bono a inventasse discorsi? quando dice che a parole non sa spiegare quello che prova ma con le canzoni si?" annuisco "ecco...io so come lui" dice prima di mettersi a suonare... io resto incantata da come canta, ha davvero la stessa magia di Ultimo nella voce. "Noah..." dico appena si avvicina a me "Giusy..." un attimo dopo le sue labbra sono appoggiate alle mie e io quasi mi sento svenire. Mi tremano le gambe, lo abbraccio e sento che stiamo entrambi allo stesso modo "zio Gabri mi uccide" dice ridendo "oddio" non avevo pensato a mio padre. In quel momento le mie labbra si poggiano di nuovo sulle sue mentre non ci accorgiamo che i suoi genitori sono appena entrati in casa.

"ehm...ehmm" zio Nicco guarda la scena e se la ride insieme a zia Anna "ehm...ciao mà, ciao pà..." dice Noah imbarazzato "ragazzi..." dicono in coro "Noah alla fine quella canzone ha funzionato?" guardo zio Nicco e poi Noah che si gratta la nuca "quella canzone so 2 anni che aspetta...eh...si me sa de si pà" dice imbarazzato "ok ok vi lasciamo soli....ma 10 minuti..." gli zii ci lasciano soli andando fuori a fumare. "Noah ma davvero so due anni che hai scritto sta canzone?" chiedo un po scioccata "già...so due anni oggi" dice guardando il calendario. Resto un po di sasso, come ho fatto a non accorgermene... forse avevo troppa paura di interpretare male qualsiasi segnale lui mi desse "Giu però ...e chi lo guarda più zio Gabri...mi fa paura!" dice ridendo. Quel suo sorriso che mi disarma sempre. Potrei perdermi in quegli occhi così luminosi "vabbeh possiamo pure fa finta di niente per ora" dico un po preoccupata "ma te sei matta...io...no  dai forse è ancora presto...magari cambi idea conoscendomi meglio" afferma titubante "Noah ti ricordo che te conosco da quando avevamo il pannolino...falla finita" dico dandogli ancora un bacio "dai prendi il libro di storia che ripassiamo insieme" affermo "solo se mi dai un altro bacio" dice rubandolo letteralmente "te lo sei preso da solo vale doppio" grido io andando a prendere i libri.


La mia favola 2 - UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora